domenica 27 dicembre 2009

Scrivere sul sogno, al liceo Braucci, da Repubblica Scuola






Vi prego non svegliatemi, sono nel bel mezzo della fase Rem!


Sognare: il modo più facile di realizzare i propri sogni, il modo più semplice di esternare i propri sentimenti, una seconda vita, parallela alla nostra, dove tutto è possibile, dove la vita continua. Questo sì che è sognare e chi non vorrebbe fantasticare un po’ con la propria mente? Molti definiscono i sogni come cose banali, per soli bambini, ma è evidente che non sanno di cosa parlano. Il sogno non è solo quello che viviamo mentre dormiamo, il sogno è qualcosa di più. Il sogno è anche la propria ispirazione, la meta da raggiungere, ciò che si vuole diventare per realizzare se stessi ed è proprio questa l’affinità con il mondo reale e sono proprio i sogni che ci spingono ad andare avanti, perché sappiamo che ci aspetta qualcosa di migliore, qualcosa che noi desideriamo con tutte le nostre forze. Secondo Freud, fondatore della psicoanalisi, il motore dei sogni sono i desideri inconsci. Tali desideri durante la notte rafforzano i loro effetti e hanno dunque l'occasione di emergere sotto forma di immagine onirica. Dunque, quei ragazzi che hanno problemi sociali e vivono disagi giovanili non hanno forse diritto anch’essi a vivere felici e appagati se non nella vita reale almeno in quella onirica? Per loro sognare è davvero tutto perchè nei sogni riescono ad evadere dalla società che li circonda dove hanno difficoltà e vengono trasportati in un mondo dove loro sono i protagonisti, dove si sentono appagati, dove finalmente possono vivere una vita migliore. Potranno essere cavalieri che combattono per salvare la propria dama da un drago feroce, assumere l'identità di un mago che esercita i propri poteri, di una star hollywoodiana o, perché no, semplicemente di un ragazzino che corre libero in un prato sventolando l’aquilone e lasciandosi sfiorare dalla brezza del dolce vento primaverile. Un mio sogno più recente? Dunque vediamo.. Mi trovavo in un immenso oceano, circondato da tanti bellissimi animali:  le più svariate specie di pesci, delfini, foche e balene e non avevo paure né tantomeno annegavo. Gli animali mi osservavano, mi rispettavano, ero il loro Nettuno. Un gran bel sogno il mio, ero felice perché quello era il mio regno. Certo, se vivessi in un mondo come piace a me, là tutto sarebbe diverso: non esisterebbero più la violenza, le malattie, la fame,  ma soprattutto saremmo tutti uguali e avremmo tutti la libertà di pensiero….  Allora ragazzi, continuiamo a sognare, è l’unica cosa che ci resta in questo mondo a volte ingiusto. Scaraventiamoci in questo mondo fantastico, dirigiamoci tutti alla stazione “Kidzdream” e compriamo un biglietto “per sola andata e mai ritorno”…

Leone 93 III E

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve sono "Leone93" della III E. Volevo ringraziarla per aver scelto il mio tema poiché ne sono davvero onorato...grazie ancora per averlo reso pubblico, arrivederci.

luigi ha detto...

Sono io a essere onorato. Sei molto in gamba e meriti spazio.
Auguri.