sabato 3 marzo 2012

Pensieri di mezzanotte

La lettura come attività creativa. Instancabile, soprendente e balsamica. Pomata degli occhi e degli ultimi o dei primi pensieri di un giorno. Segreto delle piogge lunghe e dei grandi tuoni. Un lume acceso con la mia ombra dietro la tenda.
Quando leggo sono completo e sono contento. In equilibrio e con un respiro diverso. Non cerco di arrivare, di inseguire, di ricercare, ma sono raggiunto, inseguito e ricercato dalla parte migliore e più nascosta di me, che mi cerca e mi ama e mi crea. Che mi lecca e mi sprigiona.
Non ho altro che quello, in quel momento, e mi basta. So che mi basterà anche per la prossima volta, quando ritornerò al minuto magico dell'incontro, desiderato in diversi momenti della giornata, quando ne sono più lontano ma più vicino. Anche prima di quel minuto, lo sto già leggendo nella sua attesa di libertà, che anche senza parole nuove mi completa. Potrei ricominciare dall'inizio e ritrovare ancora qualcosa, e farlo ancora, per altre volte, e perdermi in nuovi luoghi o già visti, senza stancarmi. La lettura è tutto quello che non si vede oltre il segno delle parole, che mi sorpassa e mi sopravvive.
Qualcosa che mi disseta e che non si beve.
Leggere un libro diventa un momento di incontro molto intimo con le proprie possibilità ricettive ma anche con quelle espressive. Un'analisi del proprio udito verso l'esistenza. La notte rossa in un bosco.
Tra l'altro non si misura, non si calcola, ma si vive.
Credo che rimanga tra le cose più belle del mondo.

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