venerdì 23 dicembre 2016

Ultimi minuti di un giorno


Negli ultimi minuti di un giorno, avverto sempre una sensazione vaga di smarrimento, ma nello stesso tempo di potere sul tempo; come se la scansione degli ultimi attimi, nell'intercapedine oscura fra due giorni, mi liberasse dal vincolo della consuetudine,  concedendomi una sorta di spazialità, una zona franca dove respirare un'aria di confine meno viziata, poco misurabile e quindi potenzialmente protetta dalla costante caducità dei restanti momenti, quelli più interni e intestini al giorno pieno che mi dura. Gli ultimi minuti di una lezione, quando ormai sai che non sarai più interrogato e anche lo sguardo del professore è stanco quanto quello della classe. Ed è solo in quella stanchezza comune che un po' ci si rincuora di eterno, a qualche istante dall'arrivo della campanella, quando le ragazze hanno già sciolto i capelli e sbottonato i grembiuli.












0 commenti: