mercoledì 29 settembre 2010

Ceronetti e le lingue

"Imparare le lingue è soltanto utile. Nelle lingue imparare qualcosa del linguaggio è l'essenziale. 
Pervenire fino alla parola è l'unica cosa che conti. C'è di più, ancora: toccare il suono, la vibrazione".

Questo è l'estratto di un pensiero, sottilissimo e sempre così pregnante, di Guido Ceronetti, dalla pagina 58 dei suoi profondi "Pensieri del tè", acquistati da mio padre diversi anni fa, credo proprio l'anno della pubblicazione del testo in questione, che si aggirerebbe quindi intorno al 1987- suppongo una prima edizione Adelphi, Piccola Biblioteca, ritrovata per caso in un inverno, nella casa ghiacciata di vacanza, insieme ad altri testi accantonati. 
Tornando al concetto di lingua e di linguaggio, punto nodale del piccolo passo, devo dire che questo pensiero mi abbia accompagnato e ancora continua ad accompagnarmi, con la sua buona fedeltà, in tutte le mie svariate escursioni, o a volte anche incursioni aeree letterarie e di ricerca, in territori più o meno meno protetti, complessi o lontani, dove spesso si ha il bisogno di centrarne bene il fuso focale linguistico, di puntare in avanti il bastone bianco prima di avanzare, e sensibilizzarsi maggiormente al discorso sul suono, toccarlo, come dice Ceronetti nel finale: "toccare il suono, la vibrazione" e ascoltarne così la profonda risonanza, la lunga arcata nel suo significante.
Si tratta di allargare ancora la prospettiva e lavorare maggiormente sulla sensazione della parola, che credo comporti uno stacco necessario e nutriente, in qualsiasi percorso letterario, poetico o di prosa, ci si imbatta o a volte ci si impigli. Una piccola inversione verso questo tipo di essenzialità, che metta la parola nell'ordito di una relazione sensuale di radici risonanti al contatto, dove ogni tanto conta il ritornare: "pervenire fino alla parola".
La immagino una forma raffinata di immersione più che di emersione. Di ricerca intima nell'ascolto fondo del linguaggio fisico. A volte strategia segreta, celata.
l.s. 

lunedì 27 settembre 2010

Nasce Il carcere incantato

Nasce Il carcere incantato, una mia personale idea per trattare e approfondire idee e questioni legate alla poesia.
l.s.

Sul Neolirismo

Ettore Fini e Cesare Catà, sul Neolirismo.
Qui.
l.s.

sabato 25 settembre 2010

Poesia 2.0

"Il mondo intero sa che l’ultima cosa di cui il mondo intero ha bisogno è un luogo ed un progetto come Poesia 2.0.
Noi pure lo sappiamo, e la cosa ci conforta".

È questo l'estratto dal sito originale di Poesia 2.0 in relazione alla nascità di una nuova e possibile comunità poetica.
Da approfondire.
l.s.

venerdì 24 settembre 2010

Vincitori 8° Edizione Concorso Internazionale Poesia Haiku

 
La 8° edizione 2010 del Concorso Internazionale di Poesia Haiku in Lingua Italiana bandito da Cascina Macondo ha visto la partecipazione di circa 750 autori provenienti da ogni parte del mondo con 1765 haiku pervenuti. Si ringraziano tutti coloro che hanno reso possibile il successo della 8° Edizione del Concorso Internazionale di Poesia Haiku in Lingua Italiana: gli autori, il pubblico che ha votato, la stampa, le radio, i siti web, le riviste di poesia e letteratura, le biblioteche, le scuole, gli insegnanti, i prèsidi, i direttori didattici, le pro-loco, i locali pubblici, i teatri, le associazioni, i circoli culturali di italiani all'estero, gli amici che hanno trovato il tempo di appendere un volantino in un luogo lontano.

la giuria
Alessandra Gallo, Annette Seimer, Antonella Filippi,
Domenico Benedetto, Fabia Binci, Fabrizio Virgili, Pietro Tartamella


la giuria onoraria 
Ban'ya Natsuishi (Giappone), Danilo Manera (Italia), 
David Cobb (Inghilterra), Jim Kacian (USA),
Max Verhart (Olanda), Visnja Mcmaster (Croazia), Zinovy Vayman (Russia)
 
 
LA PREMIAZIONE AVVERRA' DOMENICA 21 NOVEMBRE 2010 
a Cascina Macondo - Borgata Madonna della Rovere, 4 
10020 Riva Presso Chieri - Torino - Italia
 
Presenti i Giurati, la Redazione di Cascina Macondo, gli Sponsor, 
gli Autori premiati, la Stampa.
 
La manifestazione è aperta al pubblico, previa indispensabile prenotazione 
a causa dei posti limitati. Per lo stesso motivo si invita ogni bambino
ad essere accompagnato al massimo da 4 adulti.
 
