mercoledì 2 ottobre 2019

"Il vincolo cieco": pronta la copertina.


Ieri, alle quattro meno venti del mattino, accendo il computer e ricevo le tre cover che la casa editrice (Ferrari Editore), mi ha proposto per il romanzo Il vincolo cieco. Sarà stato per l'ora, per il fatto che mi trovassi sveglio, (davvero per puro caso, dal momento che temevo di non avere più la linea internet), ma la visione della copertina che ho scelto, senza troppi dubbi o tentennamenti, si è impressa di quella stessa sospensione, come del silenzio irreale di quel momento. A breve la condividerò sui miei canali di comunicazione. Si tratta di un'opera di Elisa Anfuso, pittrice di livello internazionale, estratta dalla sequenza da lei denominata Mademoiselle X.
Il passaggio della copertina era fondamentale. Nel caso del romanzo, la paragonerei alla presenza della musica in un film, anche in quel caso un gran bel vincolo. Quando non c'è ancora la musica in un film il film non è davvero completo; ha una parte ancora monca. La visione della copertina, che è stata curata nel suo assetto grafico da Francesca Londino, mi ha quindi rinnovato di questa serena compiutezza, come se la figura del quadro rappresentasse l'inizio più intimo del viaggio, e forse, come spero, una risonanza di quello che si sarà mai incontrato, o anche dimenticato, a viaggio finito. Una sorta di medium, che anticipa, persegue e permane nelle segrete della storia. Lo credo mentre lo spero, quindi; ma è così:

l.s.

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