mercoledì 31 dicembre 2008

Anatomia degli auguri


Gli auguri sfrecciano come stormi di aironi.
Sono appena ritornato dal mercato e me li sento ancora dentro: li avverto anche se non pronunciati nella robustezza del passo e nei polsi che scostano le spigole di allevamento, nella lama affilata che squama, negli occhi azzurri del mare riflessi sul tagliere, nella fila che si scompone e nel tentativo puntuale di non rispettarla, nella difficoltà di proseguire a piedi senza essere schiacciati, nell'acqua che schizza dai contenitori di mitili e bagna la strada, nel vischio impiccato accanto all'edicola, nella signora bruna che mi scambia per commesso, in questo sole che impazza e che riscalda appena.
Adesso riscenderò ancora a gustarmi il mistero di questa condivisione, che tra nemmeno due giorni sarà un effetto visivo sfumato, niente di più che un fantasma romantico e perduto.
Auguri a tutti,
l.s.

martedì 30 dicembre 2008

aNobii



Dei libri amo la forma, l'odore, la resistenza al tempo, il rumore delle pagine, il riflesso delle luci del giorno sulle parole. Ma amo anche discutere sui contenuti, riflettere su quello che ho letto, cercando confronti, riferimenti, contraddittori, in un gioco catartico di spunti che tendono a prolungare all'infinito quello che ho letto e a farlo vivere come parte aggiunta e integrata di un nuovo me.
Ieri sera scopro aNobii, una grande comunità di appassionati di lettura. Il sito è ben organizzato: un grosso contenitore di informazioni sulla letteratura con pareri appassionati dei lettori iscritti.
Una scorsa a qualche testo in mio possesso, la voglia di parlarne.
Lo consiglio ai lettori più accaniti.
Ci si può anche iscrivere, con una semplice password e l'indirizzo e mail.
Le categorie:



Ed ora il link: aNobii
l.s.

lunedì 29 dicembre 2008

Arrivo volumi


Non mi aspettavo che il pacco con i volumi ordinati arrivasse entro l'anno.
La mia pazienza mi ha premiato. Forse la pazienza è l'unica a ripagare sempre. A volte lo si dimentica.
Molto belli e curati nell'aspetto grafico i volumi dei racconti del concorso" Lontano dal cuore", arrivati stamattina in posta prioritaria.
La casa editrice Terre di Mezzo li ha offerti ai finalisti al 50% del prezzo di copertina, incoraggiando tutti gli autori a prenderne qualche copia oltre quella ricevuta in omaggio.
Adesso si chiude questo capitolo piacevole, che mi ha ispirato il simpatico booktrailer alquanto singolare, che ho proposto nel post precedente, e tante altre riflessioni.
Una gran bella esperienza.
Mi attende un pomeriggio di letture, le ultime dell'anno.
Ancora Tasso e Mann, come pilastri prima della fine...
l.s.

venerdì 26 dicembre 2008

il telegramma


mercoledì 24 dicembre 2008

Natale...



Cercavo qualcosa di particolare da inserire nel post di questo Natale.
Qualcosa che avesse l'asciuttezza e la parsimonia che cerco di dare a questo piccolo spazio.
Poi qualcosa ho trovato:

"...Qui
non si sente
altro
che il caldo buono

Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare

Giuseppe Ungaretti, da Natale

Auguri,
l.s.

martedì 23 dicembre 2008

Partenza volumi e serale prefestivo.


Ieri sera ritrovo le mie strade nelle luci degli addobbi.
Scendo dopo le cinque.
Il clima piacevole, così come la compagnia, che si ricompone di tradizione nei solchi della nuova isola pedonale, quando sembra che hai ancora tutto il tempo.
Gli incontri, il clima disteso, la confusione che a tratti diventa riparo.
Diverso tempo da Loffredo, meta di libri ancora fresca di pittura e spazio pensante.
Stamattina dovrebbero essere partiti i libri della raccolta del concorso "Lontano dal cuore".
Purtroppo, visto il periodo, non credo che saranno qui prima di Natale.
Esercito la pazienza e il gusto dell'attesa.
l.s.

lunedì 22 dicembre 2008

Gardner visto da Carver

"Agli aspiranti scrittori di racconti che frequentavano il suo corso, Gardner richiedeva un racconto tra le dieci e le quindici cartelle. Chi voleva invece scrivere un romanzo - mi pare ci fossero anche due o tre anime con questa ambizione- doveva sottoporgli un capitolo di circa venti pagine, più uno schema del resto della trama. Il bello era che sia il racconto che il capitolo del romanzo potevano essere riscritti anche dieci volte nel corso del semestre prima che Gardner ne fosse soddisfatto. Uno dei suoi principî fondamentali era che uno scrittore scopre quello che vuol dire mediante un continuo processo consistente nel vedere quello che ha già detto...Gardner credeva profondamente nell'efficacia della revisione, nella revisione senza fine".
Raymond Carver, da "Il mestiere di scrivere".

domenica 21 dicembre 2008

Il blog della collana "Short cuts"



Alle porte del Natale, nasce il blog della nuova collana di Historica Editrice: "Short Cuts".
Lo scopro stasera, in un bianco invitante come un campo di neve appena caduta e il suo primo titolo che svetta: "Tamarri" di Remo Bassini.
Ecco il link per gli interessati: Il blog della collana SHORTCUTS
l.s.

venerdì 19 dicembre 2008

Lontano dal cuore. Concorso Terre di Mezzo 2008


Finalmente è prossimo.
Il volume antologico con i venti migliori racconti, è giunto due giorni fa in redazione.
La giuria che ha selezionato i testi: Matteo B.Bianchi, Sandro Ferri, Lea Iandiorio, Luigi Cojazzi, Giulia Belloni e Giuseppe Braga.
Il telegramma è il titolo del mio lavoro.
Per chi sia interessato ad un piccolo approfondimento può andare al relativo link: LONTANO DAL CUORE concorso letterario di Terre- 2008
Per l'acquisto della raccolta antologica in rete:Street magazine-Terre di Mezzo
l.s.

