sabato 28 ottobre 2017

Rileggendo Arminio




Qualche passo, per me bellissimo, dal suo "Zibaldone":

Ieri ho chiesto l'ora a uno che stava passeggiando con me. Il compagno di passeggio ha visto l'orologio e ha continuato il discorso che stava facendo senza dire l'ora.

Io appartengo solo al mio paese. Sono un dente dentro la bocca del cavallo, un mattone dentro un muro. Sono il vento che mi agita la testa, che rompe i minuti in cui cammino.

Se uno abita qui e se ci sta con gli occhi aperti, è costretto a sentirsi invaso da un dolore, oppure invade il luogo col suo dolore.

La paesologia ha due fili: uno di pietas e l'altro di necrofilia.

Franco Arminio. Estratti da "Vento forte tra Lacedonia e Candela. Esercizi di paesologia".




0 commenti: