giovedì 12 febbraio 2015

Se costruissi un fiume: anatomia e sviluppo intrinseco in un racconto.


Dalle Postille al Nome della Rosa, di Umberto Eco:

"Se costruissi un fiume, due rive e sulla riva sinistra ponessi un pescatore, e se a questo pescatore assegnassi un carattere iroso e la fedina penale poco pulita, ecco, potrei incominciare a scrivere, traducendo in parole quello che non può non avvenire. Che fa un pescatore? Pesca (ed ecco tutta una sequenza inevitabile di gesti). E poi cosa accade? O ci sono dei pesci che abboccano, o non ce ne sono. Se ci sono, il pescatore li pesca e poi va a casa tutto contento. Fine della storia. Se non ci sono, visto che è irascibile, forse si arrabbierà. Forse spezzerà la canna da pesca. Non è molto ma è già un bozzetto. Ma c'è un proverbio indiano che dice «siediti sulla riva del fiume, e aspetta, il cadavere del tuo nemico non tarderà a passare». E se lungo la corrente passasse un cadavere – visto che la possibilità è insita nell'area intertestuale del fiume?".

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