PROGRAMMA CERIMONIA DI PREMIAZIONE CONCORSO HAIKU 

* inizio 14,30 puntuali
* lettura ad alta voce intorno al fuoco degli Haiku classificati
a cura del Gruppo I NARRATORI DI MACONDO
* concerto del gruppo ManoSonora con il magico strumento Hang
* proiezione del documentario "Budo: la via del guerriero" (Arti Marziali e Haiku) 
   regia di Diego Vida, Produzioni Cinematografiche FanVision, voce narrante Ivo De Palma
* cottura Raku dal vivo delle ciotole premio
* consegna dei premi e dell'antologia CON FILI INVISIBILI
* termine della manifestazione ore 18,30 circa
 
PRENOTAZIONI DELL'ANTOLOGIA "CON FILI INVISIBILI" 
(tiratura limitata - edizioni Alba Libri)
che raccoglie i 114 haiku classificati 
COSTO A COPIA EURO 12,00 + SPESE DI SPEDIZIONE

COMUNICARE LA PARTECIPAZIONE ALLA PREMIAZIONE CON UNA EMAIL 
COMUNICARE LA PRENOTAZIONE DELL'ANTOLOGIA CON UN'ALTRA EMAIL
 
 
VINCITORI - SEZIONE INDIVIDUALE

1° Premio  Fanny Casali - Italia - Genova 
2° Premio  Graziella De Poli - Italia - Genova 
3° Premio  Eduard Tara - Romania - Iasi
 
 
VINCITORI - SEZIONE COLLETTIVA

1° Premio   Andrea Bonis - Elementare "Cena-Abbadia di Stura" - Italia - Torino
2° Premio   Ilaria Carrera Nulla - Elementare  "Lessona" - Italia - Torino
3° Premio   Antonella Giraudo - Media  "Vittorio Montiglio" - Santiago del Cile

Abitudine poetica

"...anche i poeti con un grande bagaglio artistico non sono abituati a scrivere poesie. A meno che non abbiano cessato di essere poeti".
Wislawa Szymborska

giovedì 23 settembre 2010

Anterem. La rivista sull'esperienza poetica del pensiero



Tra le mie inesauribili fonti letterarie di sostentamento letterario e anche vitale, sto esplorando questa splendida rivista specialistica e molto pregiata. Giusto stasera ho trovato il link con alcuni estratti, che sento di condividere con i lettori di questo mio spazio : Anterem 80. Estratti
Il link al sito ufficiale


martedì 21 settembre 2010

"The Two Poems" of Kahlil Gibran

Avendo incontrato questo bellissimo testo originale (originale inglese), di Kahlil Gibran, ho trovato utile e divertente provare a tradurlo, senza troppi tecnicismi, ma nello spirito che credevo vicino alla mia sensazione del momento. È molto bello e profondo, anche per il suo significato. Procedo:

Le due poesie.

Diversi secoli fa, sulla strada per Atene, due poeti che si incontrano, entrambi molto felici di vedersi.
Uno tra i due, domandò all'altro: "Hai scritto qualcosa di nuovo? E con la lira, poi, come ti va?".
Così l'altro, ma con orgoglio: "Ho appena concluso la più splendida tra le mie composizioni, penso davvero la più grande in lingua greca. È un' invocazione al Supremo. A Zeus!".
Poi prese subito una pergamena dal suo mantello, dicendogli: "Eccola, osserva: l'ho portata giusto con me, sarei così felice di leggertela. Seguimi, ci sediamo all'ombra di quel cipresso bianco.
Così il poeta gli lesse la sua composizione. Era una composizione lunga.
E l'altro, ma con gentilezza: "Questa composizione è splendida. Vivrà attraverso gli anni e ti porterà molta gloria"
E il primo poeta, adesso calmo, "E invece tu? Tu che cosa avresti scritto in questi ultimi tempi?".
E l'altro: "Ho scritto qualcosa, ma...molto poco. Otto versi, ricordando un bambino che giocava in giardino". 
Recitò quegli otto versi.
E il primo: "Non malvagio, niente male".
Poi si divisero.
Ad ora sono passati duemila anni, ma quegli otto versi di quel poeta, sono letti in ogni lingua, amati e conservati teneramente nei cuori.

Kahlil Gibran

lunedì 20 settembre 2010

Sul poco

Ho imparato molto da quello che ho considerato poco.
La grandezza di un qualsiasi poco, ha bisogno di un' arte
di ascolto sottile per essere percepita e poi raggiunta.
l.s.

domenica 19 settembre 2010

Jiří Orten è un poeta.


Così dicono Giovanni Giudici e Vladimír Mikeŝ nella prefazione al volume "La cosa chiamata poesia", che hanno amorevolmente curato nella traduzione. Parlando così e ancora più in fondo, di un tipico "campione della linea" dei poeti céchi, di quella già nota linea tragica. Un poeta dalla vita breve, a cui ho pensato parecchio, subito dopo avere aperto il volume dalla collezione paterna, in piena notte, in piedi, in una cucina. Ripensando a come descrivere i suoi versi, a chi non sa che egli sia un poeta, perché non lo conosce ancora e non si è trovato con un suo volume nelle mani in una notte fonda e a caso.
E allora riflettendoci, ma non troppo, e forse seguendo semplicemente l'istinto delle prime raffiche, voglio ricordarlo e rappresentarlo in un paio di stralci, senza dirne altro, almeno per ora:

"La cosa chiamata poesia
quella vorresti fare?
in solitudine singhiozzare
e tanto volere bene.

Senti? È il suo ticchettio
Così disperato giocare
La cosa chiamata poesia
quella vorresti fare?"[...]

O ancora:
"Quaderno azzurro, mi congedo da te. Per tanto tempo. E forse per sempre. È la notte del tredici marzo millenovecentotrentanove...Sono un Arthur Rimbaud, che non è diventato tale. Sono un Arthur Rimbaud, che ha avuto un diverso coraggio...

