mercoledì 14 marzo 2012

A quello che mai sarà

Il dedicarsi molto a quello che mai sarà. Probabile che le mie energie, di amore o di possibile tiepido ingegno, andranno disperse. Che i miei minuti più laboriosi, sofferti e dedicati, saranno dissolti nel nulla, perché mai esistiti e quindi nemmeno davvero composti per uno stadio dissolutivo, quindi inesistenti. 
È possibile, e ci pensavo proprio oggi, che la maggior parte dei miei sforzi saranno vani. 
Tutto questo è molto probabile, immagino oltre l'ottanta per cento di quello che progetto, forse la parte migliore, dove fatica la mia dedizione e si sciolgono i miei slanci e si accorciano le mie giornate, il mio tempo, i miei amici, le mie uscite. Scrivo questo post, con leggerezza, eppure potrebbe rimbombare anche lui nel vuoto a dispetto del possibile inestimabile sacrificio affettuoso di quest'attimo.
Il dedicarsi continui, invece. Il dedicarsi ancora e con più fervore. A quello che mai sarà.

1 commenti:

giulia madonna ha detto...

Ogni giorno è una scommessa. Ogni giorno un nuovo progetto, ardito, impossibile, ma proprio per la sua grandezza ed enormità è bellissimo e amato. Bisogna sognare, osare e progettare senza mai fermarsi. Non importa la fatica, le rinuncie ma solo la volgia di fare. E poi quando si ha un'idea in mente niente e nulla può fermarci e neppure la fatica può ostacolare la nostra creazione. Non si sente il peso dell'impegno, ne le ore o le tante rinunce perchè in fondo non sono neppure rinuncie. La mente non ha mai avuto limiti nè mai ne avrà.
Giulia Madonna