domenica 31 maggio 2009

Ultimo pomeriggio di maggio


Ho preso l'ombrello, quello meno difettoso e sono sceso subito dopo pranzo. Alla stazione marittima c'era Galassia Gutenberg. L'ho saputo tardi, ma non troppo per rinunciare. Un po' per caso. Davanti al mare le parole dell'uomo. Arrivo presto e giro, come una barca. Mi soffermo, guardo, e ancora ritorno, qualche acquisto particolare, forse anche raro. Continuo il mio pomeriggio solcando il litorale della città, sorpresa nella bellezza del suo sonno domenicale: via Partenope, dove comincio ad aprire l'ombrello, e proseguire per la zona più interna, da piazza dei Martiri a via Carlo Poerio, il solco perfetto di via Piscitelli e lo svincolo in leggera pendenza di via Martucci. Tutto questo senza quasi l'ombra di un'anima. Neanche a pagarla. Funicolare di Chiaia: verso la collina. Accompagnato dalla pioggia, che cadeva piano sul silenzio di una città intorpidita, sulle mie mani, in un ultimo e grigio pomeriggio di maggio...con tre libri bellissimi e misteriosi, che respiravano nella busta.
l.s.

Da Sexus, 1949


"L'atto di scrivere fa cessare un tipo di attività per liberarne un altro. Quando un monaco, meditando in preghiera, percorre adagio e silenziosamente la navata di un tempio, e così camminando mette in moto una ruota di preghiere dopo l'altra, fornisce un esempio vivo dell'atto di chi si siede al tavolino per scrivere".
H. MIller

sabato 30 maggio 2009

Proroga Scadenza Concorso Internazionale Haiku 2009

CONCORSO INTERNAZIONALE HAIKU IN LINGUA ITALIANA

PROROGATA LA SCADENZA A DOMENICA 07 GIUGNO 2009

Vista l'elevata partecipazione
e il normale disorientamento di fronte alla nuova grafica del sito web di Cascina Macondo
e il normale disorientamento di fronte al nuovo sistema di inserimento degli haiku
la Redazione PROROGA SINO ALLA MEZZANOTTE DI DOMENICA 7 GIUGNO
la scadenza della 7° EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA HAIKU IN LINGUA ITALIANA

possono partecipare: autori di ogni nazionalità e di ogni età

partecipazione: GRATUITA

SEZIONI:

individuale (autori singoli)
collettiva (scuole e area handicap)


quantità: massimo tre haiku classici INEDITI (5-7-5 sillabe) in lingua italiana
invio: solo attraverso la compilazione del modulo o n line su www.cascinamacondo.com (previa registrazione)
scadenza: prorogata al 7 giugno 2009
premiazione: domenica 22 NOVEMBRE 2009 a Cascina Macondo cerimonia ufficiale
premi: 114 haiku classificati (57 sezione singola + 57 sezione collettiva) pubblicati in volume
1°, 2°, 3° PREMIO SEZIONE SINGOLA: preziosa ciotola Raku, attestato, libro degli haiku;
al PRIMO PREMIO anche un soggiorno di una settimana per 2 persone alle CINQUE TERRE ospiti in un villino del Villaggio La Francesca (Bonassola-La Spezia-Italia); al SECONDO PREMIO anche un soggiorno di una settimana per 2 persone presso la PENSIONE SIGNORINI (Castiglioncello-Livorno-Italia)

1°, 2°, 3° PREMIO SEZIONE COLLETTIVA: targa in ceramica Raku alla Scuola; attestato e libro degli haiku all'alunno; libro all'insegnante -

AI PRIMI DIECI CLASSIFICATI DI OGNI SEZIONE ATTESTATO DI MERITO

nota 1: tutti gli haiku pervenuti sono visibili sul sito di cascina macondo

nota 2: il pubblico può votare gli haiku messi on line (Il voto del pubblico è utile parametro di riferimento per dirimere i casi che hanno ottenuto parità di voto dalla giuria)






