domenica 17 aprile 2011

Da Ricordo, di Hölderlin


Un regalo di compleanno. Un piccolo buono in danaro dell'anno scorso, dedicato alle liriche di Hölderlin, e alla bellissima edizione de gli Adelphi, completa e commentata da Enzo Mandruzzato. Il linguaggio ancora mi spiazza anche se costantemente irradiato dal suo diamante seduttore: col testo originale a fronte ho cercato di intravedere il tipo di suono. Adesso scorgo, saltando la parte centrale, Andenken, che sarebbe Ricordo, che mi sembra davvero esemplificativo, come estratto, per il tipo di respiro stilistico e di canto da condividere:

È il vento di nord est.
Il più amato dei venti
per me, perché ai marinai promette
la rotta giusta e l'anima ardente.
Va' e saluta
la bella Garonna
e i giardini di Bordeaux
là dove il sentiero
s'accosta alla riva aspra
e il ruscello cade profondo
nel grande fiume
ma sopra
è in vedetta la nobile coppia
delle querce e i pioppi d'argento –

io mi ricordo.[...]

Friedrich Hölderlin (1770-1843)

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