giovedì 9 dicembre 2010

Quasi mai il cielo è azzurro.

Non ho tecnica di disegno. Non ci ho mai capito molto, perché non ho mai disegnato. Non ci badavo. O forse badavo ad altre cose. Eppure tutti i pomeriggi passati con mio nipote a disegnare, vengono fuori dei disegni a colori che hanno un loro senso, o forse un senso che noi due sentiamo e abitiamo. Una loro logica espressiva. Inventati sul momento, a quattro mani. Di solito decido io il telaio e lui i colori, o suggerisce lui il telaio e insieme le zone da colorare, con quali tonalità, quanto calore o quanto ghiaccio nel bianco. Molto celeste e arancione e rosso e blu notte indiano. Abbinati e assortiti sul paesino minuscolo inventato su tre montagne disuguali. Una montagna liscia e tutta rosa, una tutta arancione e l'altra tutta azzurra. E un albero di Natale tutto verde, ma spaccato al centro da una massa di arancione portoghese. Quasi mai il cielo è azzurro. Azzurri sono i tronchi degli alberi, i tetti delle case, le montagne. Poche volte disegno il mare. I prati o sono blu o sono violetti. Credo di aver passato del tempo utile. Il bambino osserva le combinazioni e poi lascia il suo giudizio. Sempre molto attento, scrupoloso. Prima che io me ne andassi, mi ha fatto vedere che lo ha firmato con i nostri due nomi vicini, l'ultimo disegno. Anche se non ho tecnica di disegno e non credo di saper disegnare, è accaduto qualcosa. Qualcosa che ha meritato le nostre firme. Stasera, tornando a casa e lavorando a un testo teatrale, ho cercato di adottare lo stesso sistema che ho utilizzato per le montagne, per  i  prati,  per gli alberi e per le casupole del piccolo paese senza cielo.
l.s.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bello il post e significativo!
Una giornata passata con un nipote piccolo è uno dei doni più grandi che un adulto, uno zio può ricevere...
Ho lo stesso stato d'animo quando torno da un pomeriggio a parlare, a colorare, a scrivere con mia nipote. Avidamente mi trascrivo frasi dette... ho l'ansia di dimenticarmi anche una sola parola...
questi istanti ci regalano un mondo, un mondo da esplorare, un mondo incontaminato...
forse non esistono parole per descrivere questa magia. Grazie...
Stefania