CASCINA MACONDO
Centro Nazionale per la Promozione della
Lettura Creativa ad Alta Voce e POETICA HAIKU
Borgata Madonna della Rovere, 4
10020 Riva Presso Chieri - Torino - Italy
tel. 011-9468397 - cell. 328 42 62 517
\n info@cascinamacondo.com - www.cascinamacondo.com

venerdì 29 maggio 2009

Scrivere...secondo Miller


"Scrivere, meditai, deve essere un atto privo di volontà. La parola, come una corrente profonda dell'oceano, deve emergere alla superficie per un proprio impulso".
H. Miller da Sexus, 1949

giovedì 28 maggio 2009

Vittorio Sereni. Poesie



Stamattina raggiungo l'ultima poesia della bellissima raccolta di Vittorio Sereni "Poesie" edita da Einaudi e curata da Dante Isella con la collaborazione di Clelia Martignoni. La poesia che chiude la distesa mirabile di versi e di vita del poeta, presa e selezionata in angolature diverse ed in momenti storici e umani importanti, ha un titolo significativo e adatto alla fine di un viaggio laborioso e nitido come questo: "Autostrada della Cisa". Si chiude con questo tratto appenninico che snoda le ultime auto dell'estate verso Milano, il mio primo vero incontro con la poesia di Sereni, che ho trovato toccante e straordinariamente moderno, dal primo all'ultimo verso.
Gli estratti poetici inseriti, con i relativi titoli delle raccolte di appartenenza:
da Frontiera:

Concerto in giardino
Diana
Inverno a Luino
Terrazza
Strada di Zenna
Settembre
Un'altra estate
Strada di Creva
"Sul tavolo tondo di sasso"
"Ecco le voci cadono e gli amici"

da Diario d'Algeria

Periferia 1940
Italiano in Grecia
Dimitrios
"Lassù dove di torre"
"Un improvviso vuoto del cuore"
"Rinascono la valentia"
"Non sa più nulla, è alto sulle ali"
"Ahimè come ritorna"
"Non sanno d'essere morti"
"Solo vera è l'estate e questa sua"

da Gli strumenti umani

Via Scarlatti
Viaggio all'alba
Un ritorno
Nella neve
Viaggio di andata e ritorno
Ancora sulla strada di Zenna
Anni dopo
Le sei del mattino
Il grande amico
Quei bambini che giocano
Saba
Appuntamento a ora insolita
Ancora sulla strada di Creva
Intervista a un suicida
Il piatto piange
Amsterdam
Nel vero anno zero
Il muro

da Stella variabile

Toronto sabato sera
Posto di lavoro
Di taglio e cucito
Domenica dopo la guerra
Giovanna e i Beatles
Verano e solstizio
Autostrada della Cisa

Adesso che scrivevo con attenzione tutti i titoli presenti nel volume, ripercorrevo nella loro profondità questo squarcio così ampio, che passa e ripercorre strade lontane, momenti feroci di guerra, luminescenze di città e piccole apparizioni di sogno, di dolore e di speranza:
" Sappi- disse ieri lasciandomi qualcuno-
sappilo che non finisce qui,
di momento in momento credici a quell'altra vita,
di costa in costa aspettala e verrà
come di là dal valico un ritorno d'estate".

Il volume è stato mirabilmente curato da Dante Isella, che ha corredato i singoli versi di una miriade di approfondimenti, tutti utilissimi, nel caledoiscopio di una ricerca del linguaggio, dei riferimenti letterari e di tutto il non visto, che cattura e invita a ritornarci, così come il poeta ritorna di nuovo sulle stesse strade già percorse, a spianare la profonda dolcezza del suo cantabile, come un uccello silvestre e sempre nuovo, nelle tinte e nelle stille di gola, che non stanca e non si cattura mai.
Come la poesia, quella grande.
l.s.

mercoledì 27 maggio 2009

Intermezzi editore



Questa casa editrice è toscana. Ho contattato di recente la sua fondatrice, Chiara Fattori, che mi ha ispirato grande disponibilità e professionalità.
Vi lascio a pochi ma importanti elementi di approfondimento:
La loro presentazione
Il sito di Intermezzi
Il loro blog
Da approfondire.
l.s.

