giovedì 23 dicembre 2010

È molto tardi

È molto tardi. Suona una sirena. Potrei spegnere, ma qualcosa mi intrattiene. In questo qualcosa si cela l'istinto, l'impulso di definirmi, perdermi o destrutturarmi attraverso le mie parole. Vorrei dei momenti come questo, di silenzio colmo, anche se è stato interrotto, in cui riuscire a scorgere il segnale, l'invito ad accendere una parola, una frase, un periodo, un paragrafo, come  un'ultima candela in un black out. Che cosa mi fa continuare? Che cosa mi fa interrompere? Un contatto con la parte di me che esegue, e con la stessa parte di me che impartisce l'ordine o l'invito alla scoperta del viaggio. Sarebbe bello continuare un percorso tra questi ruoli non ancora ben definiti, di ascolto e di esecuzione, da un lato, e di invito e molestia, dall'altro. E al di là di entrambi, individuare un terzo suono, e la sua estensione nell'aria o sull'acqua. Adesso sento degli spari. Potrei semplicemente limitarmi a tradurre tutto quello che avviene e che la mia mente registra, di assolutamente reale e presente, e andare avanti così all'infinito. Quando non accade nulla, scrivere di quel nulla. Di quello che suona, che cela o che non suona. Quando accade qualcosa, descriverlo, con la massima nitidezza del suo nudo. Senza interferire. Quasi come se il tutto non mi riguardasse, o non avvenisse a me e attraverso di me. Sentire, a volte, non vuol dire necessariamente esserci, e parlare o gridare di quello che si è sentito. A volte il suono, nella sua naturale estensione, è più importante di chi lo sente e lo traduce. Vale e si completa da sé, senza intrepretarlo, sublimarlo, rettificarlo. Far risuonare troppo oltre il semplice suono accaduto, comporta la stenosi di una seconda barriera sonora, che si frappone alla prima, e crea un cluster troppo movimentato e increspato. Come l'acqua di un lago dopo un sasso. Ha una cattiva vibrazione, non risente del registro armonico della sua prima risonanza. È una tonalità avara, opaca. Se invece vado a dormire e lo lascio tuonare, forse quello stesso suono parlerà di me.
l.s.

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