venerdì 17 novembre 2017

Day Surgery


Day surgery: reparto di oculistica di una struttura pubblica. Alle pareti dei quadretti con una Napoli lontanissima, di inizio novecento. Un uomo in pigiama con le sue due figlie che li scorreva con attenzione e che cercava di riconoscere qualche riferimento flebile con il presente. Quando una delle due ragazze riconosce sicura piazza Nazionale: il suo viso, attraversato da uno scorcio di luce e anche l'altra e suo padre, eletti parte lesa e improvvisa di una storia ancora comune, e identificandosi in quel reperto sfumato e irriconoscibile, come nell'apertura di una scatola magica. Rimasero sorridenti e incantati, tutti e tre, davanti a quel quadretto in bianco e nero, come nello scorgervi l'ombra di un loro lineamento, una sorta di piccolo destino segreto, o forse solo una carezza in quel giorno di pioggia e di lunghissime attese. Lasciando il reparto con mia madre e con quegli occhi di quelle due ragazze accanto al pigiama da ragazzo del loro padre anziano ancora dentro, mi sono commosso.












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