mercoledì 27 febbraio 2013

Due citazioni a Bret Easton Ellis:

Ho organizzato a puntino due citazioni letterarie all'interno della sceneggiatura de "La città vuota", progetto cinematografico a cui sto lavorando come screenwriter.
Le due citazioni che ho inserito in silenzio all'interno della sceneggiatura, in prima stesura, sono legate al fantastico Bret Easton Ellis e al suo "Lunar Park".
La mia citazione doppia, si rifà alle due diverse copertine che Einaudi ha scelto per due edizioni italiane di "Lunar Park". Ciascuna delle due copertine farà parte di due scene distinte.
La prima è quella del viso buio nel cappuccio, figura inquietante che mi ha molto attratto. Tra l'altro l'ho vista e ammirata, anche se gestita in modo diverso, utilizzata dal bravissimo Marc Evans in "Trauma":



 Nella mia scena invece avrà un significato diverso. Sarà meno sfuggente e centrata su questa patina di buio che divora il viso, che trovo molto interessante:
Ecco la copertina:


L'altra citazione interessa un oggetto molto particolare: una sorta di pupazzo che verrà ritrovato abbandonato sul sediolino di un autobus deserto.
Ecco l'altra copertina di "Lunar Park":


Questo esperimento mi riconcilia con i miei amori letterari e tempestosi, come è stato il misterioso  e innovativo "Lunar Park", e non è un caso che l'osservazione tipica delle superfici intelligenti dell'autofction, non possa non conciliarsi con i lunghi deserti autunnali de "La città vuota".


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