Ecco chi è il poeta Jiří Orten.
È un poeta.

l.a,

sabato 18 settembre 2010

Sullo scrivere e sul leggere per sé

Il rischio di un certo scrivere, a volte troppo incentrato sulla propria concezione creativa,  è pensare, misurare, paragonare, ciascuna cosa che si legge e che si ingurgita, con tutto quello che è stato scritto da sé, o che non è ancora stato scritto da sé, e che forse mai sarà.
In questo modo si fruisce del mondo espressivo di un altro in modo limitato e distorto, solo per una questione di riflessi, di dimensioni, di rapporti e di analisi con i propri affari privati di linguaggio, e da approfondire unicamente con la propria sognante strumentazione di bordo, a tal punto da fermarsi a pensare e dirsi: "Ma, anche io ne sarai capace, perché no? Non credo che io abbia scritto di peggio, chissà...", che di certo non guasta, se è una riflessione inserita in un contesto di ricerca più ampio, ma che può diventare pericolosa se contribuisce a far perdere, nel tempo, il contatto con la bellezza dell'atto spirituale della scrittura, senza che debba costituire una forma di trofeo, da sbandierare al mondo, ma intesa in senso lato, come manifestazione di un processo che attesti un lavoro di perizia e di affinata sensibilità alla vita che si è vissuti e che non si è vissuti. E non più a vantaggio di un proprio mondo irreale e ambizioso di sogno infantile e delirante di onnipotenza, quello che in molti casi può allontanare dal senso profondo dello scrivere e dalla possibilità di maturarsi attraverso.
l.s.

CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE “POETI E NARRATORI MULTIMEDIALI”


CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE “POETI E NARRATORI MULTIMEDIALI”
Prima Edizione 2010 con scadenza 30 ottobre 2010

ART. 1 - L’Associazione Culturale Teiamania Factory in collaborazione con Artaud Project Film, produzione cinematografica indipendente, e con Artaud Project Film Academy, bandisce la prima edizione del Concorso Letterario Nazionale “Poeti e Narratori Multimediali”, riservato a poeti e scrittori emergenti, la prima ed innovativa occasione per gli autori emergenti di acquisire visibilità globale attraverso i mezzi di comunicazione audiovisivi, radiofonici, cinematografici, televisivi e web.

ART. 2 - Possono partecipare cittadini di qualsiasi nazionalità ed età.
Il testo delle opere deve essere in lingua italiana.

ART. 3 - Le opere vincitrici del concorso riceveranno una proposta agevolata per entrare a far parte del programma di audiolibri POETI E NARRATORI MULTIMEDIALI, inoltre le migliori opere saranno opzionate per la trasposizione cinematografica e la pubblicizzazione a livello internazionale mediante il Progetto di Promozione Letteraria Internazionale BOOKTRAILER, che prevede la distribuzione radiofonica, televisiva e web.

Art.4 - Il Concorso è articolato nelle seguenti SEZIONI:
A - NARRATIVA INEDITA RACCONTO
Da uno a tre racconti a tema libero. Lunghezza consigliata per ogni racconto: max 1500 parole.

PREMI 

- proposta di inserimento per i migliori autori nell’antologia audiolibro SCRITTORI E NARRATORI MULTIMEDIALI
- opzione per la realizzazione di un soggetto cinematografico tratto dal racconto

B - POESIA INEDITA
Da una a tre poesie a tema libero. Lunghezza consigliata per ogni poesia: max 36 versi.

PREMI

- Proposta di inserimento dei migliori componimenti nell’antologia POETI MULTIMEDIALI

C - POESIA INEDITA raccolta
Raccolta di poesie a tema libero, lunghezza consigliata dai 25 ai 40 componimenti di max 36 versi.

PREMI

- Proposta di realizzazione audiolibro per la collana POETI E NARRATORI MULTIMEDIALI, proposta di inserimento nel Progetto di Promozione Letteraria Internazionale BOOKTRAILER

D - POESIA EDITA
Libro di poesie edito.

PREMI

- Proposta di inserimento nel progetto di promozione letteraria AUDIOBOOK per opere edite
- Proposta di inserimento nel Programma Promozionale Internazionale BOOKTRAILER

E - NARRATIVA INEDITA
Romanzo o raccolta di racconti a tema libero, lunghezza consigliata dalle 15000 alle 20000 parole.

PREMI

- Proposta di realizzazione audiolibro per la collana POETI E NARRATORI MULTIMEDIALI
Proposta di inserimento nel Programma Promozionale Internazionale BOOKTRAILER
opzione per la realizzazione di un soggetto cinematografico


F – NARRATIVA EDITA romanzo o racconto
Romanzo o raccolta di racconti edita

PREMI

- Proposta di inserimento nel progetto di promozione letteraria AUDIOBOOK per opere edite
- Proposta di inserimento nel Programma Promozionale Internazionale BOOKTRAILER
- Opzione per la realizzazione di un soggetto cinematografico

G - SAGGISTICA 
Saggio edito o inedito o tesi di laurea a tema libero.
PREMI
- Proposta di realizzazione audiolibro per la collana SCRITTORI MULTIMEDIALI
Proposta di inserimento nel Programma Promozionale Internazionale BOOKTRAILER

H – TESTO DI CANZONE
Testo di canzone non musicato, strutturato nella forma STROFA – STROFA – RITORNELLO – STROFA – BRIDGE - RITORNELLO

PREMI

Proposta di inserimento della canzone, musicata e arrangiata da musicisti professionisti, in un progetto discografico prodotto da Artaud Project.
Proposta di inserimento del testo nell’antologia POETI MULTIMEDIALI

Art. 5 - Le opere dovranno pervenire, dattiloscritte, con nome, cognome, indirizzo, email, numero di telefono, eventuale sito internet, foto e curriculum dell’autore, nome del concorso e sezione, in unica busta, all’indirizzo di posta elettronica:teiamania@yahoo.it scrivendo in oggetto il nome del concorso.
Successivamente, per gli autori selezionati, sarà previsto anche un invio cartaceo.

