mercoledì 12 dicembre 2012

I pensieri incendiati da un'idea

"A volte sedevo per ore alla macchina da scrivere senza mettere giù una riga. Incendiati da un'idea, spesso insignificante, i miei pensieri arrivavano troppo veloci perché riuscissi a trascriverli. Mi trascinavano via al galoppo, come un guerriero ferito, legato al carro".

Henry Miller Nexus 1960

2 commenti:

rosaturca ha detto...

Credo che il rischio più grande sia proprio quello di scrivere dietro la spinta del pensiero, di un'idea. Avere un'idea e cercare di esprimerla, giustificare lo scritto così. Significa, per me, non avercela fatta. Aver mentito sulla "voce", sull'emozione calda e viva che premeva di esistere.
Grazie dello spunto.
rosaturca

luigi ha detto...

Certo, come in una traversata.
Io avverto il barcollamento di più forze in contrasto, che in diversi casi contraddicono e mettono in discussione il punto fermo da cui ero partito, dirottando il mio primo intento, ma in diversi casi salvandolo nel naufragio stesso, e non dal naufragio.
Non avercela fatta spesso è proprio il farcela secondo un copione rigido e idealizzato, che non abbia subìto assedi da stormi di fantasmi. lungo la strada.
In gamba e a presto
l.s.