giovedì 18 dicembre 2008

Conoscere il nostro posto di Bernard Shaw


"Quando considero quello che so e quello che ho fatto (per quanto non tutto quello che ho fatto), ho un' alta opinione di me stesso. Quando considero quello che non so e che non so fare ( e che sono spesso costretto a fare), mi sento come si sentirebbe un verme se potesse sapere quanto è grande il mondo".
Bernard Shaw da" "Il credo politico di chiunque".

mercoledì 17 dicembre 2008

"Out of the blue" nel desiderio


"Out of the blue" di Luigi Salerno, è stata selezionata per l'antologia con tema "Il desiderio", relativa all'Instant-anthology dell' editore Giulio Perrone.
La presentazione del volume avverrà il lunedì 19 Gennaio del 2009 alle ore 18.00, presso la sede della Giulio Perrone Editore (Via Eleonora d'Arborea, 30 - Roma, zona Piazza Bologna), nell'ambito di un aperitivo letterario.
l.s.

martedì 16 dicembre 2008

Istantanee per un manoscritto


A volte, prima dell'esplosione di un manoscritto, di una situazione narrativa che seguirà il misterioso destino del suo sviluppo, possono interagire tanti aspetti paralleli, a volte imprevedibili, come questi scatti modesti, fatti per istinto in un giorno di sciopero e di ombre, e senza neanche pensarci, prima di andare a pranzare.
Eppure nel tempo li ho immaginati parti vive e fantasmiche dello stesso scenario con cui ho elaborato la struttura e il telaio di un mio lungo esperimento narrativo, come in un gioco fiabesco e misterioso di specchi, risonanze, ombre.
A voi.
l.s.







lunedì 15 dicembre 2008

Lo straniero di Francesco Vietti



Ho letto "lo straniero": Misterioso delitto nella Torino di Lombroso, di Francesco Vietti.
L'ho letto in cartaceo, ordinandolo alla casa editrice OMP, che pubblica in copyleft e lascia quindi aperte le due possibilità di fruizione dell'opera.
Mi piaceva anche l'idea di incoraggiare con un piccolo contributo (il volume costa 6,50 euro), quest'idea giovane di editoria.
Il libro dovrebbe essere tra i primissimi titoli della collana di narrativa REALEIMMAGINARIO, e in questo caso coglie in pieno l'atmosfera di questa soglia sottile che la stessa storia descrive e articola con equilibrio, competenza e chiarezza.
Si tratta di un delitto: lo straniero è l'imputato Sayyid, presunto assassino di Arturo Carena, pittore orientalista e fotografo della campagna libica.
L'avvenimento è trattato con il taglio originale: l'autore comincia a filtrare i tempi e le tensioni della narrazione, attraverso più elementi, stralci di cronaca relativi al terribile delitto, con cui apre nel cuore pulsante dell'accaduto i tempi della sua opera.
Nei primi capitoli infatti la vicenda viene introdotta da articoli, testimonianze processuali, perizie, svincolando poi nella fase più intima e meno oggettiva, dove anche la tensione narrante si rapprenderà della sua grana più efficace.
Negli elementi del libro, emerge una Torino misteriosa, squarci di spiritismo, accompagnati dalla trasferta del protagonista nel deserto del Fezzen e dal rapporto dell'uomo con le popolazioni locali.
A fine volume, molto interessanti le appendici iconografiche.
Francesco Vietti è un giovane dottorando in antropologia che ha lavorato con una mano sicura, riuscendo a permeare delle sue competenze specifiche gli elementi della sua storia, in una chiave nuova e accattivante.
Tra le sue altre pubblicazioni il saggio "Cecenia e Russia- storia e mito del Caucaso ribelle (Massari, 2005), e la cura dell' antologia "Madrelingua- poesie e racconti del mondo in Italia (Traccediverse, 2006)
l.s.

domenica 14 dicembre 2008

Dal balcone



Dal balcone della stanza dove scrivo, vi sono due piccoli lumi conficcati a distanza nella terra di un vaso, alimentati nelle ore serali dall'energia assorbita da piccoli pannelli solari durante il giorno.
In estate, dopo cena e quando c'è ancora chiaro, comincio a scorgere dal piccolo vetro rianimarsi una piccola lingua di luce, proporzionata a quanto sole sia arrivato.
Dall' autunno invece rimangono uguali tutto il giorno, spesso con i vetri appannati o bagnati dalle gocce di un piovasco.
Li osservo e penso alla voglia di scrivere la sera, e di ricostruire la luce che ho assorbito durante il giorno, attraverso un vetro immaginario, che spesso non si riconosce nemmeno.
L'energia di uno scrittore avrà forse una sua frequenza scomposta, misurabile in anni di dolore, di grandi ferite o speranze e momenti di gioia, o di condizioni mutevoli alla sua formazione, ai suoi errori, alla sua fantasia, alle sue paure?
La letteratura mi ha avvinghiato come un serpente, all'improvviso, sia come lettore che parallelamente come sperimentatore in prosa.

