mercoledì 16 gennaio 2013

Problematiche grammaticali: complemento predicativo del soggetto

Lo scrivere quando fluisce spesso utilizza senza sapere. Come a volte chi suona può emozionare senza sapere leggere la musica ma semplicemente cercando con l'orecchio quello che sente di dire. A volte l'orecchio è buio, il suonare a orecchio è anche indice di talento innato, anche senza studio esistono personcine che stendono anche un ottimo studente di conservatorio, non c'è che dire, in tutti i settori ci vogliono troppe cose insieme per trovare pace, una pace che per chi si esprime forse non arriverà mai o è negata dalla stessa pulsione espressiva.
Torniamo a noi, quanto meno al titolo.
Le regole del gioco se esistono non è un male masticarle, così come imparare a leggere la musica non danneggerà di certo l'orecchio di chi suona senza carta, ma può dargli nuove mappe, la forma visibile di un linguaggio, la grafologia della follia di ogni espressione sonora e assolutamente impermanente, che nella sua codifica pare trovare un attimo di stasi, la possibilità di fermare con uno scatto l'uccello sul ramo, prima che una presenza umana lo faccia svanire.
Che cos'è il complemento predicativo del soggetto? Come funziona questo dannato artificio nella sua costruzione più classica?
Molto semplice, secondo me.
Una questione di protesi, ecco perché:
esistono verbi che da soli non ce la fanno a ottenere una definizione di un senso compiuto. Non per qualche motivo particolare, ma perché è la loro natura. Se adesso scrivo: io divento, secondo voi ho completato il senso allo stesso modo che se scrivo: io passeggio, credo di no. Così anche se scrivo: io sembro, io ritengo, insomma si avverte la mancanza di qualcosa che completi lo sforzo del verbo. Quello che aggiungerò a quei verbi per cercare una definizione di senso, sarà un predicato, che nel nostro caso potrà essere sia un aggettivo che un nome. Partendo dal primo esempio potrò aggiungere a divento bravo, in cui quel bravo diventa predicato nominale e il verbo diventare prende la funzione della copula. Così anche nel caso del verbo sembrare: io sembro cretino, anche in questo caso cretino sarà predicato della copula sembrare.
Questi verbi con funzione copulativa sono quasi sempre usati al passivo e reggono quindi il complemento predicativo del soggetto, che sarebbe quel pezzo che mancava alla loro definizione sensata.
Tra questi avremo i verbi elettivi, o anche gli appellativi e gli effettivi.
Per quanto riguarda il complemento predicativo dell'oggetto (del complemento oggetto). questo avverrà quando questi verbi così simpatici e spesso celebrativi (è una battuta che riguarda alcuni scrittori, naturalmente) saranno impiegati in una forma attiva: quella donna lo ha reso geloso, per esempio, dove il pronome lo sarà il complemento oggetto e geloso il complemento predicativo.
Credo che dovrebbe funzionare più o meno così.
Nulla di terrificante.

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