domenica 26 ottobre 2008

Serata calma di provincia

Un sabato di buona provincia, tiepido nel clima e nelle luci, non troppo forti né chiassose.
Ripercorro le strade pedonali di una contea normanna dalle strade larghe, tagliate dall'arco settecentesco fino al tornio della piazza.
Le chiese spalancate di secoli e vuote al flusso costante dei passanti, con i volti stanchi e mutanti nelle vetrine, i loro occhi impigliati.
Provo una pace strana nell'osservare senza mete e senza limiti tutto quello che mi avviene intorno. La chiave spesso è proprio nel sentirsi a proprio agio con quello che si percepisce di più misterioso, senza forzarsi a doverlo esprimere o coniugare.
Tornando passo per il cinema.
Scanso la folla e sbircio l'elenco lunghissimo di una varietà di cioccolate affisse nella veranda di un bar poco distante, tra i tavolini deserti.
Penso ai bistrot parigini e a quanto sarebbe simpatico scrivervi un giorno intero, senza fretta.
La serata avanza e il passeggio tende a dileguarsi.
Qualche negozio comincia a chiudere.
Ritorno indietro.
l.s.

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