venerdì 5 febbraio 2010

Trovo la scrittura

Trovo la scrittura un affare meravigliosamente solitario.
Lo avverto come il passaggio notturno in un solco interpoderale che cambia sempre forma e confini, confuso tra la stanchezza della stessa pioggia, la nebbia, l'insicurezza della sua uscita, e dove incontri un amico dopo anni. Uno che in fondo non hai mai perduto e che si accosta per aprirti l'ombrello, o a volte la gola...
l.s.

2 commenti:

Sandra ha detto...

Sono molto d'accordo...
La scrittura è silenzio con me, trovare me e farla uscire, convincerla con la musica del ticchettio della tastiera, le mie mani che vibrano di più quando sono più sola. E quindi più triste.

La conosci questa?

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da agenti
della divina follia.

sono alcuni versi di una delle poesie più belle di Alda Merini...

luigi ha detto...

Molto bella. Condivido pienamente.
La concosco: fa parte della raccolta "Vuoto d'amore", esattamente da "La Terra Santa". Ho un'edizione dell'Einaudi, probabile che sia la stessa che hai anche tu.
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