(Lauda per un figlio morto nel sonno)
Dal buio della finestra:
Dal buio della finestra:
sarà la stanza dal soffitto rosso
dove a quell'ora vi tace, ancora desta,
ne guata i capelli corti, il curvo naso,
al mozzato di candela che ne resta,
l'orlo di luna al collo di camicia.
al mozzato di candela che ne resta,
l'orlo di luna al collo di camicia.
La donna ha dissolto lo sguardo
di latte e di anni nella canzone,
spalancato il fioco all'acciarino bardo*
del grande amare di gola mai sfinito:
alle giungle affossate dei baci
le mammelle di lana alla vestaglia,
traversate da un gatto lutto al nero
traversate da un gatto lutto al nero
che cospirava col muso verso l'aria
la spinalba di un suo lento fischio,
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