martedì 25 dicembre 2012

Augurio di Natale con imprecazione

Davvero strani certi comportamenti.
Stamattina ero al semaforo, da pedone. Fermo. Di fronte a me, dall'altro marciapiede, una coppia, credo marito e moglie: lui abbastanza alto, il volto ampio, dall'espressione pacata di un gigante convalescente. Sua moglie piccolina, una bomboniera di Murano, dietro gli occhiali uno sguardo pacato senza orizzonti. Non c'era più nessuno oltre noi pedoni.
A un certo punto, tra le tante macchine che girano a sinistra, ve n'è una in cui l'uomo della coppia riconosce qualcuno, immagino amici, non credo parenti. All'interno di quell'auto vi sono due individui, piuttosto giovani, piuttosto interessati al saluto natalizio del gigante convalescente, il quale esprime il suo augurio natalizio con una serie di gesti, di imprecazioni, di epiteti, di smorfie, di derisioni, che io non mi sono sognato di fare nemmeno al mio peggior nemico in nessuna circostanza della mia vita - nemico che tra l'altro non credo di avere mai avuto.
Una serie di gestacci equivoci col braccio, poi qualche valanga di termini pesanti, e quelli che sorridevano a tanta generosità, intorpiditi dalla curva appena impegnata, e quando poi erano già lontani, e l'uomo, che finalmente aveva rischiarato il suo viso buio, che prima del passaggio di quell'auto pareva mummificato, continuava adesso con sua moglie le imprecazioni pesanti verso i due della macchina, ancora più felici ed espressive: mi pare di aver colto qualcosa tipo: chillu piezz' 'e (m)merda, che aveva la valenza, almeno in quel contesto di: auguri, auguri di un Natale di pace e di serenità, mi raccomando, anche alla sua signora, e intanto la moglie sorrideva quando quello continuava, senza freni, mi pare di aver colto anche un epiteto tipo: chill'ato è ancora cchiù strunz, o meglio: è sempe stato 'nu dio 'e strunz!
Non credevo ai miei occhi, eppure sembravano così felici tutti e due, il gigante e la sua bambolina di Murano, di sfumarmi oltre e di continuare, una volta che mi ero girato, dopo aver attraversato, sentendoli felici di tanto commentare cavernoso e di quanto i due  insultati, che non avranno colto tutta la fase anteriore all'augurio, quella confidenziale, hanno riempito di vita e di gioia una piccola parte di quel loro Natale e di sempre maggiore stupore la mia insaziabile attenzione.
Mistero:

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