"A volte sedevo per ore alla macchina da scrivere senza mettere giù una riga. Incendiati da un'idea, spesso insignificante, i miei pensieri arrivavano troppo veloci perché riuscissi a trascriverli. Mi trascinavano via al galoppo, come un guerriero ferito, legato al carro".
Henry Miller Nexus 1960
2 commenti:
Credo che il rischio più grande sia proprio quello di scrivere dietro la spinta del pensiero, di un'idea. Avere un'idea e cercare di esprimerla, giustificare lo scritto così. Significa, per me, non avercela fatta. Aver mentito sulla "voce", sull'emozione calda e viva che premeva di esistere.
Grazie dello spunto.
rosaturca
Certo, come in una traversata.
Io avverto il barcollamento di più forze in contrasto, che in diversi casi contraddicono e mettono in discussione il punto fermo da cui ero partito, dirottando il mio primo intento, ma in diversi casi salvandolo nel naufragio stesso, e non dal naufragio.
Non avercela fatta spesso è proprio il farcela secondo un copione rigido e idealizzato, che non abbia subìto assedi da stormi di fantasmi. lungo la strada.
In gamba e a presto
l.s.
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