sabato 13 giugno 2009

Da "Il soccombente" di Bernhard


Ho finito di leggere il soccombente di Thomas Bernhard giusto stamattina. Parlarne in un post è un progetto impossibile. Posso soltanto dire di leggerlo, di imparare ad amarlo per le sue profonde e mirabili vedute sul mistero umano.
Questo libro mi è suonato diverso e un po' speciale, perché lo avevo da anni e solo tre giorni fa ho scelto di aprirlo. L'ho fatto senza un motivo, all'improvviso.

"Ciò che lo affascinava erano gli esseri umani nella loro infelicità, non lo attraevano le persone in sé, ma la loro infelicità, e l' infelicità la coglieva dovunque ci fossero delle persone, pensai, era avido di persone perché era avido di infelicità".
Thomas Bernhard

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