lunedì 28 maggio 2012

I lumi a sera: capitolo III


In questo Terzo dei primi capitoli proposti del romanzo, continua il racconto di Pietro, il guardiano notturno; le sue inquadrature da torcia ritornano sulla ragazza Sabina con diversi stacchi e primi dettagli sul suo mood. Anche il punto di vista narrativo continua a sdoppiarsi, così come è successo nei capitoli precedenti, tra forme discorsive dirette e indirette, frammenti di immagini alternate e rievocate tra chi racconta e tra chi ascolta il racconto. I link ai precedenti capitoli:
Capitolo I
Capitolo II
Buona lettura.
Capitolo III i Lumi a Sera

2 commenti:

Marco ha detto...

Scaricato anche questo, sono un po' indietro perché ho visto che sei già al quarto.
Però è una bella lettura, che ammalia, trascina via.
Ed è strano perché è uno stile distante da quello che cerco, però questa è la prova che la scrittura è un cammino personale, e l'efficacia non si raggiunge in un modo. Ciascuno ha il suo.
E continua a piacermi la storia.

luigi ha detto...

Ciao, Marco.
Non ti nascondo che questo stile è molto distante anche da quello che cerco io. Intanto mi hai dato un bello spunto: mi è successo che la situazione dei fatti si è imposta in queste corde, e ho preferito assecondare e lasciare che affiorasse senza forzarla oltre misura. Quello che amo leggere e che amerei scrivere, di solito è qualcosa che penso e che sogno, ma che quasi mai accade. Non sempre quello che amo mi rappresenta. Un proprio linguaggio dovrebbe essere il mosaico di cose anche non lette, non conosciute e quindi non amate, o forse amate senza saperlo. Riserverei l'amore alle persone e non alle parole. Leggo una cosa che mi prende e subito vorrei riscriverla. Ma forse non avrebbe senso, sarebbe una clonazione malinconica e farraginosa; è un po' come la malattia autobiografica dell'esordiente, che narra dei fatti suoi e ne fa filosofia universale e ci crede e si fa anche sotto dall'emozione. Intanto è importante cercare, in ogni modo e in ogni caso. "I lumi a sera" muta in continuazione, è un romanzo medusa. Già nel IV vi sono altri fattori, dei lunghi monologhi, un pdv poliedrico e oscillante.
Grazie sempre della fedele attenzione e delle tue belle parole.
luigi