lunedì 12 dicembre 2016

Da una pagina del Danubio


Aprendo lo splendido volume di Claudio Magris, "Danubio", da un'edizione comprata pochi giorni fa e creduta nuova, dopo averla liberata dalla plastica, scorgo sulla prima pagina bianca una dedica, scritta a penna: "
"Cercami tra le righe di questo libro. Ci sarò. Baci". Senza firma. Un corsivo femminile e lievemente obliquo, introdotto da una data piuttosto lontana, di circa undici anni fa del mese di agosto.
Se non fosse per quella dedica, il libro non lo avrei mai immaginato usato. Le pagine sono intatte, pare che non siano state nemmeno aperte del tutto, lo stesso si evince dalle condizioni del dorso, eppure potrei davvero essere in possesso di un regalo d'amore di un'estate lontana di cui qualcuno si è disfatto, primo o ultimo di una serie indefinita di regali e attenzioni dimenticati nel tempo, libro che semmai non sarà stato nemmeno aperto o è possibile che il destinatario che lo avrà ricevuto non sarà andato oltre quel breve messaggio, misterioso  lampeggio da una pagina bianca e non avrà mai cercato qualcosa di lei in nessuna parola, in nessuna persona e in nessun treno o altro luogo al mondo oltre l'istante dell'apertura, – semmai fatta in profonda solitudine, senza testimoni, così come è successo a me o alla stessa persona che avrà scritto quella dedica senza firmarla. Intanto mi fa effetto sapere che tra le parole di questo libro vi sia qualcosa di qualcuno da scorgere, oltre al mondo di un grande scrittore, al suo talento, al suo immaginario, come ai suoi paesaggi mitteleuropei solcati dal mistero e dalla forza di un fiume. Qualcosa che esiste e resiste in una sua costante filigrana, ma che forse non scorgerò mai, o chissà. Qualcuno che adesso potrebbe essere ovunque, lontano o anche vicinissimo o non esserci nemmeno più. Intanto questa traccia è rimasta e ha resistito al tempo attraverso il caso, per incontrare come ultimo destinatario me e nessun altro al di fuori di me. Un segno di speranza, forse, inatteso e lievemente amaro nella sua verità. Ecco, a volte, dove e quanto lontano possono portare le parole.















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