Il mio racconto"Fanny nostalgie"è stato inserito all'interno della sezione narrativa del volume :"Il Volo di Pegaso. Raccontare le malattie rare: parole e immagini", con il codice S1/24. Questa è la prima versione di un lavoro che proprio di recente avevo ripreso. Il progetto è del Centro Nazionale Malattie Rare dell'Isitituto Superiore di Sanità a cura di Domenica Taruscio, Stefania Razeto e Paola De Castro.
Tra l'altro "Fanny nostalgie" è anche dedicato a una classe del Liceo Braucci, della III E, alla loro sensibilità verso esperienze e confronti di qualsiasi diversità, e alla loro speranza di testimoniare un'idea nuova di approccio nelle relazioni della loro vita.
Un ringraziamento anche alla professoressa Daniela Fariello e alla scrittrice Sandra Mazzinghi, perché entrambe hanno amato la storia di Fanny, come me, o forse ancora di più. A Paola che l'ha letto quest'estate, forse tra le prime, e un po' per caso un po' per Francesca che ebbe l'idea di passarle il manoscritto mentre io non c'ero, e anche al bellissimo commento di Celeste, che Paola mi disse a voce di pomeriggio verso la fine delle nostre vacanze. Alla III E del Braucci e al commento sulla "tenerezza infinita" di Adele. A Francesca. A Fanny...
Segue la premessa al volume del Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci
"Sono particolarmente lieto di presentare il libro che raccoglie le opere partecipanti al secondo concorso nazionale "Il Volo di Pègaso", dedicato alle malattie rare.
Questo volume, attraverso la narrativa, la poesia e l'arte visiva, intende contribuire a far sentire la voce, anche attraverso la creatività, del cittadino con malattia rara come membro del corpo sociale. La malattia viene spesso rimossa e relegata ad ambiti solo "privati", la nostra società vive come se la malattia non esistesse, e, cosa ancor più grave, come se milioni di persone con malattia rara non esistessero. Per questo il concorso "Il Volo di Pègaso" è così importante: per far luce su questo universo che vive e reclama visibilità e diritti.
Il nostro Istituto è da anni impegnato nella ricerca scientifica sulle malattie rare, ma mi preme precisare che assicurare il diritto alla salute significa garantire spazi di espressione e visibilità a chi è colpito dalla malattia. L'impegno dell'Istituto Superiore di Sanità va in questa duplice direzione e questo concorso ne è una prova concreta.
Il mio personale ringraziamento va perciò a tutti coloro che hanno partecipato con le proprie opere al "Volo di Pègaso" e che hanno così contribuito a far conoscere cosa significa convivere con una malattia rara.
Inoltre, come Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, desidero ringraziare la dottoressa Domenica Taruscio, direttore del Centro Nazionale Malattie Rare, ideatrice de "Il Volo di Pegaso", e la dottoressa Paola De Castro, direttore del Settore Attività Editoriali, che hanno contribuito a rendere possibile la realizzazione di questo evento".
Enrico Garaci
Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità
Un ringraziamento anche alla professoressa Daniela Fariello e alla scrittrice Sandra Mazzinghi, perché entrambe hanno amato la storia di Fanny, come me, o forse ancora di più. A Paola che l'ha letto quest'estate, forse tra le prime, e un po' per caso un po' per Francesca che ebbe l'idea di passarle il manoscritto mentre io non c'ero, e anche al bellissimo commento di Celeste, che Paola mi disse a voce di pomeriggio verso la fine delle nostre vacanze. Alla III E del Braucci e al commento sulla "tenerezza infinita" di Adele. A Francesca. A Fanny...
Segue la premessa al volume del Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Enrico Garaci
"Sono particolarmente lieto di presentare il libro che raccoglie le opere partecipanti al secondo concorso nazionale "Il Volo di Pègaso", dedicato alle malattie rare.
Questo volume, attraverso la narrativa, la poesia e l'arte visiva, intende contribuire a far sentire la voce, anche attraverso la creatività, del cittadino con malattia rara come membro del corpo sociale. La malattia viene spesso rimossa e relegata ad ambiti solo "privati", la nostra società vive come se la malattia non esistesse, e, cosa ancor più grave, come se milioni di persone con malattia rara non esistessero. Per questo il concorso "Il Volo di Pègaso" è così importante: per far luce su questo universo che vive e reclama visibilità e diritti.
Il nostro Istituto è da anni impegnato nella ricerca scientifica sulle malattie rare, ma mi preme precisare che assicurare il diritto alla salute significa garantire spazi di espressione e visibilità a chi è colpito dalla malattia. L'impegno dell'Istituto Superiore di Sanità va in questa duplice direzione e questo concorso ne è una prova concreta.
Il mio personale ringraziamento va perciò a tutti coloro che hanno partecipato con le proprie opere al "Volo di Pègaso" e che hanno così contribuito a far conoscere cosa significa convivere con una malattia rara.
Inoltre, come Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, desidero ringraziare la dottoressa Domenica Taruscio, direttore del Centro Nazionale Malattie Rare, ideatrice de "Il Volo di Pegaso", e la dottoressa Paola De Castro, direttore del Settore Attività Editoriali, che hanno contribuito a rendere possibile la realizzazione di questo evento".
Enrico Garaci
Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità
l.s.
4 commenti:
Ero sicura che "Fanny" avrebbe avuto il suo giusto riconoscimento. Non credo di meritarmi alcun ringraziamento, anzi sono onorata di leggere racconti tanto delicati ed ispirati che arrivano dritti all'anima con la capacità di catturare il lettore e trascinarlo nella storia facendogli rivivere colori, suoni, emozioni...
Grazie a te per tutto ciò che sei in grado di trasmettere con la scrittura che vive della tua grande sensibilità.
Daniela Fariello
Grazie a te Luigi, che mi hai fatto conoscere la tua scrittura e nel tuo saper narrare emozioni mi hai fatto conoscere Fanny!
Questi riconoscimenti te li meriti tutti!
Un abbraccio sincero! Sandra
Ci sono storie che meritano di essere raccontate, fin da quando l'ho letta, ho creduto che quella di "Fanny" fosse una di queste. A quanto pare, ogni tanto, le cose vanno proprio come dovrebbero andare... Complimenti! :)
Adele.
Grazie infinite alla vostra preziosa e profonda sensibilità.
Luigi
Posta un commento