giovedì 4 febbraio 2010

Due schizzi privati (o studi spleen sul buio...)



                      1

Dall'incanto di viale Oberdàn
i tuoi passi di un sabato non lontano
nella scansione che fumiga un tram tran
dove puoi leggermi gli occhi e un po' la mano

fucina di zingara che impenni ad ogni vertebra
rimasti da soli, in ludi e lumi di giostre,
a quelle piccole vite non più nostre
fino all'ultimo filatoio di tenebra:


e nell'attimo, all' attracco del buio,
le tende dalla buona seta dissepolte dal vento; 
golfini sopra i camici la sera,
che svaniscono dal fuso del faro.


                    2

Che se non fosse per quel tuo sonno
forse davvero non ti avrei notato,
figurati, una in nero e in viola con la tuta,
e poi vecchia e bruttina da far danno;

ma dormivi e ridormivi quasi in piedi

tu dormivi e mi passavi una tristezza...
nel vagone della mia linea uno,
lontan così che non vi andò mai nessuno
se non la tua celebrità di stanchezza

che addormentata rivelasti  piano
da quel frastuono lupo della galleria,
svanendo in una casa o in una mano

come una bambina in un tuono.

l.s.

5 commenti:

Sandra ha detto...

Ho letto il tuo racconto "Bottoni", lo so non c'entra niente scriverlo in questo post, puoi anche non pubblicarlo e lo leggi in privato, ma scrivi in un modo così bello, sembra un quadro, una foto, un film, no... un film no se vi è una ripresa dove non si indugia sui particolari! E' un disegno colorato, con i particolari che si trasformano in sensazioni!
Complimenti! Sandra

luigi ha detto...

Che bella sorpresa, e perché poi leggere in privato un commento così bello e così sentito, per giunta di una scrittrice! "Bottoni" lo avevo quasi dimenticato e adesso grazie e te l'ho riletto. Ti ringrazio molto delle tue parole: è un racconto molto particolare, con quella puntina di dolore che ci cammina dentro. Da quello che scrivi, dovresti averne centrato perfettamente lo spirito.
Ancora grazie infinite,
Luigi

Sandra ha detto...

Mi sento molto vicina alla tua scrittura, al tuo modo di acquarellare il senso, quei tocchi di parole che rendono subito l'immagine e poi l'emozione... E poi secondo me è molto difficile scrivere racconti, sono delle miniature di emozioni, non puoi tradirti nel racconto... è tutto così condensato in poche righe! Il racconto per me è una contrazione alla pancia, un piccolo arco narrativo che deve lasciare qualcosa in pochi minuti! I miei racconti vivono sempre in modo "serio" fino alle ultime righe, e poi zac, arriva dal cuore sempre una magia, qualcosa che trasforma la realtà. Su Manidistrega puoi trovare il racconto a cui sono più affezionata
http://www.manidistrega.it/tx/consigli_parliamodi.asp?id=754
Qualcuno mi ha scritto che sono pazza... E forse è vero, sennò che scrittrice sarei? :-)

Tu... hai scritto dei libri?
Se sì dimmi subito dove posso trovarli!
Ciao, Sandra

luigi ha detto...

Grazie,
è molto incoraggiante quello che dici. Sono d'accordo, il racconto e soprattutto la short story, mi attrae molto proprio perché devi a tutti i costi disciplinarti, economizzare al massimo e maturare uno stile adeguato e non è affatto semplice. A me interessa molto lavorare su forme che ti costringono a un'analisi attenta dei tempi di narrazione, al ritmo. Puoi trovare qualcosa di recente qui (questa è una pubblicazione vinta come finalista di con un concorso organizzato da Terre di Mezzo con la scuola Holden): http://www.abebooks.it/ cercando la raccolta Lontano dal cuore, i venti migliori racconti...Terre di Mezzo, ma se vuoi ti posso mandare qualcosina in file. Decidi tu, se ti va. Intanto vado a leggerti sul link che mi hai inviato.
Buona serata,
luigi

Anonimo ha detto...

Sono andata a cercare quel libro, se puoi intanto mandami dei racconti qui:
sandra.mazzinghi@libero.it
mi fa piacere leggerti!
Ciao ciao!