Il XVIII secolo si chiude o forse comincia a chiudersi o a curvarsi appena, con una grossa esplosione dinamitarda, e frizioni di spasmi liberali e rivoluzionari: l'arcata degli otto anni della Guerra d'Indipendenza Americana comincia nel 1775, dove la stessa Francia comparirà tra i gruppi europei che daranno aiuto ai ribelli contro gli inglesi. (Incubazione lenta o magnetica dei prossimi trascorsi?) Quella stessa Francia che nel 1789 sarà immersa nel primo grande Teatro decennio della Prima Rivoluzione Francese, nello stesso anno in cui il Congresso degli Stati Uniti promulgherà dodici emendamenti alla Costituzione mentre un medico francese, di nome Joseph-Ignace Guillotin – tragica ironia della sorte – metterà a punto e renderà una matrigna e infermiera perfetta la nuova ghigliottina, e Mozart intanto viaggia incantato verso Praga, Berlino e altre città della Germania, due anni prima della sua morte misteriosa. Credo che vi siano fasi magnetiche e spiraliche nella storia moderna, che segnano dei punti di confine tra varie pulsioni. Una schiusa in una chiusa. Dei solchi di fumo azzurrato e di fuoco. L'agonia enigmatica e classica di un secolo o la nausea di un grosso drago incipriato a più teste?
martedì 17 maggio 2011
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