martedì 26 maggio 2009

Moby Dick: Secondo Atto


Ho completato la prima parte del romanzo di Melville in un luogo di mare. Lo riprendo alle 20.30 di ieri, in città, nel silenzio della sera. Senza maree apparenti.
Molto bella l'edizione in lettura. Antica, morbida e maneggevole. Un'edizione Sansoni del 1972, del vecchio costo di 1200 lire a volume. Bellissimo l'effetto cromatico sul capodoglio di A. E. Brehm della copertina, differente fra la prima e la seconda parte del romanzo. Notare la differenza con quello più chiaro dell'altro volume , nel post precedente.
l.s.

lunedì 25 maggio 2009

Pagine in pietra


Senza parole.
Scorci di Castellone



domenica 24 maggio 2009

Venerdì 5 giugno Perrone lab: L'accidia


Il prossimo volume della serie I vizi capitali, incentrato sul tema dell'accidia, sarà presentato a Roma, venerdì 5 giugno, nella sede della casa editrice, sita in via Eleonora d'Arborea, 30 Giulio Perrone
l.s.

sabato 23 maggio 2009

"Appunti da un diario parigino", selezionato nell'accidia



Qualche ora fa ho avuto conferma che il mio racconto "Appunti da un diario parigino" è stato inserito nella raccolta sui vizi capitali, incentrata sul tema dell'accidia e organizzata dalla casa editrice Giulio Perrone.
l.s.

venerdì 22 maggio 2009

Dall'Epilogo di Big Sur e le arance di Hieronymus Bosch



L'ho letto la scorsa estate e mi sono soffermato più volte sulla ricchezza autobiografica dell'epilogo, dove Miller ha lanciato diversi segnali di fumo, densi e pregnanti quanto il suo inconfondibile stile narrativo.
Nel caldo di questo pomeriggio, ne trascrivo una manciata dei più significativi, soprattutto per chi si occupa di scrittura:
"Ma non darebbe un'occhiata al mio manoscritto, per favore? Non può darmi, almeno, qualche parola di consiglio?".
No, non posso. Anche se avessi il tempo e l'energia, o la presunta saggezza, sarebbe inutile. Uno deve credere con tutto il cuore in ciò che sta facendo, rendersi conto che è il meglio che possa fare al momento- rinunciare ora e sempre alla perfezione!- e accettare le conseguenze di ciò che comporta la paternità...Non esiste un libro di "aperture", come nel gioco degli scacchi, da poter compulsare. Per trovare un'apertura bisogna fare una breccia nel muro: e il muro è quasi sempre nella propria mente. Se senti il desiderio e lo stimolo di assumerti grandi compiti, allora scoprirai in te stesso le virtù e le capacità necessarie alla loro realizzazione. Quando tutto crolla, prega!".
Henry Miller.

Lo trovo rasserenante, spiazzante e fantastico, nello stesso momento. Trovo che in fondo all'impulso di affrontare la follia di un lavoro letterario, vi siano riposte già delle chiavi segrete. Il tutto sta nell'accettarne il carico della loro responsabile custodia.
l.s.

giovedì 21 maggio 2009

Il Blog ufficiale di Simplicissimus



Lo scopro giusto stamattina, già ricco di interessanti articoli sul mondo ebook e sulla fiera del libro di Torino. SBF è il blog ufficiale di Simplicissimus Book Farm.
Ecco dove trovarlo: Blog SBF


l.s.

mercoledì 20 maggio 2009

Es la briza...



"Es la brisa, una cencia
de lo eterno se divisa".


"Ecco la brezza, una scienza
dell'eterno è considerata".

Da Paradiso di José Lezama Lima

lunedì 18 maggio 2009

Ebook e marketing



Baen Books, che pubblica molte collane, ha constatato che regalare le edizioni elettroniche degli arretrati in coincidenza con l'uscita di un nuovo volume fa vendere da matti sia il libro che l'intera collana. E il numero di quelli che mi hanno scritto per dirmi come, a forza di curiosare nell'ebook, si siano decisi a comprare il libro di carta, è di gran lunga superiore a quello di chi mi scrive dicendo: "Ah! Ah! Razza di hippie! Ho letto il tuo libro gratis, e adesso col cavolo che te lo compro!".
Cory Doctorow.

sabato 16 maggio 2009

Dalla via del rifugio di Gozzano


"Socchiudo gli occhi, estranio
ai casi della vita.
Sento fra le mie dita
la forma del mio cranio..."

