sabato 3 novembre 2012

Il chiodo nella lampadina: una strana sinossi

Questo autunno si è presentato molto più ricco di scadenze, di imprevisti, di nuovi contatti, di sorprese, scritti recuperati, dimenticati, trasformati, rielaborati, insomma tutto molto bello ma anche molto faticoso.
I monologhi cluster, che compongono questo mio lavoro dal titolo Il chiodo nella lampadina, fanno parte di una delle operazioni più insolite di questo periodo di ricerca e di condivisione, che cercherò di tenere sempre aggiornato sul mio blog, nel suo sviluppo e nei suoi relativi (o tragici) esiti.
La mia strana sinossi (una tra quelle in prova) per questo lavoro, ancora a cantiere aperto.
Appena un accenno:

Di solito in qualsiasi affare di cuore o faccenda più o meno affettuosa, dalla trama più intima e sofferta alla più lieve, appare sempre costante una verità, che è quella dell'impossibilità di attuarla o di realizzarla, intendo la faccenda di cuore, e di risolverla in quel certo modo, in quel certo modo che si avverte il più vicino al proprio sentito possibile. Un qualsiasi affare o faccenda sentimentale, più o meno complessa, sarebbe spesso traumatizzata dal suo grado di impossibilità nel realizzarsi a confronto con un ideale, e per quella certa amara dissonanza con quel fattore più familiare e rassicurante idealizzato, che si immagina o si crede di conoscere e di controllare a tal punto da poter escludere al suo cospetto tutte le impossibili alternative.
Quando invece, molto spesso, sarà proprio quel fattore oscuro  di impossibilità, il cluster che sorprende e che spezza l'impianto dell'armonia, quell'unico spazio dove si cela il cuore più delicato e intenso  di un incontro, a volte la sua sola speranza. 
Il chiodo nella lampadina, è una rappresentazione dolorosa di questa particolare dicotomia nell'impossibilità e possibilità di un amarsi, analizzata nella vita di due persone, e divisa in circa 85 monologhi cluster.



0 commenti: