Ti riprendo all'interno notte del maglio
di un ritorno a casa sul più tardi
così, appena prima di accendere, voglio
assicurarmi che senza luce tu mi guardi
e dalle scale il nuovo calco di un bunker
staccò di sagoma un dente più bianco
del tuo fantasma cool mai stanco,
come attacco risonante di un buon cluster.
Una tua traslucenza...
Con la luce accesa o dell' emergenza
tutto dopo si sragiona e si raggela,
ritrovando il sonoro senza suono della tua stanza
e tutti gli oggetti fuori posto e fuori scena,
come dopo un amplesso o una mattanza.
l.s.
l.s.
2 commenti:
Che freddo mi è preso, che malinconia hai trasmesso, che parole tristi dentro questi versi... Ma è LUCE assoluta nel silenzio dell'assenza di suoni e rumori. Non smettere mai di pensarci, focalizza il suo sguardo di quando scherzava con te, di quando eri felice con Lui.
Un abbraccio, Sandra
Grazie, Sandra.
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