sabato 5 gennaio 2013
Impromptu di Epifania (bozza o scheggia rugginosa)
Se poi tu non esisti,
forse dalle mie ombre celesti
ancora potresti amarmi
come vorresti,
appena di nascosto
e raccontami la siringa
di chi ti avrà mai inventato,
prima del delitto
di saperti di fumo.
Se un genitore morto,
l'insonnia di un nonno
ubriaco e già risorto,
un regolamento imposto
e sconsacrato,
la paura delle streghe,
nel comò dal verandato.
Dentro il tuo tempo
la mia vita smilza
al vago novilunio
della scopa in saggina,
nell'essere il gelo
senza un regalo
a tremarti bambina,
come l' upupa
negli ultimi orti,
nuvolandoti stanca e assorta,
oltre i tuoi pallidi occhiali,
a quell'oro di un' aria distante
gli innamoramenti e la morte.
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