sabato 4 dicembre 2010

Le migliori esperienze...

…le ho vissute quando mi sono accostato a una forma di scrittura sapendone il meno possibile e vivendone l’approfondimento quando ormai ero già partito da solo, nella penombra. Arrivando, attraverso l’esperienza e la mia personale risposta o reazione creativa, a quel particolare mistero, e a sentirne, più che a saperne di più.
Quella fase, quella del primo barcollamento e dell’esplorazione di una forma espressiva, è la più fertile in assoluto. Ha sempre il sapore del nuovo e del fresco, e mai dell’acerbo. Mi piacerebbe mantenermela dentro anche quando sono maggiormente ferrato su di una struttura formale. Una parte di azzardo è indispensabile per scoprire come si compone il piccolo filo della propria voce. Non pensando all’eventualità di quello che possa valere e di quanto possa funzionare, ma di quanto sia vicino alla mia vita, o a quello che penso che sia la mia vita in quel momento, convinto che le cose si imparano soprattutto sbagliandole, amandole e facendole.
l.s.

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