ART. 6 - Unitamente all'elaborato, ogni concorrente dovrà allegare la seguente dichiarazione firmata: "Dichiaro che l'opera da me presentata a codesto Concorso è opera di mia creazione personale".

ART. 7 - Il trattamento dei dati ai sensi della Legge 196/2003 sulla tutela dei dati personali, di cui si garantisce la massima riservatezza, è effettuato esclusivamente ai fini inerenti il concorso. I dati dei partecipanti non verranno comunicati o diffusi a terzi a qualsiasi titolo e potranno richiederne gratuitamente la cancellazione o la modifica.

ART. 8 -Il plico dovrà pervenire entro e non oltre il 30/10/2010.
Si prega di non spedire gli elaborati all’ultimo momento.

ART. 9 - Non è richiesta nessuna tassa di partecipazione.

ART.10 - Agli autori vincitori e selezionati sarà data tempestiva comunicazione per email.

ART.11 - Il giudizio della giuria è insindacabile; ad essa spetta pronunciarsi sui casi controversi e su quanto non espressamente previsto dal presente regolamento.

ART. 12 - L'elaborato non sarà restituito.

ART. 13 - La partecipazione al concorso implica l'accettazione del presente bando in ogni sua parte, presupponendo la conoscenza.

ART. 14 - La giuria sarà formata da professionisti e nomi di prestigio nel campo della letteratura, del cinema, del teatro, della musica e dell’editoria . 

Associazione Culturale Teiamania Factory
Artaud Project Film
info e contatti: teiamania@yahoo.it

venerdì 17 settembre 2010

I° Concorso "I Poeti di Pagine Ribelli"


Regolamento I° Concorso "I Poeti di Pagine Ribelli"



I° Concorso “I Poeti di Pagine Ribelli”
Indetto da Pagine Ribelli Angolo Culturale del Circolo PRC Adriano Zunino di Carcare
Regolamento Del Concorso
Scadenza
Ore 24:00:00 del giorno 30 Ottobre 2010
Indirizzi di spedizione degli elaborati
Gli elaborati e la scheda di partecipazione prodotti su supporto cartaceo dovranno essere inviati a :
Circolo PRC A.Zunino c/o Mauro Bramardi
Via Cesare Abba 31/4 17043 Carcare Savona
Gli elaborati e la scheda di partecipazione prodotti in formato elettronico dovranno essere inviati via e-mail all'indirizzo concorso@pagineribelli.it
Sezioni di concorso
Poesia inedita a tema libero. 
Lunghezza massima 24 versi in lingua italiana.
Contributo spese
Il Concorso è gratuito
Premiazione
Al primo classificato verrà assegnata una targa personalizzata
Le trenta migliori poesie saranno pubblicate nell’antologia “I Poeti di Pagine Ribelli”.
I trenta autori premiati riceveranno gratuitamente una copia della stessa antologia (previa corresponsione delle spese di spedizione).
L’antologia sarà realizzata entro il 30 Novembre 2010,inserita nel catalogo Feltrinelli e reperibile nelle Librerie Feltrinelli del territorio nazionale.
L'esito del concorso ed i nomi dei vincitori saranno pubblicati sul sitowww.pagineribelli.it e sui siti utilizzati dai promotori per pubblicizzare il concorso stesso, entro il 20 Novembre 2010.
Giuria
La redazione di Pagine Ribelli
 Regole generali del concorso
Ogni autore può partecipare con un massimo di 5 opere in lingua italiana.
Per ogni autore la giuria sceglierà una sola opera
Ogni autore, deve compilare,sottoscrivere, allegare ed inviare l’apposita scheda di adesione nella quale deve elencare le opere presentate.
Sono ammessi elaborati che non abbiano avuto alcun tipo di pubblicazione cartacea.
Gli elaborati e la documentazione richiesta alla partecipazione ed iscrizione al concorso potrà essere prodotta in formato elettronico e inviata via e-mail all’indirizzoconcorso@pagineribelli.it completa della scheda di adesione.
Gli elaborati dovranno pervenire in un’unica copia.
Gli allegati (opere e scheda di partecipazione) dovranno pervenire in formato word, o open office o testo (formati .doc,.odt,.txt,.rtf).
La scheda di adesione dovrà essere compilata in tutte le sue parti
Non saranno prese in considerazione richieste di giudizi o pareri.
I lavori non verranno restituiti.
La partecipazione al concorso comporta l'accettazione del regolamento
Documentazione richiesta
Scheda di adesione
Elaborati secondo quanto richiesto dal concorso
Norme generali
La sottoscrizione degli autori avrà valore per:
• l'accettazione del regolamento;
• l'autorizzazione alla riproduzione a mezzo stampa e/o apparecchi audiovisivi dei lavori presentati, per le sole finalità inerenti il premio, senza compenso alcuno;
• il consenso al trattamento dei dati personali secondo quanto previsto dalla Legge 675/95 e dal D.lgs 196/2003;
• dichiarazione di elaborazione originale e proprietà letteraria dei testi sollevando l'Organizzazione da ogni responsabilità in merito. La proprietà letteraria dei lavori rimane degli Autori.

Scarica la scheda di adesione

Questioni prioritarie e di forme letterarie.

