venerdì 11 febbraio 2011

Il fratello maggiore

Venerdì 11 febbraio. Anniversario di morte di mio padre, Michelangelo Salerno, poeta e critico letterario.
Lo ricordo con una sua poesia, che scava nell'intimità dei nostri lontani antenati e del nostro comune passato, contravvenendo forse al suo stile, ma con l'arbitrio tollerabile di un piccolo e rinnovabile atto di amore.
La poesia è tratta dalla raccolta Gabbia di ansie. Edizioni Forum/ Quinta Generazione 1977 Forlì. Collana di poesia diretta da Giampaolo Piccari

Il fratello maggiore

Gli anni di scuola sono segnati
dal volto pallido del fratello maggiore
la divisa del collegio i bottoni dorati
i corti stivaletti le lunghe camerate.
Dietro la porta in fondo
perennemente in agguato
un fantasma con ali ed artigli
antico signore del castello
adunco testardo restio a lasciarsi sfrattare.
E questo fratello maggiore
nonostante l'estrema debolezza
che dall'ombelico gli saliva
al pomo d'Adamo
era comunque segno di coraggio
mano stretta nel buio
e per certe note femminee
degli occhi del profilo
figura materna.

Il pallore segno premonitore
di morte prematura?
Il fratello maggiore morì ragazzo
la spina dorsale spezzata
per una caduta
si consumò di piaghe nel letto
su alla villa.

La sera della sua morte
le stelle brillavano alte.
Nella campagna
le ombre il silenzio.

Michelangelo Salerno


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