Guido Gozzano da La via del rifugio

venerdì 15 maggio 2009

Due aforismi di Wilde



Due aforismi di Oscar Wilde, che ho apprezzato per la loro asciuttezza e profondità. Uno è sulla letteratura; l'altro sul tempo:

"Solo i grandi maestri di stile sanno essere oscuri".
(Frasi e filosofie ad uso dei giovani)

"Le cose durano troppo o troppo poco".
(Il critico come artista)

giovedì 14 maggio 2009

Comincio Melville: Moby Dick




Ore 22.13 del 13 Maggio 2009. Comincio a leggere il capolavoro di Melville: Moby Dick.
Tra le citazioni:
"Il fegato di questa balena riempiva due carri".
Stowe, Annali
l.s.

Laide e le mie strade, la sera


Un amore di Buzzati è un romanzo che mi si è disteso dentro nel silenzio, tracciando disegni precisi e inquietanti dei suoi vuoti grigi e delle sue spianate dolci, alternandosi di piccoli-grandi labirinti nelle luci della sua Milano accesa presto, nella profondità tormentata dei personaggi e della bellezza triste di quel tempo, di quel clima strano, sospeso. Penso ad Antonio, a Laide, ballerina alla Scala e piccolo spillo e squillo nel suo cuore, della sua pazzia, del suo dolore, a volte come una persona sola, immaginati al chiuso o in uno spazio familiare, che si raggiungono già stanchi: visino teppista, senza troppi sorrisi, immagino ancora lei, maschera perduta e un po' romantica, lui.
E quando finisci un romanzo così e quando poi lo chiudi, è forse solo allora che si riaccende davvero e comincia a scorrere da capo: nella mia vita, nelle luci serali della mia città, dove penso alle parti più lontane della storia e mi sento un po' perso e deluso quando non riesco a ritrovarle.
E allora ti viene di ricercarle ancora nelle stesse pagine che hai trascorso, come una strada di passaggio che d'improvviso ti appartiene e ti riappare se scegli di ripercorrerla.
Come mi è accaduto ieri, quando tornavo a casa, che in un colpo l'ho pensata: Laide e le mie strade, la sera...
l.s.

mercoledì 13 maggio 2009

Il valore di un testo


Non mi piace misurare in spazio o in numeriche esatte tutto quello dove il mio desiderio di lettore si imbatte. Né mi ossessiona cercare il meglio soltanto perché scrivo. Forse il bello dello scrivere sta tutto nel dover ricorrere al nutrimento prezioso e indispensabile della lettura, al ruolo del lettore, come se fosse imposto, per rimanere a galla e respirare meglio nelle parole.
A volte scelgo un libro come trovo un fosso, nel buio ancora meglio, anche senza l'auto, che forse è la dimensione migliore, perché ti consente di infangarti della sua intensità e lasciartela scorrere addosso, come l'acqua sporca.
E poi riprenderlo nel tempo e ritrovarselo più sporco ancora, più bello, più cattivo nel suo fango, che entra e non sa più uscire.
Per cui penso che per ciascuno di noi esista un percorso individuale e mai assoluto di letture, così come di incontri, di accadimenti, che debbano semplicemente schiuderci e quindi ingoiarci.
Nel loro fosso vitale.
Nella bellezza del loro primo buio.
Ecco, secondo me, il loro valore.
l.s.

Come ti dissi


"In Ottobre, come ti dissi," scriveva intorno all'anno 1601 Lady Fanshawe "mio marito e io ci recammo in Francia via Portsmouth dove, mentre passeggiavamo sul lungomare...due navi d'Olanda apersero il fuoco su di noi, così vicino che sentivamo le pallottole fischiarci nelle orecchie; al che gridai a mio marito di mettersi al riparo, e presi a correre. Ma egli non mutò il passo, dicendo che, se dovevamo essere ammazzati, tanto valeva morire camminando e non correndo".
Virginia Woolf

martedì 12 maggio 2009

Da Pasqua 1916 di W.B.Yeats


"To know they dreamed and are dead;
And what if excess of love
Bewildered them till they died?
I write it out in a verse-"
William Butler Yeats