Di solito immagino quale sia la priorità, quando ci si imbatte nella tensione di un testo che preme, a volte senza nemmeno che sia stato cercato, esplodendo dentro e senza preavvisi, come una forma nobile di agguato e di esondazione di un certo territorio pensante e intermittente. Priorità della sua forma, della sua destinazione strutturale, come se questa fosse già viva e presente nello stesso spasmo in ascesa? O invece quella faccenda andrebbe ricostruita o costituita a parte, come un affare privato dello scrittore, processo a parte, e con cui fare i conti quando la brace è più calma e il primo getto di calce ha già formato la sua presa? 
A volte ho le idee molto chiare su tutta la questione o le dinamiche, simpatizzando per un certo determinismo, che porti a svelarmi senza sforzo, quell'assetto inequivocabile e quindi migliore, per il materiale che sto gestendo-subendo in quell'istante, e per quello che sarà il destino compiuto di una data opera, che dalla gestione accorta e anche ispirata di quel materiale, potrebbe in qualche modo venire fuori. Ma non sono mai del tutto in pace, né credo che la questione si possa considerare risolta già in partenza, o almeno non necessariamente pensata come risolta.  Non lo darei come scontato.
Non credo, infatti, di avere ancora elementi esperienziali così schiaccianti, e tali da escludere altre forme possibili a una data idea di scrittura, altre destinazioni per il mio linguaggio, pur potendo desumere di percentuali statistiche che favoriscono (favorirebbero) una certa propensione a una forma letteraria precisa rispetto a un'altra, o in crescita più di altre. Ma potrebbe essere una sensazione, potrei percorrere il binario opposto, convinto del suo contrario.
Non credo che vi sia un percorso uniforme e nemmeno credo che certe cose si decidano fin dall'inizio, per lo meno non razionalmente. Potrebbero poi sussistere ancora altri fattori incidenti e a volte esterni, e non sempre scaturiti dal violento getto di calce, a cui accennavo prima, che potrebbero giocare ugualmente il loro ruolo, comportare svolte improvvise, a volte drammatiche e sofferte, altre illuminanti. 
La sola consapevolezza di questo fattore di relativa irresponsabilità e apertura al possibile precipizio, verso alcune particolari risposte alternative, mi riporta verso un certo stato di quiete e di salute letteraria, come se alla fine si trattasse di percepire e non più di inseguire o di costruire un certo percorso formale, che ha i suoi coni d'ombra, per la materia primitiva e ancora inquieta dei propri testi appena comparsi, come ospiti dell'ultim'ora, quando la cena è già pronta. 
Penso che la forma ideale di assetto, sia quella che, durante lo sviluppo delle revisioni e della maturazione della bozza, conceda a qualsiasi testo quella forza e quel profumo selvatici, originari e tipici del primo getto, mantenendolo fedele a quella fase primitiva e ignota che caratterizza la sua prima e spesso inattesa comparsa. Una forma che lascia intatto quel sapore, sarà la tua forma.
l.s.

giovedì 16 settembre 2010

Premio Letterario L'Autore 2010



Il Premio Letterario Editoriale “L'Autore”

1970 - 2010 - Anno quarantunesimo 


Scadenza 30 Settembre 2010




Il Bando.
1. Il Premio Letterario-Editoriale “L'Autore”, nato a Firenze nel 1970, consiste nella pubblicazione dell'Opera vincitrice da parte della Casa editrice “Firenze Libri”, con anticipo di Euro 3.000,00 (tremila) sui futuri diritti d'autore da parte della Casa editrice all'Autore vincitore, e nella Targa d'argento del Premio.
2. Sono ammesse Opere di Letteratura Varia di almeno cinquanta cartelle senza limite massimo: romanzi, racconti lunghi, raccolte di racconti; diari; epistolari; lavori di narrativa per l'infanzia e per la gioventù (romanzi, racconti, fiabe, filastrocche); sceneggiature e soggetti cinematografici, lavori teatrali; tesi di laurea; saggi letterari, scientifici, storici, filosofici, religiosi, d'arte e di varia divulgazione; biografie; manuali; raccolte di aforismi; raccolte di almeno cinquanta poesie senza limite massimo.
3. Ogni Autore può partecipare con una o più Opere, dello stesso genere o anche di generi diversi. Le Opere, in una sola copia dattiloscritta, devono essere spedite per posta raccomandata entro il 30 Settembre 2010 a: Premio "L'Autore", Settore "W", Via dei Cadolingi n. 6, 50018 Scandicci Firenze. Fa fede la data del timbro postale di spedizione.
4. Non è prevista alcuna tassa di lettura. La Segreteria non resta responsabile in caso di smarrimento dei dattiloscritti che vengono restituiti, se richiesti, a complete spese degli Autori.
5. La Commissione dei "Lettori", composta da Editori, Consulenti Editoriali, Autori, ha facoltà sia di premiare più Opere che di evidenziarne altre, e di proporne la pubblicazione.
6. L'esito del Premio verrà pubblicato su Internet, comunicato alla stampa e, per posta, a tutti gli Autori partecipanti.

