Trovo che vi siano degli orari e dei giorni particolarmente indicati ed adatti per postare. La sera della domenica, o al mattino presto sembra che tutto sia ben in ordine nella testa, e che puoi avere più chiari i tuoi propositi o i tuoi piccoli bilanci personali. Stasera invece ho frugato in rete tra le case editrici: ho cominciato a studiarne qualcuna più da vicino, a guardare meglio le collane, la reperibilità dei testi, a scoprirne i metodi della distribuzione, gli autori. Ma poi si finisce sempre con lo stancarsi; a volte perché la disponibilità di troppe informazioni e tutte in una sola volta mi fa sentire anche un po' in colpa per quanto poco faccia rispetto a chi questi strumenti un tempo neanche li sognava. Mi sento sempre un tantino indietro rispetto a qualche misterioso congegno di marcia, che dovrebbe darmi un tempo diverso e più vario di quello che batto nei miei propositi.
Ancora una volta ricerco quest'idea assoluta dell'equilibrio, la stessa che stamattina cercavo nei manoscritti, poco prima di pranzo, e dai quali vorrei sempre ostinarmi a trovare l'accordo dissonante che faccia la sua figura nell'armonia, o quella limpidezza del pensiero che non lasci più dubbi. Ma tutto si staglia nella solitudine di un'architettura che mentre mi stupisce, potrebbe crollare e travolgermi a mia insaputa, da un momento all'altro.
Illimpidire le frasi: starà diventando un'ossessione, ma alle volte vorrei scrivere come sull'acqua, con quella stessa luce dentro ogni parola, e senza ostacoli fisici.
Forse starò impazzendo!
Piccola vicenda di cronaca letteraria personale, prima di chiudere:
Giovedì sera mi chiamano da Lanciano, dal concorso internazionale 2008 amicorom-XVedizione: una voce di donna molto cortese, mi chiede l'indirizzo e mail, per una comunicazione relativa ai risultati.
In effetti sono risultato tra i premiati, al terzo ex aequo in categoria c (Racconto breve), e con un raccontino di due cartelle, che si chiama"Il sole negli occhi.
L'ho scoperto sabato mattina dal sito ufficiale del concorso 2008.
Goodnight...
l.s.
Ancora una volta ricerco quest'idea assoluta dell'equilibrio, la stessa che stamattina cercavo nei manoscritti, poco prima di pranzo, e dai quali vorrei sempre ostinarmi a trovare l'accordo dissonante che faccia la sua figura nell'armonia, o quella limpidezza del pensiero che non lasci più dubbi. Ma tutto si staglia nella solitudine di un'architettura che mentre mi stupisce, potrebbe crollare e travolgermi a mia insaputa, da un momento all'altro.
Illimpidire le frasi: starà diventando un'ossessione, ma alle volte vorrei scrivere come sull'acqua, con quella stessa luce dentro ogni parola, e senza ostacoli fisici.
Forse starò impazzendo!
Piccola vicenda di cronaca letteraria personale, prima di chiudere:
Giovedì sera mi chiamano da Lanciano, dal concorso internazionale 2008 amicorom-XVedizione: una voce di donna molto cortese, mi chiede l'indirizzo e mail, per una comunicazione relativa ai risultati.
In effetti sono risultato tra i premiati, al terzo ex aequo in categoria c (Racconto breve), e con un raccontino di due cartelle, che si chiama"Il sole negli occhi.
L'ho scoperto sabato mattina dal sito ufficiale del concorso 2008.
Goodnight...
l.s.
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