Non trovo però le mie stagioni esatte. Neppure i miei pannelli per assorbire la luce.
Dal balcone...
l.s.

sabato 13 dicembre 2008

Blogbabel



Lo scopro solo ieri.
Lo scopro per caso perché il mio blog si è ritrovato nella classifica.
Blogbabel è un servizio interessante, che aggrega i blog iscritti attraverso l'analisi dei feed, dei loro contenuti, delle loro tematiche, secondo un criterio di selezione qualitativo determinato anche dalla frequenza dei post.
Con questo sito è possibile quindi monitorare un blog, scoprirne le caratteristiche, l' evoluzione nel tempo, anche in base al rapporto, ai link e alle segnalazioni degli altri blog.
Una directory interessante, che consente di fare luce nel caos della rete, e scoprire meglio dove andare.
Vi lascio al link delle principali F.A.Q di BLOGBABEL
l.s.

venerdì 12 dicembre 2008

Primo volume collana Short Cuts di Historica


Titolo insidioso, pregnante. Tamarri, di Remo Bassini, aprirà la nuova collana di Historica dedicata alla letteratura breve.
Sono gli Short cuts o "tagli di breve durata".
Lo trovo un debutto assolutamente originale.
I miei migliori auguri.
l.s.

giovedì 11 dicembre 2008

Historica



Historica è una giovane casa editrice, che nasce dall'idea dell'altrettanto giovanissimo e determinato Francesco Giubilei, il quale ha deciso di dedicarsi con cura e con passione a questo interessante progetto.
Vi lascio al link della presentazione, invitandovi a tenere d'occhio le evoluzioni e la stessa rivista"Il foglio letterario", che si può scaricare direttamente dal sito, dove avrete anche modo di valutare la qualità del tipo di lavoro, le prime pubblicazioni, una serie interessante di articoli sulla letteratura, e diverse recensioni.
La sua sede è a Cesena.
Il link: Presentazione Historica editrice
l.s.

mercoledì 10 dicembre 2008

La casa del poeta


La città soffoca negli addobbi e nella pioggia.
Esco per l'invio di una raccomandata, mi inoltro in un bar con mio cugino in una zona rinomata del centro, resa appena pedonale. Poi l'appuntamento con Fnac, che mi mancava da tempo, forse da mesi.
Diversi titoli, avrei milioni di cose interessanti da prendere ma come sempre devo fare i conti con la realtà. Proseguo e in uno scaffale basso e nascosto, ecco che mi riappare l'immagine semplice di quell'uscio lontano, con un uomo fermo sul gradino, con un cappello bianco in una mano. È un libro che cercavo da tempo e pensavo forse di non trovare più: "La casa del poeta" di Paolo Lagazzi. Ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci, l'uomo appena sorridente nella piccola foto di copertina. Un altro spaccato su questo mio grande amore della letteratura del novecento, con la prefazione di Bernardo Bertolucci, il figlio regista di Attilio.
Non ho più esitazioni. In pochi minuti sono già alla cassa.
Ne riparleremo ancora, ne sono certo...
l.s.

martedì 9 dicembre 2008

Il Cammino dell'uomo di Martin Buber



"Così Herman Hesse scriveva a Martin Buber: Tra i suoi scritti, Il cammino dell'uomo è indubbiamente quanto di più bello io abbia letto. La ringrazio di cuore per questo dono così prezioso e inesauribile. Lascerò che mi parli ancora molto spesso"

Questo stralcio è tratto dalla quarta di copertina del libro.
Non penso ci vogliano altre parole.
Il Natale scorso l'ho regalato ad un amico.
l.s.

lunedì 8 dicembre 2008

Vertigine



Questa settimana si apre con un giorno di festa. Un inizio meno traumatico ammorbidito dall'atmosfera del Natale che comincia a farsi più viva nelle strade.
Parlando di cose nuove e diverse, mi sembra giusto condividere questa mia recente scoperta, riguardante una piccola casa editrice dal nome Vertigine.
L'idea è di Rossano Astremo, giovane giornalista pubblicista e scrittore, che ha deciso di imbarcarsi con passione e originalità in quella che lui stesso definisce una "scommessa".
Dando una scorsa agli articoli del suo sito, mi sembra interessante segnalarla agli appassionati come nuovo riferimento.

Vertigine Edizioni aprirà ufficilamente i battenti nel marzo del 2009. In previsione sei titoli per il primo anno.
Eccovi il link: VERTIGINI EDIZIONI
l.s.

domenica 7 dicembre 2008

Intervista a Michele Di Salvo



Le interviste sono sempre utili da leggere e da approfondire.
Questa in particolare di Rai.libro mi sembra interessante. Michele Di Salvo risponde a semplici domande sulla sua realtà editoriale e sugli autori esordienti.
Eccola: INTERVISTA CON MICHELE DI SALVO
l.s.

sabato 6 dicembre 2008

Finalisti concorso Gutenberg 2008


Ecco l'elenco dei racconti finalisti al Concorso letterario Gutenberg 2008, con i nomi dei relativi autori:

RACCONTI FINALISTI

UN TRAGHETTO IN FIORE: CAMILLA UGOLINI MECCA

LA CITTÀ ALLE DONNE : PAOLA FABRIS

EREDITÀ : EVANS TONON

MAGMA NERO : GILDA LIBERATORE

LONTANANZE : LOREDANA FALETTI

LA MIA CITTÀ : ELISA BISIO

LA PRIMAVERA COLSE TUTTI DI SORPRESA : MARIANNA JELICICH BUIĆ

SULLA CARTA DEL MONDO: MARCO LUPO

VEDOVE: MARIA TERESA VALLE

FRA OCEANI: YOLANDA PARRA

E GIRA!: FIAMMA PAGLIARI

TRA LIBRI E GIORNALI… UN AMORE: LUCIA SALLUSTIO

LA MOGLIE DI LORENZO: ROBERTA STRADA

IL VELO DI ADILA: GIORGIO GIACCAGLINI

STORIA BREVE: RAFFAELLA BRIGNETTI

SOLO UN ORIZZONTE: RAFFAELE NOTARO

JAQUES: MASSIMO FAVILLA

ALL'IMPROVVISO: FRANCESCA GENTILI

FIAT LUX : BEATRICE DI VITO

INTIMO SCAMBIO: SUSANNA COMBUSTI

La premiazione, nella quale verrà proclamato il vincitore,si terrà l' 8 dicembre alle ore 18,00, Sala Turchese presso la fiera del libro Più libri più liberi, Palazzo dei Congressi EUR, Piazzale Kennedy 1, Roma.