lunedì 11 maggio 2009

Leopardi è felice


Mi è capitato nel pomeriggio di quest'ultimo fine settimana, di sbirciare con un po' di calma negli stralci pungenti del Marinetti futurista e vorace svecchiatore ad ogni costo, dai testi dispersi di una pregevole edizione critica che raccoglie più saggi sul manifesto futurista e sulla sua controversa poetica.
Oltre alle sue interessanti quanto affilate sperimentazioni nella lingua francese su Victor Hugo, dove già si ritrovava citato il nostro Leopardi, ricordando giusto nell'attacco del primo verso: "J'aime Léopardi, poète ivre d'azur"...di grande effetto e luminescenza, ecco ritornarvi ancora, stavolta in lingua italiana, con un'insolita quanto originale prospettiva sul suo filosofico canto, da sempre così grande e pulito:
"Leopardi è felice.
Felicità di cantare senza più tensione di nervi o urto di sassi come farebbe un ruscello innamorato degli alberi e degli uccelli.
La poesia di Leopardi è un sentiero che uscito dalla forra buia del dolore va deliziandosi di farfalle lungo le acque di un fiume che per il suo estuario beato tocca un paradiso di raggi e aeroplani capriolanti nel tessere una nuova trama della vita...Quella della sua agreste fusione con la natura è una umile inconfutabile lezione di ottimismo".
Da Leopardi Maestro D'Ottimismo di F.T. Marinetti.

domenica 10 maggio 2009

Tutti i colori del giallo


Il giallo a Massagno
Dal 13 al 15 maggio si terrà a Massagno la quinta edizione di «Tutti i colori del giallo». A questa quinta edizione è abbinata la prima edizione di un concorso letterario che ha come tema: Giallo al supermercato. In palio 600 franchi e pubblicazione su Cooperazione.
Ecco il BANDO del concorso.
Buona fortuna.


sabato 9 maggio 2009

Continua la serie dei vizi: la superbia


Continua l'interessante e originale iniziativa incentrata sul raccontare un vizio capitale per ogni mese.
Stavolta tocca alla superbia. Seguono le indicazoni precise del bando della casa editrice Giulio Perrone , per le relative modalità di partecipazione.
La selezione è del tutto gratuita.

INSTANT-ANTHOLOGY
VIZI CAPITALI - LA SUPERBIA
LA SUPERBIA
Serie “Vizi capitali”

"La lumachella de la vanagloria
ch'era strisciata sopra un obbelisco,
guardò la bava e disse: – Già capisco
che lascerò un'impronta ne la Storia!"

Così, con quattro memorabili versi, Trilussa raccontò la superbia, quello
che è considerato il peggiore dei vizi capitali, il peccato di cui Dante
stesso si accusò. E per voi? Cos'è la superbia? Quali volti assume?
Raccontateci la Superbia, il quinto della serie “Vizi capitali” delle
istant-anthology Perrone .

Per partecipare è sufficiente inviare un racconto di massimo 3 cartelle (ogni cartella 1800 caratteri) oppure da 1 a 3 poesie (massimo 36 versi) in un unico file word che contenga anche tutti i propri dati personali (nome, cognome, indirizzo, telefono, email) a antologie@perronelab.it entro e non oltre il 31 maggio 2009.

Gli autori selezionati verranno inseriti in un volume antologico in uscita a maggio e verranno avvertiti mezzo email. Partecipando alla selezione si dichiara di essere gli unici autori delle opere inviate e si dà autorizzazione automatica alla pubblicazione gratuita in antologia dei testi selezionati dal comitato di lettura.

venerdì 8 maggio 2009

Concorso letterario WWAOW. Prima edizione




Scadenza: 20 Giugno 2009
Tassa di iscrizione: PARTECIPAZIONE GRATUITA

Per: racconti inediti



La partecipazione è gratuita e il termine ultimo per l'invio degli elaborati è fissato per il giorno 20 Giugno 2009.

La partecipazione è limitata a racconti in lingua italiana, a tema libero, di lunghezza non superiore alle 20'000 battute, spazi compresi.

Progetto Babele Rivista Letteraria gestirà le varie fasi dell'iniziativa e selezionerà, tra gli scritti pervenuti, i dieci racconti finalisti. Ciascun testo verrà giudicato per l'originalità della trama e dell'intreccio, per la forma e la chiarezza narrativa.

