sabato 21 febbraio 2009

Dal libro della sovversione non sospetta


Pochi attimi questa mattina, un po' come mia abitudine a concentrare i post in spazi sempre più ristretti ma mi auguro mai soffocanti. Pochi attimi di lettura che ho ripreso l'altro mattino e che ho sentito ancora veri, forse più vivi.
Sono otto parole di Edmond Jabès, tratte dal suo "Il libro della sovversione non sospetta", nelle quali sento di ritrovarmi e che forse approfondirò in qualche modo, non so dove né quando...
Parole che a parer mio scavalcano e trascendono tutto ciò che di superfluo e di contaminante può inabissarsi nell'intento di esprimersi attraverso la costruzione delle proprie parole, senza necessariamente inseguire o cercare altro:
"La scrittura è una scommessa con la solitudine".
E ancora altre nove parole, dall'Oltre tempo, sogno del libro:"Credi di sognare il libro. Sei sognato da lui".
Edmond Jabès.

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