venerdì 5 dicembre 2008

Ancora Audioracconti



Se ne continua a parlare e allora preferisco stare al passo e tenermi aggiornato su chi se ne occupa e in che modo.
Ecco, a tale proposito una casa editrice che dà molto spazio a questo tipo di formula, moderna e originale, che per molti aspetti può avvicinare alla lettura e alla conoscenza di autori e di opere diversi, assaporati con i tempi solenni di una buona recitazione, da ascoltare semmai nel buio, o in un suggestivo lume di candela, utile in particolar modo con i classici e nelle sere di pioggia.
La Casa in questione è la Full Color Sound.
Date un'occhiata ai titoli della loro sezione AUDIORACCONTI
l.s.

giovedì 4 dicembre 2008

Edizioni OMP


La casa editrice OMP è la prima casa editrice italiana a unire al loro particolare regime di copyright, basato sul copyleft, la possibilità di scaricare gratuitamente dal loro sito le opere incluse nelle loro colllane.
Il costo dei loro volumi risulta quindi contenuto nel prezzo ma non nella qualità e nelle scelte editoriali. Proprio due giorni fa ho ricevuto a casa un libro della loro collana di narrativa REALEIMMAGINARIO. Si tratta de Lo straniero di Francesco Vietti, giovane dottorando in Antropologia presso l'Università di Genova, che ha intessuto un lavoro ambientato nelle spire di un misterioso delitto nella magica Torino di Lombroso.
Mi piacerà parlarne ancora qui, quando avrò ultimato la sua lettura.
Tornando invece alla nostra OMP, devo aggiungere due aspetti importanti. Il primo riguarda la sua giovanissima età, infatti la casa editrice è nata ufficilamente nel 2007, motivo per cui le collane hanno ancora pochi titoli.
Il secondo aspetto riguarda i suoi quattro aspetti fondamentali di percorso, che vi elenco qui di seguito direttamente dal loro sito:
"I nostri princìpi fondamentali:

Copyleft
Pubblichiamo secondo la licenza BY-NC-SA emessa dalla Creative Commons




Qualità
I testi sono letti, valutati e selezionati attentamente.

Onestà e trasparenza
Non siamo una casa editrice a pagamento: pertanto, gli autori non sono obbligati a versare alcuna somma per la pubblicazione del libro né ad acquistarne un numero minimo di copie.

No-profit
Le Edizioni OMP e l'associazione OMP sono animate dallo spirito del volontariato e della gratuità: non sussiste, quindi, alcun guadagno personale legato agli introiti ricavati dalla vendita dei volumi o dalla partecipazione a bandi pubblici di finanziamento".

Penso di aver detto il necessario.
Personalmente sono molto incline a incoraggiare e a sperimentare nuovi percorsi. Amo la freschezza del nuovo, del meno noto, soprattutto in un momento storico così difficile e delicato per l'arte e la cultura.
I proventi dei loro libri, secondo lo spirito del copyleft, verranno reinvestiti per opere di altri autori.
l.s.

mercoledì 3 dicembre 2008

Ritorno pensante con pioggia


Ieri sera ancora pioggia.
Lungo il ritorno evito le pozzanghere insieme ai pensieri troppo complessi sulle motivazioni che mi portano ad accanirmi sulla scrittura, come se in alcuni momenti diventasse una funzione sostentatrice, vitale.
Intanto la strada si restringe. Taglio per le traverse interne, soprattutto quando piove. Mi bagnerò anche di più ma come suggestione è tutta un'altra cosa.
Sono sul marciapiede e penso adesso alle parole che forse sono simili all'acqua, e che spesso sono nascoste in punti diversi di una stessa persona, come automatismi e funzioni volontarie modificabili in un percorso infinito di varianti, di possibilità, di sconfitte.
La perfezione della parola giusta, della frase, del tipo di scelte da attuare, di sonorità da ottenere, sono percorsi ancora misteriosi ma bellissimi, solo nel tentativo di esporsene al rischio.
La stessa cura di un piccolo post, richiede precisione, passione, concentrazione. È sempre un training. Non penso che chi scriva col cuore nella giusta inclinazione, abbia possibilità di fallimento. Questi parametri non potranno mai essere misurati da strumenti comuni, ma sono oggetto di strade sfumate, poco definibili. Il gusto e la gioia provati durante il percorso di una strada senza uscita, che ti porta a fallire un obiettivo, può essere invece un'esperienza fertile, una piccola vittoria con quanto sei riuscito a dare e a non risparmiarti in una corsa senza certezze, senza parapetti, a volte senza neanche una meta precisa.
A casa dovrei correggere qualcosa che ho fretta di concludere, e non so perché affretto il passo.
A volte certe parole mi premono, hanno bisogno più di altre di rettifiche, discipline, come ragazzi difficili o eserciti spaventati di formiche rosse da contenere.
L'ultima curva prima dell'incrocio la pioggia che aumenta: un'unica coppia di ragazzi che si tengono la mano, senza affrettarsi e senza l'ombrello. Lui sembra un mulatto, lei è bianca.
Sorridono alla loro sera...e anche alla mia.
l.s.

martedì 2 dicembre 2008

"Cosi parlò Zarathustra


"...E quel ragno lento che striscia al chiaro della luna, e lo stesso chiaror della luna, ed io e te che qui sotto il portico bisbigliamo insieme di cose eterne,- non dobbiamo tutti essere già stati una volta?
- e ritornare, per correre nell'altro sentiero, fuori dinnanzi a noi, la lunga lugubre via- non dobbiamo noi forse eternamente tornare?-
Così parlai e sempre più piano..."
Federico Nietzsche.

