Questo mese tocca all'avarizia. Sto parlando sempre dell'appuntamento con i sette vizi capitali della Casa Editrice Giulio Perrone. Trovo che sia molto utile accogliere queste piccole sfide narrative a tema, soprattutto per il limite di caratteri a cui attenersi (parlo soprattutto dei racconti brevi). È un buon esercizio di abilità e anche l'occasione per affinarsi e confrontarsi con altre sensibilità su temi comuni.
Ecco il bando ufficiale:
INSTANT-ANTHOLOGY
VIZI CAPITALI - L'AVARIZIA
Un avaro aveva liquidato tutto il suo patrimonio e l’aveva convertito in una verga d’oro; poi l’aveva sotterrato in un certo luogo, sotterrandoci insieme la sua vita e il suo cuore, e tutti i giorni andava a farci un’ispezione. Un operaio lo tenne d’occhio, subodorando la verità, andò a scavare e si portò via la verga. Dopo un po’ arrivò anche l’avaro e, trovando la sua buca vuota, cominciò a piangere e a strapparsi i capelli. Ma un tale, che l’aveva visto lamentarsi così dolorosamente, quando ne seppe la ragione, gli disse: “Non disperarti così, mio caro; tanto, oro non ne avevi nemmeno quando lo possedevi. Prendi una pietra, mettila al suo posto, e immagina d’avere il tuo oro: ti farà lo stesso servizio; perché vedo bene che, anche quando il tuo oro era là, tu non ne facevi nulla”.
La favola mostra che nulla vale possedere una cosa senza goderla.
Questa è l'avarizia secondo Esopo: un peccato che preclude il pieno godimento di ciò che si possiede; un vizio che nasconde il reale valore delle cose. Vi è mai capitato di voler tenere tutto per voi? E non solo denaro o oggetti, ma anche conquiste, risorse – sentimenti? (Per poi scoprire, magari, che quel tutto in realtà era poca cosa, e che in fondo non valeva più nulla.) Raccontateci la vostra versione dell'avarizia, il sesto della serie “Vizi capitali” delle *istant-anthology* Perrone.
Per partecipare è sufficiente inviare un racconto di massimo 3 cartelle (ogni cartella 1800 caratteri) oppure da 1 a 3 poesie (massimo 36 versi) in un unico file word che contenga anche tutti i propri dati personali (nome, cognome, indirizzo, telefono, email) a antologie@perronelab.it entro e non oltre il 30 giugno 2009.
Gli autori selezionati verranno inseriti in un volume antologico in uscita a maggio e verranno avvertiti mezzo email. Partecipando alla selezione si dichiara di essere gli unici autori delle opere inviate e si dà autorizzazione automatica alla pubblicazione gratuita in antologia dei testi selezionati dal comitato di lettura.
2 commenti:
In bocca al lupo per questo racconto, misto di realtà e finzione, in cui hai voluto ritrarre con grande maestria anche i più piccoli particolari legati al nostro modo di comunicare.
Daniela
Come sempre i tuoi commenti mi trafiggono. Non so più che dire.
Crepi, penso sia la parola più adatta.
Grazie infinite!
Posta un commento