"Perché un essere umano non va giudicato da quel che è, cioè da quel che non è lui stesso, da quel che gli viene dalla nascita, dall'educazione, e che ignora l'altro lui stesso, nato in lui più tardi e che solo conta realmente.
Ma le impressioni un po' profonde che son giunte a colpire qualcosa oltre il suo io fenomenico e che vi hanno apportato qualcosa di più che una verità fenomenica, l'artista ha il dovere di esprimerle lasciandole alla loro profondità".
Marcel Proust da "Jean Santeuil". Einaudi 1976
Ma le impressioni un po' profonde che son giunte a colpire qualcosa oltre il suo io fenomenico e che vi hanno apportato qualcosa di più che una verità fenomenica, l'artista ha il dovere di esprimerle lasciandole alla loro profondità".
Marcel Proust da "Jean Santeuil". Einaudi 1976
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