La nottata che muguglia
tra i draghi rimbombi
l' ultima soglia del mese,
all'abbaglio del gelo
per poterne svenire.
(A una ragazza,
in quella stessa sera,
qualcuno ha spezzato
il braccio sinistro
nel rombo di una chiavata;
si pensa, forse, perché:
vestiva troppo corto,
telefonava di nascosto.)
Adesso fisso le nevi
più alte dell'eremo
che mozzano le parole
degli occhi più aperti;
le bande dei platani
dalla villa del bisnonno Giovanni,
divorata dal tremendo degli anni.
L'ombra dei Camaldoli
svaporava pinne di fumi
da un abbaino di sereni.
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