giovedì 18 marzo 2010

Non lo saprò mai.

Mi accorgevo giusto ieri mattina di come una svolta di percorso lungo una strada lasci nell'anonimo la possibilità del tratto alternativo e non arrivare mai a sapere davvero che cosa sarebbe avvenuto a un cambio di marciapiede, di verso, di traversa. Che cosa ne sarebbe stato, per esempio, dei miei pensieri di adesso incontrando altri volti, quelli che scendevano da via Scarlatti e non da Luca Giordano, delle mie parole di stasera, della mia volontà, del mio sonno, delle mie luci, dei miei baci, della mia voce, delle mie paure, del mio tempo? Sarebbe rimasto tutto così uguale e inalterato, anche per un solo viso diverso, forse più smarrito di me e incrociato nel sonno o nella sua fretta, rispetto a quelli che ho realmente vissuto, attraversato e dimenticato?
Non lo saprò mai.
l.s.

3 commenti:

Rosanna Palmieri ha detto...

Saprai però di altro e di altrove e non mi pare poco, decisamente.

Bello il blog, belli i tuoi soffi soffiati, passo di tanto in tanto a sbirciare.

Ciao
R.P.

luigi ha detto...

Bello il tuo commento, bella la tua visita, bello l'altro e l'altrove che non ti pare poco.
Ciao,
Luigi

sm ha detto...

Son momenti che tracciano la vita, sono vicoli che prendi, e che vedrai cosa c'è. è una festa a cui andai controvoglia a sedici anni e ho conosciuto l'amore della mia vita che dorme ancora con me, è una galleria che prendi e all'uscita il sole ti acceca e in un soffio di cuore ti fa sparire per sempre a 24 anni. E' quel "se", quel se che quando ne parlavo da piccola mi sentivo sempre dire: se la mi nonna c'aveva le rote era un carretto!
Un abbraccio. Sandra