Il primo classificato verrà premiato da UNIBOOK.COM con la pubblicazione di un volume (romanzo o raccolta di racconti) di cui riceverà cinquanta copie omaggio.

I dieci racconti finalisti (primo assoluto e nove "secondi pari merito"), verranno raccolti in una antologia della quale ciascun autore riceverà 5 copie omaggio.

Il racconto vincitore, verrà inoltre pubblicato su Progetto Babele Rivista Letteraria.

REGOLAMENTO

1.La scadenza è fissata per il giorno 20 Giugno 2009 alle ore 24:00.
Farà fede l'header (intestazione) dell'e-mail inviata. I testi pervenuti dopo questa data non saranno presi in considerazione;

2.La partecipazione è gratuita;

3.Tutti i testi partecipanti dovranno essere spediti a mezzo e-mail all'indirizzo:
ConcorsoWWAOW@progettobabele.it

Verranno accettati file in formato: RTF, ODT, DOC;
La prima pagina dovrà contenere:
- generalità dell'autore (nome, cognome, indirizzo, CAP, recapito telefonico, e-mail);
- titolo dell'opera;
- la seguente dichiarazione:
Io sottoscritto NOME COGNOME, dichiaro di essere l'autore del testo che segue e di detenerne tutti i diritti a titolo esclusivo. Dichiaro altresì che questo testo è completamente inedito, non essendo mai apparso in forma stampata né su internet;

4.Il concorso è a SEZIONE UNICA.
Verranno ammessi soltanto racconti a tema libero in lingua italiana di lunghezza non superiore alle 20'000 battute (spazi inclusi).

L'impaginazione dei lavori è libera (in via puramente indicativa, 20'000 caratteri spazi inclusi equivalgono a circa 12 cartelle dattiloscritte, di trenta righe per sessanta battute l'una). E' gradita l'indicazione, per ogni racconto, del numero di battute totali;

5.I racconti dovranno essere rigorosamente inediti (dove per inediti si intende: mai stampati e mai apparsi neppure su internet - vedi punto 3 per la dichiarazione relativa);

6.L'autore deve detenere la totalità dei diritti sull'opera presentata (vedi punto 3 per la dichiarazione relativa);

7.Ogni concorrente può partecipare con una sola opera;

8.La scelta del genere letterario è a totale discrezione dell'autore;

9.Finché i risultati del concorso non siano resi pubblici, i partecipanti sono tenuti a non diffondere il proprio racconto e a non prestarlo per la pubblicazione;
9.1 Tutti i partecipanti saranno informati dell'esito del concorso a mezzo e-mail entro il 15 Luglio 2009;

10.PREMI
Il primo classificato verrà premiato con la pubblicazione di un volume (romanzo o raccolta di racconti) per complessivi 350'000 caratteri massimo (spazi inclusi);

10.1 Il contenuto di detto volume verrà proposto dall'autore stesso, tuttavia UNIBOOK.COM e Progetto Babele Rivista Letteraria si riservano il diritto di VETO (in caso di contenuto questionabile o inappropriato). La decisione sarà inappellabile;
10.2 L'autore riceverà 50 copie gratuite del libro;
10.3 Il volume entrerà a far parte del catalogo online di UNIBOOK.COM. La direzione UNIBOOK.COM si riserva il diritto di mantenere il libro nel proprio catalogo per tutto il tempo che verrà ritenuto opportuno;
10.4 L'autore percepirà, come da prassi di UNIBOOK.COM, diritti d'autore su tutte le copie eventualmente vendute, escluse, ovviamente, le prime cinquanta omaggio;
10.5 Il racconto vincitore verrà pubblicato anche su Progetto Babele Rivista Letteraria;

Dal secondo al decimo classificato verrà attribuito un "secondo premio pari merito".

I dieci racconti finalisti verranno inclusi nell'antologia del premio che verrà editata e curata da Progetto Babele Rivista Letteraria e stampata a carico di UNIBOOK.COM.
Ognuno dei dieci autori finalisti riceverà cinque copie omaggio dell'antologia.