Le Opere partecipanti al Premio “L'Autore”
I Lettori della Commissione del Premio scelgono l'Opera vincitrice, o le Opere vincitrici, del Premio entro quaranta - cinquanta giorni dalla data di scadenza del Premio stesso, salvo imprevisti.
Molti Scrittori interessati al Premio "L'Autore" si chiedono, e ci chiedono, come sia possibile leggere e valutare - nel tempo intercorrente dalla data di scadenza a quella di premiazione - i mille, milleduecento e più manoscritti che di media pervengono alla Segreteria per ogni edizione del Premio. Grazie all'organizzazione della Casa editrice, e alla linearità del meccanismo del seguente sistema di lettura, la risposta è semplice.
Generalmente, le Opere partecipanti al Premio "L'Autore" iniziano a pervenire alla Segreteria circa un mese e mezzo prima della scadenza del Premio, e l'afflusso (per le ultime spedite entro la data di scadenza) continua per un'altra settimana circa.
Tale afflusso così distribuito permette ai Lettori della Casa editrice di esaminare quotidianamente e scrupolosamente, dall'inizio del loro arrivo e per quasi tre mesi, tutte le Opere partecipanti nel numero di una - due - tre - cinque al giorno (a seconda della lunghezza della loro stesura) per ogni Lettore: con ampio tempo a disposizione e quindi tranquillità di giudizio.
I Lettori procedono in tal modo a formare nei primi due mesi circa, giorno per giorno, una prima rosa di Opere particolarmente meritevoli di attenzione. Nel terzo mese prima dell'assegnazione del Premio (con lo stesso meccanismo di partecipazione dei Lettori) viene formata una seconda rosa ristretta delle Opere ritenute più interessanti e tra esse, dopo ulteriore lettura e confronto tra i Lettori, in piena libertà di giudizio, con la massima identica disponibilità per ogni genere letterario rappresentato, vengono designate una o più Opere vincitrici del Premio "L'Autore".


La Tradizione e le norme del Premio "L'Autore"
Il Premio Letterario-Editoriale "L'Autore" è nato nel 1970. È stato il primo Premio italiano di tipo "editoriale" e, per la sua particolare impostazione e linearità di svolgimento, è da sempre nel nostro Paese considerato tra i più importanti. Il Premio viene assegnato a Opere inedite, liberamente, senza condizionamenti esterni di alcun genere, politici o mondani o "pseudoculturali". Gode di ampio prestigio, in Italia e all'Estero, per la sua organizzazione, regolarità, puntualità, correttezza: lo dimostra, in ogni edizione, il numero sempre crescente di Scrittori, italiani e stranieri, partecipanti. E lo dimostra l'alto livello degli Autori e delle Opere premiate e pubblicate.


Precisazione importante
La realizzazione, la pubblicazione, la promozione e la diffusione delle Opere vincitrici del Premio Letterario-Editoriale "L'Autore" avvengono sempre a complete cura e spese della Casa editrice, così come chiaramente previsto dal Bando del Premio. Gli Autori delle Opere vincitrici del Premio ricevono l'anticipo previsto dei diritti d'autore, così come stabilito dal Bando del Premio, senza alcun dovere di restituzione di tali diritti, in parte o in tutto, anche nel caso in cui la loro Opera non sia poi proporzionalmente venduta. L'anticipo sui diritti d'autore diviene quindi - in ogni caso, a pieno titolo e definitivamente - di proprietà degli Autori delle Opere vincitrici del Premio. Il Premio "L'Autore" così opera fin dalla sua fondazione, e i tanti Autori delle Opere vincitrici sono i primi e più validi testimoni dello scrupoloso svolgimento del Premio e della linearità editoriale della MEF - Maremmi Editori - Firenze Libri.


La preparazione delle Opere
“(...) Se un autore desidera che il suo lavoro invogli l'editore, lo prepari con cura. Un dattiloscritto mal preparato, sporco e caotico, riesce a scoraggiare anche il "lettore" più appassionato ed è destinato a restare in fondo al mucchio. E qualche ora spesa in più nella preparazione di un testo, sai quant'è più importante di una chiacchierata-fiume con l'editore... Un dattiloscritto deve riportare, in evidenza, il nome e l'indirizzo dell'autore almeno sulla prima cartella. Se poi è tenuto insieme da un raccoglitore, è bene che anche questo riporti il titolo del lavoro e il nome dell'autore e il suo indirizzo. Importante è il titolo dell'opera, che deve essere il più suggestivo e di richiamo possibile, prima per l'editore e per i suoi consulenti, poi per il pubblico, con eventuale sottotitolo (se il tipo di opera lo consente) esplicativo ma conciso. Che un autore scriva a macchina oppure al computer, prima di mettersi al lavoro, o prima di eseguire la copia definitiva da spedire all'editore, studi attentamente qualche libro degli editori migliori, guardi come i libri sono articolati, soprattutto nell’impostazione dei dialoghi. E operi pazientemente, con la convinzione che più un dattiloscritto somiglia a un libro (dal punto di vista della leggibilità, non della grandezza delle pagine), maggiori sono le sue possibilità di essere sfilato dal mucchio.” (Da: Avalon - L’Agenda dello Scrittore - Firenze Libri Atheneum)


Le Opere inviate in lettura alla Casa editrice
I dattiloscritti inviati alla Casa editrice, non per la partecipazione al Premio “L'Autore”, ma in lettura per una eventuale pubblicazione, devono essere indirizzati a: Maremmi Editori - Firenze Libri, Segreteria Letteraria, Via dei Cadolingi 6, 50018 Scandicci Firenze. Le Opere possono essere inviate dattiloscritte su carta, oppure su supporto informatico (floppy disk, cd, dvd ecc.), oppure tramite posta elettronica all'indirizzo segreteria@firenzelibri.com. Per tali Opere, generalmente e salvo imprevisti, l’esito della lettura viene comunicato entro circa trenta giorni dal ricevimento. Le Opere vengono restituite, se richieste, a spese complete degli Autori. La Segreteria Letteraria, che garantisce la massima riservatezza e la maggiore cura possibile, non resta comunque responsabile dei dattiloscritti.


