sabato 20 febbraio 2016

Riscontri





Sul valore di quello che si scrive. Così David Grossmann, in un passaggio di un suo romanzo, mi riporta a questa certa difficoltà di un riscontro definitivo, di un'oggettività. O forse vi è una zona interna e molto profonda, dove questo valore in qualche modo ti punisce e si pronuncia, per dimostrare di essere qualcosa di altro da un semplice "scarabocchio"? Semmai con battiti, con colpi e strani rintuoni?


"E mostri a qualcuno quello che scrivi? Ecco, era proprio questa l'intonazione che cercava: secca, colma di disprezzo gelido e distaccato, perché Avram capisse esattamente cosa pensava di lui. Razza di fanfarone. No, mormorò Avram spaventato, ma che dici? A nessuno. Allora come fai a sapere se quello che scrivi vale qualcosa? Magari non vale niente. Devi mostrarlo a qualcuno, continuò Orah con foga, qualcuno che ti possa dire se è roba buona o se è soltanto uno scarabocchio. Non so davvero se è roba buona, sospirò Avram, però me lo sento, una cosa del genere la senti, la senti qui! disse battendosi all'improvviso un pugno sul petto con violenza, due o tre volte, come se volesse punirsi per qualcosa...[...]".

David Grossman, da "A un cerbiatto somiglia il mio amore".


























giovedì 18 febbraio 2016

"La città vuota". Altri squarci di set


Luisa Alessia Mulè Cascio, Alessandro Fiordelmondo e Fabio Pasquini


Fabio Pasquini, Giada Tosto, Stefano Petti,
Alessandro Fiordelmondo e Fabrizio Fiore

Fabio Pasquini, Stefano Petti, Fabrizio Fiore,
Alessandro Fiordelmondo e Giada Tosto



Fabio Pasquini, Maria Chiara Tofone e Alessandro Fiordelmondo


Fabio Pasquini











"La città vuota". Quarto giorno di shooting.



Giada Tosto, Thomas Battista e Alessandro Fiordelmondo
Thomas Battista e Maria Chiara Tofone
Thomas Battista, Maria Chiara Tofone e Francesco Scaramella

Francesco Scaramella e Maria Chiara Tofone














venerdì 12 febbraio 2016

L'esistenza, noti bene:




"Se non avessimo la capacità di distrarci
egregio signore
dovremmo ammettere
che non esistiamo assolutamente più
l'esistenza noti bene
è sempre distrazione dall'esistenza
noi esistiamo
in quanto ci distraiamo dal nostro esistere".

Thomas Bernhard, da "L'ignorante e il folle". Teatro IV. Ubulibri























martedì 9 febbraio 2016

"La città vuota". La terza giornata di shooting



Alessandro Fiordelmondo



Alessandro Fiordelmondo

Fabio Pasquini
Alessandro Fiordelmondo
Maria Chiara Tofone e Fabio Pasquini

Il drone di William


















lunedì 8 febbraio 2016

Mezzanotte


Muto, 
il tempo della notte
stordisce la quercia
e fissa contro il buio
il dolore di un incanto;
la questura di un ricordo,
nella tua ombra di santità.
























lunedì 1 febbraio 2016

"Le violette di febbraio", di Alfonso Gatto



Le violette di febbraio

D'un biancore di luce fatta neve
– la neve di febbraio – le violette
svegliano al verde la finestra lieve
che disegna sul poggio le casette

ad una ad una azzurre bianche rosa,
tintinnanti vetrine se alla soglia
batte i piedi un ragazzo, la vogliosa
testa arruffata al vento che l'imbroglia.

Si scopre dal suo ridere nei denti
l'acerba primavera che si scuote
e decide i colori: passa, senti
la prima bicicletta dalle ruote

fruscianti sul ventaglio della neve.

Alfonso Gatto, da "Rime di viaggio per la terra dipinta".