Novembre 1937. Quando Pavese separa questo pensiero e lo dispone in coda di pagina e di mese, staccandolo fisicamente dai suoi grassi paragrafi argillosi: e io di colpo mi fermo. Non credo di aver mai letto, in uno spazio così angusto, come dal filo di fumo di una candela, tanto dolore e tanta immediatezza di profondità:
Pensiero d'amore: ti voglio tanto bene che desidero esser nato tuo fratello, o averti messo al mondo io stesso.
Cesare Pavese. Il mestiere di vivere.
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