Importante
I dati degli Autori (nome, cognome, indirizzo ecc.) sono trattati nell'ambito della Banca Dati Elettronica della Maremmi Editori - Firenze Libri esclusivamente per le operazioni relative alla partecipazione al Premio “L'Autore”, o per le operazioni di lettura in Segreteria Letteraria, e per l’eventuale invio di materiale d’informazione editoriale e libraria. Sono riservati e non vengono - in nessun caso e per nessuna ragione - trasferiti o comunicati a terzi.
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mercoledì 15 settembre 2010

Vico Faggi e la sua fuga dei versi

L'incontro con Vico Faggi è del tutto casuale, come tutti i miei migliori incontri.
La sua seconda raccolta l'ho trovata usata -un'edizione Garzanti del 1986 -, nello stesso luogo dove anni prima avevo scoperto una magnifica raccolta di Mallarmè. Non ero al corrente della sua linea letteraria e nemmeno della sua opera di scrittore per il teatro, forse lo avrò incontrato di sfuggita, solo citato. Invece, dalla sua seconda raccolta di versi "Fuga dei versi", adesso scopro un linguaggio originale, e profondamente moderno, ma ancora ben radicato nella conoscenza e "sperimentata educazione classica", da cui scaturisce un mondo espressivo molto raffinato, curato nella forma, negli equilibri più sottili, ma dalla voce chiara e profonda, come se Faggi mi parlasse all'aperto, davanti a una campagna sconfinata.
La sua scrittura è fatta di grandi schiarite, non si ripiega, cammina molto, un passo robusto, antico, ma curioso dell'ignoto e molto snello, leggero. In buona luce anche questa sottile componente "memorialistica", ricorrente in diversi punti della sua opera, lo slancio ispirato verso i classici, le bellissime raffigurazioni in versi sui quadri, e ancora l'attenzione alla classicità e al mondo del mito, educati a una convivenza con gli scenari più vividi e reali del suo mondo. Un mondo così vario e articolato, da attraversare a pieni polmoni, come un mattino, e ripercorrendo ed entrando nei tratti dell'opera, con più occhi  e con più orecchie simultanei.
Già dalla prima scorsa al libro, nella fase di annusamento, che rivolgo e dedico di solito ai testi appena acquistati, ho colto una particolare strada ferrata, da scandagliare, ripercorrendo di nuovo gli stessi passaggi, stavolta dalla prospettiva del tempo, della forma o della cortina costante della memoria, fino allo scorcio di emozione più caldo, immediato, a volte inatteso, e ritrovandomi sempre sotto gli occhi un qualcosa di sensibilmente vivo e di non ancora letto; a volte quello stesso passaggio, quello che dalla prima volta mi risuonava paradossalmente come già noto e forse risonante in un qualche indefinibile passato. 
Credo che in questo aspetto si svincoli il piccolo sentiero magico che riguarda la scrittura e tutta la letteratura, che la rende assolutamente irresistibile, se accostata e avvicinata in un certo modo, con altre orecchie e sviluppando altre forme di ascolto.
Così come lo stesso Faggi, ne "L'orecchio interiore":

"Chi me li porta i versi? Chi li versa
nel mio orecchio interiore?
Eros li porta, e Polepos, Mnemosine.

La tua voce li sillaba, attraversa
dormiveglia ed ipnosi".

Fino a spianate più intime e particolari, una che ho trovato grandissima, da "Leggendo l'oscuro":

"...Belle, di fronte al dio,
sono tutte le cose. Ma nel mio
desiderio, tu sola".

Intensa, limpida, pulita!

l.s.

martedì 14 settembre 2010

Distici e inversioni in Miller: The Time of the Assassins

"Ah! je n'aurai plus d'envie:
Il est chargé de ma vie.

Salut à lui chaque fois
Que chante le coq gaulois.
Trad: (Debendetti)


Ah! Non avrò più desideri:
Egli si è incaricato della mia vita.

Salute a lui ogni volta
Che canta il gallo gallico.

È questa la sequenza dei distici della poesia di Rimbaud Ô saisons, ô châteaux! (secondo la versione de i Meridiani sarebbe accorpato a Mémoire), dove Henry Miller, nel suo meraviglioso saggio The Time of the Assassins, inverte mirabilmente la sua citazione, forse in stile con il suo occhio magico e onestamente anarchico, rispetto alla prima versione che invece partiva con:

"Ô vive lui, chaque fois
Que chante son coq gaulois.

Mais! je n'aurai plus d'envie,
Il est chargé de ma vie."

Trad: (da I meridiani)


Oh  sempre viva, quando
Canta il suo gallo celtico

Mah! Non avrò più desideri,
S'incarica della mia vita.

