venerdì 29 maggio 2015

"Notte di rondini". Anteprima progetto con sinossi





La mia ultima sceneggiatura originale, dal titolo "Notte di rondini", è stata scelta dall'associazione Terra dei piccoli Onlus, che si occupa di bambini, come uno dei prossimi progetti da promuovere e da produrre, attraverso la sensibilizzazione di altre realtà associative simili che la supportino nella ricerca dei finanziamenti adeguati per darle vita e futuro. 
Siamo alle primissime battute di avvio. Tutte le dinamiche creative con il loro sviluppo, saranno come sempre incubate nell'alveo del circuito Nocte film, circuito di progetti indipendenti ideato e curato da me e dal bravissimo filmmaker Fabrizio Fiore, al quale sono sempre grato per la fiducia, la stima e e l'affetto – assolutamente reciproci – da sempre profusi verso la mia persona, lungo questo percorso creativo molto, molto difficile e insidioso, quanto emozionante, che continuiamo a condividere sempre con la stessa crescente intensità e armonia, così come avviene con la splendida Maddy (Maddelisa Polizzi) e con Giacomo Ciavatta, altre due figure cruciali e straordinarie, che ci supportano in questo viaggio. Ringrazio anche Andrea Cippone, per la sensibilità e la sua capacità di ascolto che ha dimostrato da sempre e che con quest'ultimo lavoro ha confermato ancora una volta.
Qui la pagina di crowdfunding per sostenere il progetto: Notte di rondini
In anteprima segue la sinossi di "Notte di rondini", dalla quale può evincersi con chiarezza il legame che si è venuto a creare con il primo telaio di quest'opera, e un'associazione che si occupa con amore e grande impegno dei diritti dell'infanzia. 

Sinossi "Notte di rondini" 

Una serata estiva, nell'ora di cena. Scorgiamo una striscia di lungomare italiano, le luci tenui sulla passeggiata, le cabine colorate dello stabilimento. Qualche bicicletta tintinna in lontananza. Il suono di una musica da una finestra aperta, il vociare estinto di una colonia estiva. Poi, una ragazza esile, intravista di spalle, che cammina con i capelli raccolti in un nastro, un golfino bianco appena posato sulle spalle. Procede da sola, con fare trasognato, in un'ora dove i suoi coetanei sono a tavola, o a programmare i prossimi appuntamenti, scossi da un batticuore, da una risata, da uno spasmo improvviso. Il quadro sembra già completo. Le cose di quell'ora e in quella stagione hanno una loro forma, una loro completezza nella sola pronuncia di un passo, di un respiro consolatorio, che riafferra l'ultimo scampanellio delle biciclette prima che faccia buio... Questa ragazza in quel momento è in ascolto degli eventi delicati e invisibili di quell'ora, quando da una delle cabine di uno stabilimento balneare avverte qualcosa. Una sorta di suono, che forse è quasi una voce. La ragazza si avvicina, si ferma e ascolta la formazione di quella voce. È una voce femminile molto giovane che le spalanca dal nulla una verità atroce del suo passato: un abuso, ripetuto e perpetuato nel tempo, come un numero riuscito di magia, da un parente cardiopatico, che proprio quella sera è ospite sulla sua terrazzina insieme a una sua nuova fidanzata. "Notte di rondini" è fatto delle ombre e delle resistenze di quest'incontro tra sconosciute, che si impigliano e si confondono separate da una porta, in quell'orario dove pare non accadere nulla di vero e di importante. Dove qualche bicicletta tintinna in lontananza. E il suono di una musica continua da una finestra aperta, come quel vociare estinto di una colonia estiva.

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