lunedì 1 dicembre 2008

Altrove da me: Booktrailer



Un altro bel booktrailer. Stavolta relativo al volume della giovanissima Lucilla Galanti "Altrove da me".
La casa editrice è "I Sognatori", di Lecce.
Interessante e originale.
Il link:BOOKTRAILER ALTROVE DA ME
l.s.

domenica 30 novembre 2008

Valigie e Novembre



Anche i mesi partono, muoiono e si dissolvono, semmai con meno clamore degli anni o degli amori, ma comunque con un sottile velo di nostalgia.
Quale miglior saluto se non il canto crepuscolare di Marino Moretti, nel suo attacco solitario e sentito:

"Voglio cantare tutte l'ore grigie
in questa solitudine pensosa
mentre raduno ogni mia vecchia cosa
a riempir le mie vecchie valigie...


Da" Valigie"di Marino Moretti.
Le partenze non sono solo umane, forse sanno di umano per il senso del distacco che tende a dilatarsi e a farsi tempo. Con un mese vanno via gli attimi, iprogetti e le speranze, i colori, qualche sorriso perduto, o forse un bacio a quella gazza lontana, che ogni tanto ripete il suo percorso e mi blocca, nei suoi ultimi colori novembrini che non ritorneranno mai uguali...
l.s.

sabato 29 novembre 2008

Lampi

Mi accorgo che l'incontro con un libro racchiude le stesse sfumature e varianti di quello che avviene con una persona. Frutto di una scelta di percorso, di una casualità, o di una volontà precisa verso una visone dell'esistenza che può avvicinare e all'improvviso mutare e allontanarti, senza un motivo chiaro, definito.
Ogni incontro con un autore è il risultato misterioso e imperscrutabile di una parte di me che cerca ancora qualcosa da qualche parte, e che in fondo nemmeno lei sa. Lo stesso mi avviene quando scrivo, o quando cerco di farlo.
Questa giornata è cominciata con la pioggia e con questo pensiero improvviso.
Sarà stato forse il concetto leggero e profondo del giovane Jean Santueil, che ancora a letto mi ha rapito quando lo leggevo, nel suo piccolo ed elegante mistero: "La forma primitiva della farfalla è la crisalide, quella della poesia il sogno".
La pioggia intanto diminuisce e aumenta anche la luce, dalla tenda del balcone...

venerdì 28 novembre 2008

Insomnia di Stephen King


Vecchio romanzo di King che ho letto con interesse, rilevando diversi aspetti nella sua costruzione e nello stile piuttosto interessanti.
Stavolta vi è un attenzione particolare alla terza età, ai disturbi del sonno, al distacco violento della malattia, alle spinose tematiche dell'aborto e dei movimenti paralleli americani, allargando poi il raggio d'azione nella sua efficacia e tecnica narrativa, nella stretta di dinamiche cariche di un'umanità toccante e particolare, a tratti impalpabile, che si distende durante la lettura in una risonanza, come un po' tutti i suoi ambienti serali, nelle distanze appena illuminate sui personaggi, i dialoghi serrati, i tempi delle sequenze a volte sognanti, immaginifiche che si fanno corpo solido, all'improvviso. Il tutto sempre nella stretta infallibile delle sue sacche di di angoscia e di suspense.
Un buon King, che forse ha utilizzato in questa sua solida costruzione, una metodologia diversa di lavoro, come ha accennnato lui stesso nel suo libro On writing ma della quale sembra non essere rimasto proprio entusiasta.
Interessante la lunghezza e lo stacco tra i capitoli, che a volte si accorciano scivolando poi l'uno nell'altro, come affluenti di un grande fiume di fiaba e di tensioni taglienti e misteriose come sempre.
l.s.

giovedì 27 novembre 2008

Il pagliaccio (1897) di T. Mann


"Il concetto della "felicità" come di un merito geniale, di distinzione, di amabilità, e dell'"infelicità" come alcunché di brutto, di tenebroso, di biasimevole, in una parola, di ridicolo, sono tanto radicati in me che, se fossi infelice, non mi resterebbe che disprezzarmi".
Da"Il pagliaccio (1897) di Thomas Mann.

mercoledì 26 novembre 2008

Sala lettura e interludio


L'altra sera termino Nexus, di Miller. Rimango ancora confuso e folgorato dalla gioia rapsodica delle sue luci Europee-Americane, che non tramontano facilmente, dai visi femminili e dai suoi fiumi in piena, improvvisi ma ancora rassicuranti, grassi di pioggia e di soli nordici pietrosi, puliti.
Concludere una lettura con quel peso negli attacchi e nel taglio a volte volontariamente "anarchico" della struttura, rimane di per sé un' esperienza particolare, permeata di riposo e di desiderio di trattenere, di assorbire i tratti più vicini ai propri sensori, ai propri inferni lucidi e nascosti, che per un po' hanno trovato fiamma.
Fuori riprende il vento. Le luci delle scale saltano: solo luci di emergenza. Niente antenna centralizzata. Niente televisore.
Attacco un racconto di Mann. Uno a caso, scovato da una sua pregevole raccolta.
Adesso ritorna la pace apparente dei suoi interni tedeschi, della madre lontana al pianoforte nella luce bassa di un salone, e vi scorgo una strana impossibile continuità di corrente: nessun trauma, nessun contrasto. L'uomo che pensa e che canta, insieme ai ruggiti ventosi, che muovono le finestre, mentre mi avvicino una coperta.
l.s.