Non lo vedo un puro caso, e forse neanche la nota di Giacomo Debendetti, che ha curato la traduzione del bellissimo e accattivante  saggio, e ci ha tenuto a evidenziare il piccolo dettaglio. Io credo che in questa inversione, si possa anche evincere il tipo di approccio che lo scrittore ha instaurato e sviluppato sull'opera di Rimbaud, non utilizzandola come semplice reperto autoptico o comunque come materiale da analizzare secondo alcuni canoni precisi, da spulciare con l'ortodossia di chi deve esplorare certo autorevole passato, ma, al contrario, come un flusso unico, vivo e sferzante,  nello stesso impeto di ineusaribile fervore di razza, che continua e si rapprende nella sua stessa  scrittura.  
Miller si attraversa della poesia di Rimbaud e ci concede insieme il suono, l'incisione dolorosa e liberatoria di questo attraversamento, come in una rapida rifrazione, un flutter atriale, ma ancora sensibilmente profonda, sulla sua arte e sul senso dell'arte moderna nel senso più ampio del termine.
"Il faut être absolument moderne", che ritorna come un'eco, durante tutto il suo percorso, mi sembra da rilevare come uno dei mattoni del suo impianto.
Mi piace intravedere ancora, soprattutto dopo aver riaffrontato il saggio per una seconda volta, un'autentica "Participation mystique", tra l'autore MIller e l'oggetto imperscutabile della sua indagine, che più che un'investigazione appare alla fine come una sorta di comunione intuitiva e moderna de Une Saison en enfer.
Imperdibile!

l.s.

lunedì 13 settembre 2010

Ciò che sono e ciò che scrivo

"La mia vita, in un certo senso, è stata la quintessenza di ciò che ho scritto e non viceversa. Ciò che sono e ciò che scrivo sono una cosa sola".
Carl Gustav Jung

domenica 5 settembre 2010



Scadenza: 
Il NeroPremio è un concorso “a numero chiuso” con cadenza trimestrale. Ci sono quattro edizioni del concorso all’anno e fino a un massimo di 35 iscritti per edizione. Le iscrizioni delle quattro edizioni si chiudono il 31 marzo, 30 giugno, 30 settembre e 31 dicembre di ogni anno e comunque al raggiungimento di 35 iscritti per edizione. 

Sezioni:
Il concorso ha un’unica sezione dedicata a racconti horror, fantastici o gialli, purché mai apparsi su pubblicazioni cartacee e mai premiati in altri concorsi. La lunghezza delle opere non dovrà essere inferiore ai 10.000 caratteri (spazi inclusi) né superare i 30.000 caratteri (spazi inclusi). 
Ogni autore/autrice può partecipare con un unico racconto per edizione. Racconti che non soddisfano le condizioni di cui sopra saranno scartati senza darne segnalazione agli autori. Racconti con numerosi errori di battitura e refusi saranno chiaramente penalizzati in fase di valutazione.
Attenzione: una volta inviato il racconto non sarà possibile sostituirlo successivamente con una versione differente dello stesso o con altra opera. 

Modalità di presentazione dei racconti:
I racconti dovranno essere inviati per posta elettronica, all’indirizzo neropremio@latelanera.com, sotto forma di allegato. Il formato del documento dovrà essere tassativamente di tipo .rtf o .doc. Ogni racconto dovrà pervenire anonimo: i dati completi dell’autore/autrice (nome, cognome, recapito postale, recapito email, eventuale recapito telefonico) dovranno essere inseriti nel testo dell’email. Si accettano pseudonimi o nomi d’arte, ma ogni autore/autrice dovrà comunque comunicare i suoi dati anagrafici completi.
Il soggetto dell’email dovrà essere “racconto per concorso NeroPremio” e nel suo corpo dovrà tassativamente comparire la dicitura "Autorizzo il trattamento dei miei dati personali in base art. 13 del D. Lgs. 196/2003".

Costo di iscrizione:
L’iscrizione al concorso è completamente gratuita.

Giuria:
L’operato della giuria è insindacabile. 
La composizione completa della giuria verrà resa nota in sede di premiazione.
Presidente della giuria: Stefano Valbonesi. Vicepresidente della giuria: Alessio Valsecchi.

Modalità di diffusione dell’esito del concorso:
Ai fini della premiazione, in modo individuale, tramite la newsletter del sito LaTelaNera.com a cui tutti i partecipanti sono invitati a iscriversi.
Per farlo basta inviare un’email all’indirizzo LaTelaNera-subscribe@yahoogroups.com e seguire poi le istruzioni dell’email che verrà inviata per verifica.

Obblighi dell'autore:
Partecipando al concorso, l'autore dichiara implicitamente di accettare ogni norma citata nel presente bando. In particolare, dichiara implicitamente che l'opera è originale e frutto del proprio ingegno. In un eventuale caso di plagio, l'autore sarà l'unico responsabile di ogni violazione del diritto d'autore (punita con sanzioni civili e penali secondo gli artt.156 e ss., e artt.171 e ss. L.633/1941), liberando La Tela Nera da ogni tipo di coinvolgimento ipotizzabile negli atti perseguibili secondo i termini di legge.

Premi:
La premiazione avverrà entro dieci settimane dalla chiusura delle iscrizioni. Non vi sarà cerimonia pubblica di premiazione. Ai primi classificati saranno donati romanzi e raccolte edite da Edizioni XII. I migliori racconti, previa autorizzazione dei rispettivi autori, verranno poi pubblicati in un e-book gratuito che sarà distribuito sulle pagine del sito partner www.eBookGratis.net.
L’organizzazione non avrà obbligo di remunerazione degli autori per questa pubblicazione, ma solo l'obbligo di indicare chiaramente nell’ebook il nome dell'autore di ognuno dei racconti pubblicati; la proprietà letteraria dell’opera rimane sempre e comunque dell'autore.

sabato 4 settembre 2010

Ritratto d'autore

"Ho questa febbre che  non si manifesta.
Voglio la nonna che mi mette le scarpe
verso le sei e mi stringeva i lacci,
così forte, così stretti."
Patrizia Cavalli. Per garanzia animale da "Sempre aperto teatro".