giovedì 18 febbraio 2010

L'orgasmo del dettaglio

Trovo fondamentale, nella costruzione di un qualsiasi personaggio delle proprie storie, che sia cruciale o solo di passaggio - anche quelli di passaggio sono cruciali nella costruzione dell'impianto e anche quelli cruciali dovrebbero potersi nascondere liberamente in un certo ruolo, anche se sfumato, ma di passaggio  -    l'attenzione scientifica ai particolari. Trovo che ogni scenario vada immaginato come luogo ideale di un delitto al contrario, dove qualsiasi elemento ritrovi il destino di un procedimento autoptico e ossessivo. Ma senza farlo mai notare: l'ossessione del dettaglio e la sua grande cura perversa nei contrasti della tessitura, dovrebbero tramare all'interno dell'ordito e non scorgersi mai troppo al di fuori. Non dovrebbero mai appesantire il flusso ritmico impostato e nemmeno mai farsi traino; forse dovrebbero esserci senza esistere troppo, senza troppo respiro. Il dettaglio dovrebbe essere un elemento clandestino e prezioso, da spostare e arroccare con la sagacia di un grande scacchista insonne. Di un dettaglio fisico dovrebbe prevalere appena l'odore o lo spettro, come dalla trasparenza incerta e indefinita di un abito da sera, la punta svogliata e risonante di un inguine.
l.s.

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