10.6 L'antologia entrerà a far parte del catalogo online di UNIBOOK.COM. La direzione UNIBOOK.COM si riserva il diritto di mantenere il libro nel proprio catalogo per tutto il tempo che verrà ritenuto opportuno;
10.7 Relativamente a copie dell'antologia eventualmente vendute, non verranno calcolati o distribuiti diritti d'autore;

11.Tutti i diritti sull'opera restano di proprietà dell'autore. La pubblicazione dei dieci racconti finalisti nell'antologia è comunque per tutti gli autori obbligatoria (non rinunciabile) e non retribuita, oltre che ovviamente gratuita;

12.Il comitato organizzatore si riserva il diritto di intervenire sulle opere vincitrici, prima della pubblicazione, con un'azione di editing diretta unicamente alla rimozione di refusi ed eventuali errori grammaticali. Tale azione di editing non deve necessariamente essere concordata con l'autore e non può superare, come da prassi editoriale, il 10% del numero totale di battute;

13.GIURIA
Presidente della Giuria: Marco R. Capelli
fondatore di Progetto Babele Rivista Letteraria

Membri della Giuria:
Carlo Santulli, Valeria Francese, Gina Sfera, Elisa Brenna, Paolo Durando, Cinzia Sgambaro, Marilena Rodi, Marco Montanari.
Tutti i membri della giuria fanno parte della Redazione di Progetto Babele Rivista Letteraria.

14.Le decisioni della Giuria sono insindacabili e inappellabili;

15.La partecipazione al Premio Letterario comporta l'accettazione di questo regolamento in tutte le sue parti. Eventuali trasgressioni comporteranno la squalifica dal concorso;

TUTELA DELLA PRIVACY DEI PARTECIPANTI

Le generalità che devono essere fornite per partecipare al concorso sono utilizzate esclusivamente:
- per comunicare i risultati ai partecipanti;
- per l'invio di materiale promozionale relativo al concorso e all'attività della Rivista Letteraria Progetto Babele e di UNIBOOK.COM.

I dati raccolti non verranno in ogni caso comunicati o diffusi a terzi. Inoltre, scrivendoci, sarà sempre possibile:
- modificare, aggiornare, rettificare, trasformare e integrare i dati inviati (es: cambio di indirizzo);
- cancellare i dati inviati;
- chiedere che non venga inviato alcun materiale promozionale.

giovedì 7 maggio 2009

Bottoni su Terra Nullius


Da questa mattina il mio racconto dal titolo "Bottoni" è pubblicato sulla rivista Terra Nullius, Atelier di scrittura a sorgente libera.
Per chiunque fosse interessato a vedere di cosa si tratta, ecco dove trovarlo: Bottoni su Terra Nullius"
l.s.

mercoledì 6 maggio 2009

Da "ll piacere dell'odio" di Hazlitt


John Keats includeva la profondità e il gusto del suo pensiero tra i suoi tre diamanti, insieme a un poema di Wordsworth e ai quadri di Haydon. Così apre l'introduzione al saggio Marina Valensise. E allora è giusto entrarvi dentro, e cercare quell'asprezza così decantata del suo stile disperatamente inglese e tagliente, del suo cosciente disilludersi di fronte alla natura umana, di cui disquisiva arrivando fino in fondo "tra i più acuti di coloro che percepirono l'importanza dell'inconscio tra i movimenti dell'agire".
Di seguito un passaggio tagliente:
"Siamo inclini a offenderci per i peccati degli altri; ma nemmeno possiamo tollerare la loro prosperità. Vendichiamo i torti subiti e ripaghiamo i benefici con l'ingratitudine. Persino i nostri affetti e le più forti inclinazioni assumono prima o poi questa piega...L'amore e l'amicizia si sciolgono nel loro stesso fuoco. Odiamo i vecchi amici, i vecchi libri, le vecchie opinioni; finché arriviamo a odiare noi stessi".
William Hazlitt (1778-1830)
l.s.

