venerdì 3 aprile 2009

Un post notturno

Ore 00:34 A.M. A quest'ora sei dentro un ascolto impercettibile, che con la luce a volte ti sfugge. Cominci a pensare e forse la voglia di scrivere diventa più grande, più sofferta. Come un graffio.
Pensare a che cosa? A cosa mettere in un post, o a quanto valore abbiano le parole per la tua vita, forse. Pensare alla giornata di ieri, che sono stato nel centro storico della mia città e ho acquistato due libri, due libri che mi interessavano molto e di cui poi ne riparlerò, semmai a questa stessa ora, che un po' mi ispira. Il primo è un saggio su Marinetti. Marinetti futurista, una vecchia edizione di Guida, La spirale, con contributi vari, da Artioli, Bevilacqua, Lambiase, e ancora testi dispersi, saggi, documenti e tutte le possibili angolazioni critiche sull'autore, che come si ribadisce in quarta di copertina, non cessa ancora di meravigliare. E poi, un altro libro molto interessante, che mi ha subito attirato, nella sua uniforme compita, in quel suo verde intenso della copertina: Giorgio Bassani- Una scrittura della malinconia, di Anna Dolfi, docente di letteratura Italiana moderna e contemporanea all'Università di Firenze, che articola un impianto sottile e raffinato sulla poetica del Bassani, in tutti i suoi aspetti più reconditi e introspettivi, dalle forme del sentimento, la malattia del tempo ed il suo iter malinconico, il canto in morte, lutto e poesia per una scrittura di là del cuore, l'onticità del tempo. E con questo volume sfuma questo piccolo glimmer, che lancio prima di spegnere tutto, come per un gesto di grande rispetto per tutto ciò che di più bello possano ancora fare le parole, attraverso le riscoperte più varie, a volte casuali, dove ancora te ne innamori, al buio di questa strana ora...che non ti stanca mai, dove ho tolto la plastica ad uno dei due libri e sento ancora l'odore forte del magazzino nel naso della mia vita.
l.s.

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