martedì 25 novembre 2008

Tre saggi di Freud



Mi imbatto, circa un mesetto fa, in una schiera ben nutrita di bancarelle di libri usati, nella zona del centro storico della mia città.
Un volume piccolo, a un prezzo irrisorio: Tre saggi sulla teoria della sessualità, di Sigmund Freud.
In un volume così minuto, una mirabile concentrazione di intuizioni e ricerche su uno degli aspetti fondamentali della sua straordinaria ricerca.
I tre saggi sono corredati da note di approfondimento, e abbracciano tutte le sfumature più sottili degli aspetti devianti dell'individuo, con analisi approfondite sul comportamento nelle varie fasi della sua crescita e maturazione.
Penso a quanto la perseveranza di questa scienza così appassionata, abbia contribuito alla consapevolezza della natura profonda e dolorosa dell'uomo, e a quanti squarci di letteratura del Novecento si siano imbevuti e poi rappresi di quei percorsi d'indagine così misteriosi e seduttivi.
Basti pensare al fascino delle soglie surrealiste più agguerrite, e al rapporto diretto con l'inconscio e le strutture poetiche di Thomas, o alle bellissime e toccanti pagine bertolucciane, invischiate nell'ansia profonda delle sue origini e dei contesti vivi e luminescenti delle sue rêveries, ombrate di quel calmo mistero sognante, nei suoi passi più elegiaci e sofferti.
Qualche verso:
"Freud ha ragione
ma torto, la nevrosi è sì la condizione
della salute...
daLa crescita di una bambina- Viaggio d'invernoA. Bertolucci.
E allora mi rifugio in questo intreccio di scientificità e mistero, dove cercare risposte impossibili, ma che rendono ancora viva la ricerca di chi tenta di esprimersi, comunque, attraverso il mutarsi imprevedibile dei tempi e dei dissesti.
E tutto questo mondo, scaturito attraverso un piccolo volume, edizioni Dall'Oglio del 1949, trovato a pochi euro, in un giorno caldo d'Autunno.
l.s.

lunedì 24 novembre 2008

Le 78 ragioni di Pat Walsh



Pat Walsh è un agguerrito editor americano, co-fondatore della MacAdam/Cage, che ha deciso di pubblicare in un libro, quelle che ritiene le motivazioni principali che portano al rifiuto di un manoscritto di un esordiente.
Lo fa argomentando con grande chiarezza e competenza, sulle settantotto principali ragioni che reputa responsabili di un insuccesso, accompagnandole ad altre quattordici che invece potrebbero rendere il lavoro pubblicabile.
Il volume è diviso in nove parti, nelle quali l'autore incorpora le varie ragioni sotto dei gruppi comuni, come Guardare in faccia la realtà o Le regole dell'editoria etc.
Alcune delle ragioni, per i più curiosi:
Simpatica la prima: La prima ragione per cui il vostro libro non sarà mai pubblicato è che non l'avete scritto, riferendosi soprattutto a quelli che parlano di progetti o di stralci abbozzati, come se fossero già la struttura definita di un'opera da proporre. E poi, continuando ancora:Avete un'opinione troppo alta di voi stessi. Vi considerate degli"istintivi". Non sapete raccontare una storia. Non avete stile. Avete troppo stile.
Una pubblicazione simpatica e ricca di piccole grandi verità, che a volte si trovano sotto il naso e non si scorgono.
l.s.

domenica 23 novembre 2008

23 Novembre 1980 ore 19,35


Dopo ventotto anni, un ricordo di quella Domenica sera...interminabile, indimenticabile:

"Quali radici s'abbarbicano, quali rami crescono
Su queste macerie?..."

"Un mucchio di frante immagini, dove batte il sole,
E l'albero secco non dà riparo, e il canto del grillo non dà
ristoro,
E l'arida pietra non dà suon d'acqua...
Da Il seppellimento dei morti di T.S.Eliot (La Terra Desolata).

Liblog




Ecco un altro blog letterario interessante da consultare. Si occupa di libri, con un taglio originale e professionale.
L'ho scoperto da poco e credo che meriti la dovuta attenzione da parte degli appassionati.
Le sue categorie, dove poter spaziare
Il link: LIBLOG
Da approfondire,
l.s.

sabato 22 novembre 2008

L'incipit


"Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo".
Lev N. Tolstoj, da Anna Karenina

Nazione indiana


Da Nazione Indiana un altro articolo interessante, stavolta di Giulio Mozzi, che analizza, in base alla sua esperienza, quali siano allo stato attuale le tendenze della narrativa, dal punto di vista degli esordienti e della natura dei loro manoscritti.
Il link:Attuali tendenze della narrativa italiana (viste dal buco della serratura)
Buona lettura,
l.s.

venerdì 21 novembre 2008

Golem e Umberto Eco



Stamattina vi propongo questa risposta ampia e accattivante di Umberto Eco, trovata giusto ieri sera su "Golem".
Eccone uno stralcio:...Vengo anzitutto alla sua ultima richiesta, se io sia disposto a leggere il suo manoscritto. La risposta è no, e le ragioni sono tutte ispirate a un profondo principio di lealtà
Ecco il link per leggersela tutta in grande tranquillità.
Non è bene inviar manoscritti....
Suggestiva e stimolante.
Interessante la struttura e la ricchezza di Golem.
Da tenere d'occhio.
l.s.

