mercoledì 1 maggio 2013

Essere al buio di sé


Essere al buio di sé è l'unico muro luminoso dove arrampicarsi ancora.
Anche il graffio azzurro sulle ginocchia ha il profumo del gesso e della ginnastica a mezzanotte.
Arrivare nello svincolo più arioso, dove le strade diramano, il paese sta morendo delle sue stesse luci, e non sai più dove sei. Uno stradone di polvere, c'è un uomo curvo a capotavola che mangia e sua figlia che lo guarda, morta di sonno; una stazione dei treni appena deserta dove qualcuno fischia un pezzo vecchio della Pausini.
Dire fa dolore, come il masticare ghiaccio. Attraversare una stanza, poi un'altra, i lumi sono velati da piccole tendine ricamate, una voce  che trema in inglese mi suggerisce, quando ancora non so dove andare e dove restare. Non so dove muovermi e dove fermarmi.  Stamattina ho finito un romanzo. 
C'è sempre qualcuno che mi guarda, i fari di posizione che galleggiano nel giallo della notte, una mano alzata che mi dice di me e che mi strozza, senza parole.
Ieri in metro, due ragazze parlavano della possibilità di poter partecipare insieme a uno spettacolo teatrale. Entrambe molto espressive. La più magrolina diceva all'altra, più in carne:
"Davvero? State preparando uno spettacolo?
E l'altra: "Perché non vieni?".
"Ma io non so recitare".
"Ah, se è per questo nemmeno io. Comunque si impara. Loro ti dicono come si fa e tu piano piano cominci a capire".
"Mi piacerebbe molto, davvero"...
Poi era arrivata la mia fermata, e le ho lasciate continuare immaginando che cosa sarà mai di quello spettacolo. Chi mi dice che non potrà essere uno spettacolo incantevole, inconsapevolmente bello e toccante, emozionante?
E io che cosa so fare davvero? Avrò mai la spontaneità di dire a chi me lo chiede: Ma io non so scrivere! E rimanere con quella freschezza di non saperlo mai? È così importante per la mia vita dire agli altri quello che so fare o che non so fare? E il mio spettacolo? È già cominciato, mi diranno come si fa e io piano piano comincerò a capire? O non ci sarà mai?
La mia fermata è questa: scendo.

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