sabato 15 gennaio 2011

Il Negro del Narciso. Terminologia secondo capitolo

Non riesco a staccarmi da questo romanzo, concluso e assaporato di recente. Ho bisogno di un pretesto per sentirmi ancora vicino quelle notti stellate dopo le tempeste, che ho incontrato di rado così profonde e naturali. Una come quella che segue:

Una distesa di stelle si riversò nella notte chiara a popolare l'immensità del firmamento. Scintillavano sui flutti con la loro vivida luce, circondavano da ogni parte la nave in movimento, con la forza scrutatrice degli occhi di una folla intenta e inscrutabili nello stesso tempo quanto l'animo umano". 

Colgo il pretesto per continuare anche con il secondo capitolo, il piccolo blocco di appunti su certa terminologia particolarmente ostica, che mi fisso per praticità e per gusto ludico della ricerca. Questo è il link dello stesso lavoro fatto con il primo capitolo. Mi auguro che questi piccoli elenchi siano di stimolo per chi non conosca questo romanzo di Conrad e sia tentato di approfondirlo, dopo aver dato una scorsa a questi significati svelati prima di calarvisi dentro.






Ecco i termini più insidiosi e meno comuni. Procedo:

Scotta. La scotta è una sorta di cavo situato nella parte inferiore di una vela, e utilizzato per manovre finalizzate alla distensione della stessa al vento.

Formaggetta. La formaggetta corrisponde al punto più estremo dell'albero di una nave dalla forma di un pomo schiacciato.

Coffa.  La coffa è una piattaforma sopraelevata inserita negli alberi dei velieri. La sua destinazione è di accogliere personale di bordo, strumenti di segnalazione, in certi casi anche armi.

Bozzello. Carrucola a una o più pulegge.

Cambusa. Deposito di viveri situato sulle navi.

Albero di trinchetto. Il primo albero dal lato della prora.

Treviere.  Il manovratore della vela inferiore dell'albero di trinchetto in un veliero a vele quadre.

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