sabato 17 gennaio 2009

La libertà antisistematica-Discorsi di Saanen




I dieci discorsi di Krishnamurti, tenuti a Sannen (Svizzera), dal 7 al 28 luglio del 1968.
Il percorso di un'indagine profonda che non ha tempo e confini precisi, se non il suo alveo di preconcettualità nell'azione, nella percezione della realtà.
Acuni testi appena schiusi lasciano una scia, come di spuma sull'acqua d'inverno, o striscio di volatile in superficie. Una scia di ristoro ma anche di grandi rivoluzioni interne da continuare a collaudarsi in profonda e nutriente solitudine.
Cominciavo a leggere ogni discorso al mattino, ancora a letto.
Senza fretta lo prolungavo durante il giorno, come sorseggiato e rivissuto all'infinito nel tempo della giornata.
Durante le parole e il tono colloquiale dei discorsi, pareva scorgersi appena l'ombra del vento, la sua voce all'aperto, le immagini rapide e incantate di quelle giornate e della sera, e nei sentieri che ogni tanto si scorgevano. I suoi raffronti fugaci sulla realtà dei luoghi, dell'ignoto.
Un ignoto mai immaginato ma vissuto nel pieno di un'immersione spontanea, mai calcolata.
Non so se siano ancora reperibili in questa specifica edizione del 1970.
Bello quel disegno semplice e austero della copertina.
Forse voce di un'epoca di linee, di essenzialità.
"In tanto fragore di fedi tradizionali o avverinistiche; al di là dell'equivoco di pseudo-rivoluzioni, che esigono reale e immediata sottomissione mentale e morale nel nome di una libertà promessa e mai in nessun luogo realizzata, Krishnamurti conduce un'autentica indagine libertaria. aperta verso un mondo nuovo e finalmente umano".

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