giovedì 20 novembre 2008

La luna


Prima del suo assetto definitivo, così morbido e italiano, la luminosità del nostro satellite ha vissuto piccole torsioni linguistiche, che lo hanno poi disteso nel tempo in quel suo velo calmante di neve, che ancora soffia sui cieli estivi del nostro immaginario.
Partendo dalle origini, si è parlato di lusna, della lux latina e quindi di luxna. Dunque come origine la luce, e non c'è da meravigliarsi. Ma lusna è moto più liquido e disteso di luxna, anche se questo sibilo dà l'impressione di un tornio, e anche il numero dispari delle lettere inficierebbe la grandiosità delle trovate metriche, degli effetti di luci e di ombre, di quel respiro bianco così tipico e rassicurante sui caseggiati più romantici della nostra letteratura.
Parliamo però di termini latini molto antichi, che saranno stati caratterizzati dall'impermanenza della loro tensione a trasformarsi, ad ammorbidirsi.
Un termine accomodato e impastato forse per ispirazione della pace delle grandi osservazioni astrali; un antidoto alla loro inquietudine occulta.
Uno stacco nel buio.
Concludo con un omaggio al poeta Alfonso Gatto, che nel suo lavoro profondo sui versi, avverto ancora di più molto lunare, con quella sua distesa calmante di grandi intensità e di immagini ventose e un po' sfuggenti, soprattutto nelle sue chiavi più ermetiche, fino a rievocare la forza magnetica dei grandi pleniluni:
"La luna è al lago alla sua bianca rete
nella notte che cielo e terra aperti
all'aria ne respirano la quiete..."
A. Gatto

mercoledì 19 novembre 2008

Un pensiero del tè, di Ceronetti


"Parola scavata: dolore trovato. Se primitiva, ne scaturisce un dolore prima dell'uomo, qualcosa come il dolore della pietra, il grido del fossile, dell'osso enorme, della felce carbonificata".
Guido Ceronetti, Pensieri del tè Adelphi.

martedì 18 novembre 2008

Talentuoso o talentoso


Nel post di ieri, fantasticando sul "talento", dal punto di vista del significato e delle sue accezioni, mi sono trovato a correggere in un punto di una frase, da talentuoso a talentoso.
La lingua italiana ci offre, e non di rado, piccoli rebus su piccole ma spesso significanti differenze di diversi termini, che spesso sono associate ad abitudini o vezzi assimilati nel tempo o entrati a forza nell'orecchio, anche per gusto personale.
L'aggiunta della "u" dovrebbe riportare forse a un francesismo, introdotto in un secondo momento, intorno al 1945.
Nel mio caso ho preferito seguire come riferimento il mio vecchio Garzanti, che omette semplicemente"talentuoso", non lasciandomi altra scelta né grossi dubbi in merito.
Ma a questa proposito è divertente ogni tanto leggiucchiare qualche dibattito in merito sui vari forum, dove spesso si possono trovare delle informazioni interessanti, soprattutto tra appassionati della lingua.
Uno come questo, ad esempio:TALENTOSO/TALENTUOSO
l.s.

lunedì 17 novembre 2008

Talento e desiderio


Talvolta le radici etimologiche vivono di riflessi e di contesti, che vanno ad associarsi ad epoche storiche, ad abitudini lessicali, a fattori specifici interpretativi legati il più delle volte al momento particolare dell'utilizzo del termine.
Riflettevo a questo proposito sul termine "talento, che ciascuno di noi conosce bene e che comunque prevede queste due varianti, nel suo significato letterale:
"Talento: 1) (lett.) disposizione, inclinazione dell'animo/ desiderio, volontà.
2) ingegno, genialità.
A questo punto mi trovo di fronte a due strade che probabilmente potrebbero anche incrociarsi tra loro e aprirsi contestualmente a un unico significato, che le incorpori e le incameri entrambe.
La sete e il desiderio, con cui ricordo difficilmente di aver associato almeno per abitudine il termine in questione, potrebbero essere conseguenza dell'inclinazione o in alcuni casi far direttamente scaturire la stessa radice potenziale.
Ricordo in tale proposito un'intervista a un grande pianista classico, che identificava il talento di un'artista con questa sete insaziabile verso la sua arte, che prende così a coinvolgerlo, affinandolo, e completandolo in quel tormento dolce e incessante per riuscire ad estinguerla.
Forse si potrebbe pensare che questa sete dovrebbe già essere di per sé frutto di una specifica inclinazione, da cui poi scaturirebbe quella sinergia dell'atto volitivo in grado di far amare profondamente ciò per cui si è portati.
Io preferisco gustarmi il mistero delle risposte individuali al potenziale naturale e anche mutevole di ogni individuo, che alle volte nemmeno si riesce a scorgere per tempo, convinto che vi siano tantissime sfumature all'interno dello stesso termine, legate soprattutto alla storia personale del soggetto"talentoso" in questione.
Concludo citando il grande Tasso, in un verso del III Canto, dalla Liberata:
"Mentre egli altri rincora, altri minaccia,
sopravien chi reprime il suo talento"

domenica 16 novembre 2008

Premiazione a Lanciano


Giornata piovosa.
Raggiungo Lanciano in auto, accompagnato da mio cugino, per la premiazione del XV Concorso Internazionale Amico Rom.
Mattino di libertà, dedicato a visitare le strade bagnate del centro storico.
Una visita al ghetto ebraico di Lanciano, dove all'interno di uno dei suoi vicoli troviamo una taverna molto invitante e suggestiva. Ci fermiamo lì per pranzare.
Alle 15 in teatro: il Fenaroli, molto suggestivo e raccolto.
Una bella atmosfera, che carica e ispira.
Mi chiamano per ricevere il premio. Poche parole: sulla paura dell'altro e l'inconsapevolezza, come cause del pregiudizio.
In prima fila anche Furio Colombo, con la sua moglie americana, e varie personalità del mondo artistico: registi, scrittori, pittori, musicisti, tutti accomunati dalla volontà di esprimere con gli strumenti del loro linguaggio l'attenzione alle altre culture, il rispetto, lo scambio, la condivisione dei patrimoni culturali, come possibilità sicura di arricchimento e maturazione interiore.
Penso al mio racconto Il sole negli occhi, premiato paradossalmente sotto le sferzate dell'acqua, che all'uscita dal teatro continua ad aumentare, calmandosi soltanto verso il percorso di ritorno, quando siamo in auto verso Isernia.
Una giornata che mi rimarrà dentro, con tutta la sua pioggia.
Qualche foto, per ricordarla ancora,
l.s.

