lunedì 10 gennaio 2011

A volte succede così

Diverse persone, credo e suppongo molte, più che diverse. Molte mette in luce la quantità, diverse una certa possibile quantità, ma soprattutto una possibile varietà. Diverse, quindi, e credo molte e diverse, guardano alcuni oggetti commerciali, come libri e dvd, dal prezzo. Dalla convenienza. E poi dopo, eventualmente, da tutto il resto. Se il prezzo non conviene non ha resto. Non conviene e quindi non c'è. Non esiste chi abbia realizzato, prodotto, edito e distribuito, quel tale libro o quel tale film. Parlo di libri e di film, perché sono parte del mio pasto quotidiano, oltre alla musica - ma quella adesso è una questione a parte. Sono le situazioni nelle quali mi sono imbattuto più di frequente. In un primo momento pensavo fosse una mia impressione, poi ci ho fatto caso e ho capito che molti vogliono spendere poco per qualcosa da leggere o da vedere, al di là se quello che sia scritto o che si veda, valga la pena di essere letto o visto. Non cercano un autore, ma un autore che costi il minimo, il meno possibile. In modo da non sentirsi fregati se non gli piacerà- sempre se lo leggeranno. Alcuni libri si prendono solo per possederli a un costo inferiore di quanto abbia speso qualcun altro per possederli e forse per non leggerli allo stesso modo. Meno costano, meno si rischia e più valgono. Comunque varranno più di quanto si è speso. Qualsiasi cosa scritta male, che non abbia consistenza e spessore, che non sia di qualità, la peggiore, non varrà meno di quanto si è speso per comprarla. Ed ecco che i numeri e i bollini dei prezzi divengono autori, registi, compositori di musiche, sceneggiatori, coreografi, editor, traduttori, e tutto il conoscibile e lo sperimentabile, si orienterà sul quanto possa convenire il rischio, a volte senza avere idea del rischio che si corre a comprare qualcosa di così ignoto solo perché così economico. A volte è come mettersi in casa un estraneo. Un animale esotico di una specie oscura, non ancora classificato, che durante la notte potrebbe distruggere casa o ingoiarci in un solo boccone, senza neanche masticarci. Che cosa avrei mai fatto in alternativa con una cifra del genere? Avrei di certo fatto qualcosa di più modesto, mi sarei impoverito e non arricchito di una cosa nuova e in offerta. Mica sono uno stupido, io?
Diverse altre persone, credo e suppongo molte, più che diverse, una certa possibile quantità, ma soprattutto una possibile varietà, ragiona allo stesso modo guardando il valore di un oggetto dal suo prezzo molto costoso, che sia marcatamente superiore alla media degli altri prezzi. Come unica garanzia di qualità, soprattutto se poi si tratta di un regalo a una persona importante. Un libro molto costoso, molto doppio, anche se non particolarmente lussuoso e sfavillante, il molto pesante comunque fa cultura, è frutto di un grande lavoro di intelligenza, di molti più rischi di incidenti lungo il viaggio, di più esperienza, perizia, maestria, ingegno. Di grande fatica, di grandi rinunce, di grandi manovre sul bagnato, di grandi curve e grandi salite. Di certo ne vale tutti e valgo anche io di più se li spendo per qualcuno che non legge, come non leggo io, ma che sa distinguere il valore di un oggetto unicamente dal suo peso e dalla sua doppiezza. Un oggetto da mostrare, o da possedere per esibirlo o leggere aprendolo a caso e all'occorenza, prima di una cena dove qualcuno potrebbe chiedermi di lui. Possibilmente i passaggi finali, se è un romanzo, il cuore è sempre lì. Il resto non fa testo. Non mi interessa chi lo abbia scritto, è uno che ne sa abbastanza per osare una richiesta del genere. Nessun incapace oserebbe chiedere tanto per un volume importante. Non esistono libri molto costosi e molto scarsi. Se esistono è raro, molto raro. Così lo si compra, senza rendersi conto di chi lo abbia scritto o di chi non lo abbia scritto. Di quanto sia vicino al proprio gusto, alle proprie esperienze di lettura o di vita o a quelle del futuro destinatario. A certe particolari dimensioni, propensioni, inclinazioni. Non importa, non è questo il punto. Adesso me lo incarti per favore, è un regalo. Mi scusi ma sto davvero scappando. Ho la macchina in terza fila con due alani in calore che mi aspettano dentro.
A volte succede così. Diverse, anche se non molte. Chissà. Però vi assicuro che mi è accaduto sotto gli occhi. (Quella degli alani in calore, però, l'ho inventata adesso...)

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