venerdì 28 novembre 2008

Insomnia di Stephen King


Vecchio romanzo di King che ho letto con interesse, rilevando diversi aspetti nella sua costruzione e nello stile piuttosto interessanti.
Stavolta vi è un attenzione particolare alla terza età, ai disturbi del sonno, al distacco violento della malattia, alle spinose tematiche dell'aborto e dei movimenti paralleli americani, allargando poi il raggio d'azione nella sua efficacia e tecnica narrativa, nella stretta di dinamiche cariche di un'umanità toccante e particolare, a tratti impalpabile, che si distende durante la lettura in una risonanza, come un po' tutti i suoi ambienti serali, nelle distanze appena illuminate sui personaggi, i dialoghi serrati, i tempi delle sequenze a volte sognanti, immaginifiche che si fanno corpo solido, all'improvviso. Il tutto sempre nella stretta infallibile delle sue sacche di di angoscia e di suspense.
Un buon King, che forse ha utilizzato in questa sua solida costruzione, una metodologia diversa di lavoro, come ha accennnato lui stesso nel suo libro On writing ma della quale sembra non essere rimasto proprio entusiasta.
Interessante la lunghezza e lo stacco tra i capitoli, che a volte si accorciano scivolando poi l'uno nell'altro, come affluenti di un grande fiume di fiaba e di tensioni taglienti e misteriose come sempre.
l.s.

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