Squarci del centro storico di Lanciano:




venerdì 14 novembre 2008

Sergio Corazzini



Sergio Corazzini scriveva a notte fonda.
Un Crepuscolare che leggo e rileggo da poco, e che mi traccia un sentiero strano e invitante, tra i suoi riferimenti di un simbolismo minore, le sue delicatezze estreme e rarefatte, le sue scelte stilistiche profondamente ispirate.
I suoi Maestri: Francis Jammes, Verlaine, Laforgue.
L'atmosfera del verso di Corazzini sembra vivere dei tempi sofferti del suo respiro.
Minacciato dalla tubercolosi, rimase semplice e autentico nel suo canto "modesto" di organetti, fatto di spazi piccoli ma vitali di grandi distese intimistiche, di luci basse, domeniche serali rarefatte, sfumate (Libro per la sera della Domenica(1906).
"Che hai? Malinconia di morire?" Questi versi, da Spleen, titolo ispirato a Baudelaire, solcano un po' l'attacco dolce e struggente dei suoi tempi sognanti e rassegnati.
Ancora un volta si evincono rifiuti chiari e alternative ricercate e ispirate, al clamore marziale delle opere del D'Annunzio, al superomismo, avvicinandosi maggiormente alle atmosfere del Pascoli, meno accecanti e sonore.
Ma intanto era lo stesso D'Annunzio ad aver inaugurato quei toni sfumati di grigiori cupi e silenziosi, con la differenza che non costituivano pienamente il perno della sua produzione ma solo una zona diversa.

Corazzini riuscì a scrivere abbastanza, nonostante il suo male che pervadeva buona parte dei suoi registri espressivi:" Oh, io sono veramente malato!/E muoio, un poco, ogni giorno...oggi io penso a morire", come dimostra in questi versi tratti da Desolazione del povero poeta sentimentale.
Avverto questo spegnersi, questo sfumare che all'improvviso riprende a vivere, nella sensibilità delle luci più fioche, dei piccoli effetti morbidi delle strade meno affollate, dei momenti di mistero e di riflessione, nell'amore impossibile per la malinconia.
Tra le sue raccolte ricordo i Poemetti in prosa, Poesie edite e inedite, Liriche.
l.s.

giovedì 13 novembre 2008

Mattino presto di tuoni


Mattino presto: tuoni di un temporale.
Attacco il terzo canto della Gerusalemme liberata, con questo sottofondo cupo e ribollente di esplosioni, quasi a simulare i preparativi dell'assalto dei crociati, nella loro alba del combattimento.
Dopo il caffè, riprendo MIller: l'ultimo libro della trilogia The Rosy Crucifixion: Nexus, e ritorno dentro i suoi squarci di vita, tra le sue intuizioni fisiche e spirituali, sempre così forti, ancora più vive con l'inferno del temporale, mano a mano che mi ci addentro con sempre più concentrazione:
"La grande domanda era quella eterna, all'apparenza senza risposta: che cosa devo dire al mondo di così disperatamente importante? Che cosa devo dire che non sia stato già detto, migliaia di volte, da uomini infinitamente più dotati? Era soltanto presunzione, questa necessità coercitiva di essere ascoltato? In che modo ero unico? Perché se non ero unico, sarebbe stato come aggiungere un'unità a un numero astronomico."
H.Miller, da Nexus
Intanto i tuoni cominciano a sfumare, e comincia la giornata...
l.s.

martedì 11 novembre 2008

Prossima pubblicazione del racconto "Il telegramma"

Il mio racconto"il telegramma", sarà pubblicato a breve insieme agli altri diciannove, selezionati come migliori per il concorso indetto dalla casa editrice Terre di Mezzo.
l.s.

lunedì 10 novembre 2008

Il Copyleft


Se ne parla tanto, come di una svolta importante che meriti attenzione e un adeguato approfondimento per poterla valutare.
Trovo giusto che se ne sappia a sufficienza, almeno nella terminologia di base e negli aspetti che nel tempo possono essere approfonditi in base alle proprie personali esigenze.
Ieri ho scoperto un sito che se ne occupa a 360°, senza trascurare alcun punto importante sulla questione dei diritti sulle opere d'ingegno.
Include anche quattro video tutorial, che spiegano l'ABC del copyleft, la sua storia e le sue diverse applicazioni.
Vi segnalo con piacere il link del sito: copyleftitalia.it
l.s.

domenica 9 novembre 2008

Senza parole

Autunno.

sabato 8 novembre 2008

Tutti i concorsi letterari


I concorsi letterari hanno una loro funzione, comunque. Possono essere una palestra, una vetrina, ma in ogni caso trovo che almeno una volta uno scrittore sia stato tentato di prendervi parte, e che comunque valga la pena di vivere l'esperienza, indipendentemente dall'esito.
Anche se io vedo la scrittura come una "resa" vera e propria e non un elemento di gara e di affermazione, mi sembra doveroso segnalare questo sito, a dire il vero molto ben fatto, che concentra tutti i concorsi letterari dell'anno in corso e del successivo, divisi per generi (racconti o poesie) e per mesi, scalando quotidianamente la rimanenza dei giorni alla scadenza del bando, con questo piccolo e pratico promemoria, davvero ben fatto:

Inoltre c'è anche la possibilità di cercare il proprio concorso, con un apposito settore di ricerca, illustrato nella foto,
o di inserirne uno non ancora presente, che si ritiene importante da far conoscere:

Infine la possibilità di iscriversi alla newletter del sito e di ricevere direttamente tutte le comunicazioni relative ai concorsi, senza scomodarsi:

Ecco il link:Tutti i concorsi letterari
Da visitare,
l.s.