martedì 23 ottobre 2012

Ingresso in casa d'altri


Un ingresso singolare, ma dalle grandi profondità nebbiose. Come tutta la scrittura di Silvio D'arzo. A detta di Montale, con questo racconto Casa d'altri D'arzo raggiunge la perfezione, infatti lo definisce "racconto perfetto". Considerato fatto d'aria, ma anche tra i più belli del Novecento.
Lo rincontro dopo diverso tempo. Rileggendo a notte fonda i brevi e ariosi capitoli che lo compongono. Mi nutro della sua intensità poetica, delle sue strane luci, delle sfumature, della profondità del borgo e dei muri freddi, dell'odore e delle ombre della campagna. Tutti questi elementi si rapprendono di altro, si fanno sempre più precisi e indefiniti per ogni nuova scorsa di valico. La particolarità di questa scrittura è proprio il rapporto con la materia. Gli odori e le luci hanno una loro fisicità ma anche un loro nucleo inscrutabile e selvatico, quanto le dimensioni più oscure dell'umano che vi si avvicendano. Leggere D'Arzo in uno stadio di abbandono, che lascia che le atmosfere arrivino e si ramifichino da sole, consente un ingresso in un territorio delicato e stregante. 
Vi lascio quindi solo l'inizio, per gustare appena il tepore di questo ingresso insolito, incisivo, asciutto:

"All'improvviso dal sentiero dei pascoli, ma ancora molto lontano, arrivò l'abbaiare di un cane.
Tutti alzammo la testa.
E poi di due o di tre cani. E poi il rumore dei campanacci di bronzo.
Chini attorno al saccone di foglie, al lume della candela, c'eravamo io, due o tre donne di casa, e più in là qualche vecchia del borgo. Mai assistito a una lezione di anatomia? Bene. La stessa cosa per noi in certo senso. Dentro il cerchio rossastro del moccolo, tutto quel che si poteva vedere erano le nostre sei facce, attaccate una all'altra come davanti a un presepio, e quel saccone di foglie nel mezzo, e un pezzo di muro annerito dal fumo e una trave annerita anche più. Tutto il resto era buio".




2 commenti:

rosaturca ha detto...

Le tue riflessioni mi hanno trainato fuori dalle secche del mio lavoro notturno. Una forza e una bellezza.
Grazie.

rosaturca

luigi ha detto...

Ti ringrazio. E pensare che ero in dubbio se programmare questo post per stamattina o lasciarlo in automatico per ieri. A questo punto ha avuto un senso anticiparlo.
a presto e buona giornata (senza secche, mi auguro)
l.s.