martedì 5 maggio 2009

Presentarsi con onestà


L'idea di presentarsi rimane una piccola scommessa, quando si decide di inviare a qualcuno i lavori che si considerano maturi. Cerco di preparare presentazioni diverse, ciascuna per le diverse destinazioni che le spettano. Forse perché non amo espedienti o automatismi preconfezionati nello scrivere, non amo ripetere oggi le cose fatte in serie già ieri. E poi oggi non sono più quello di ieri. Penso che si cambi e si muti in continuazione e anche una presentazione deve essere fedele al mistero di questo incessante e misterioso mutamento.
Eccone uno stralcio, preparato giusto ieri sera, prima di cena e non ancora inviata.
Diciamo ancora "inedita":
"Scrivo per amore, o per una strana forma nervosa, che mi porta ad amare i fantasmi delle mie storie.
Lo faccio con allegria, a volte con angoscia, con rabbia o con grande tristezza.
Ma lo faccio, comunque. Perché trovo che in ogni piccola cosa che si intraprenda, conti ancora molto la pratica.
Scrivo tutti i giorni, nella mia stessa stanza, l'ultima della casa. Situata nel fondo, come in un vagone ferroviario di un vecchio treno abbandonato.
Lo scrivere è una delle poche cose che non riesce a stancarmi.
Non ho un movente preciso. Non so che senso abbia per gli altri quello che scrivo, ma una storia finita ha sempre delle sue risposte precise, e personalmente riesco quasi sempre a spiegarmela o a farlo quando qualcuno me lo chiede.
Mi auguro di riuscirlo a fare anche con qualcun altro che non sia io. A volte immagino la cattura di un lettore o di un'attenzione autorevole di addetti ai lavori, come una piccola impresa, come afferrare qualcuno alla gola e di spalle, con il manico di un ombrello, o soffiargli sul viso in piena notte, mentre sta dormendo. In qualsiasi caso è imprevedibile sapere dove arriveranno mai le mie parole. Ma io ogni tanto le lascio andare lo stesso. Forse il bello è proprio questo.
Qualche esperienza...".

l.s.

lunedì 4 maggio 2009

La bellezza di Machado


"Io vado sognando strade
nella sera".

domenica 3 maggio 2009

A Chiara e a Giovanni...


Lezioni di respiro

a Chiara e a Giovanni



L'inizio più esatto del mese:
dal peso delle ginocchia nei tuoi occhi
e di quello che c'era ancora da dire
e di forse già perduto;
nei tuoi sorrisi le carrozze
dei cieli americani
sepolti come da una ferita
di sereno anche quando li spegni.

E guardarti dalla fleboclisi
che non ingrassi mai di opulenza
in questa gioia filigrana di Maggio,
se avverto che lo stai pensando con me
giusto quando mi guardi,
e lo soffochi in una risata
o nelle nostre lezioni di respiro.

l.s.

sabato 2 maggio 2009

Due soli versi


Due versi: di Patrizia Cavalli.
L'inizio di una sua poesia, tratta da "Il cielo". Struttura misteriosamente autonoma, sostengono e aprono un intero sistema fisico, sensoriale. Forse perché letti appena sveglio, ancora in parte in uno stadio di nebbiai, e poco reale:

"Addosso al viso mi cadono le notti
e anche i giorni mi cadono sul viso".

P. Cavalli

venerdì 1 maggio 2009

Quando si finisce un racconto

Mi piace cominciare un nuovo mese con una citazione che amo, e che sento molto vera e vicina al mio modo di sentire e di intendere la narrativa e l'arte del raccontare storie.
Sarei contento che qualcuno potesse farne tesoro o esplorarne la verità nella propria esprienza.
A voi: (Non preoccupatevi, si tratta di qualche rigo, ma ben concentrato).
"Quando si finisce di leggere un bellissimo racconto e si mette via il libro, ci si dovrebbe fermare un momento, come per riprendersi. In questo momento, se lo scrittore è riuscito nel suo intento, ci dovrebbe essere il senso di una comunione emotiva e intellettuale".
Raymond Carver.

Che ve ne pare? Può sembrare scontato, ma a volte è proprio a libro chiuso che si scopre la forza di un libro.
Intanto andate a dare un'occhiata a quest'altro mio post, dal titolo "Shining e scrittura" , che lo scrittore Glauco Silvestri, con mia grande gioia e sorpresa, ha consigliato ai visitatori del suo sito, scrittori e non, in questo suo post .
l.s.