domenica 4 settembre 2016

La seconda volta


Il romanzo nella versione inglese



Si dà il caso che è molto difficile che non abbia affrontato, per una seconda volta almeno, un testo di Javier Marías. È successo in diversi casi: a partire da "Domani nella battaglia pensa a me ", che ormai credo rasenti le cinque volte; alla splendida trilogia "Il tuo volto domani", come è successo per "Gli innamoramenti", "L'uomo sentimentale", "Tutte le anime", "Nera schiena del tempo", "Faranno di me un criminale" (anche se quest'ultima è una raccolta di articoli pubblicati dallo scrittore su "El Semanal", nei sei anni della sua collaborazione al periodico spagnolo) e "Un cuore così bianco" e "I territori del lupo" (questo, opera prima  e giovanile dell'autore, acquistato, letto e riletto in edizione digitale). Di queste magnifiche prove appena menzionate, ricordo con certezza quanto meno il ritorno ispirato al testo di una nuova volta, al minimo – che in fondo, quando il lavoro è di pregio, rimane sempre e ancora una prima volta. Ed è accaduto anche con l'ultimo romanzo dello scrittore: "Così ha inizio il male". Anche in questo caso, puntuale all'appuntamento, ho riaperto il libro con rispetto e fedeltà, fin dalla prima pagina, per una seconda volta.
La mia prima volta con questo romanzo era avvenuta mesi fa, mi sembra a fine inverno,  in formato digitale:(ePub). L'ho ripreso pochi giorni fa, ma stavolta in cartaceo, per il desiderio di un amico di condividerne a fresco l'esperienza di lettura, ma anche l'impatto con il cartaceo, avendolo lui, da purista, acquistato a prezzo pieno, e a lettura appena ultimata prestatomelo, giusto lo scorso lunedì. Tra l'altro ricordo che rispetto agli altri lavori di Marías, quest'ultimo in particolare non mi aveva lasciato quella sorta di risonanza e di appagamento diffusi,  quelli tipici delle mie precedenti esperienze con l'autore, come di tutte quelle rievocate dall'incontro e dall'osmosi con un grande libro, che non solo ti rimane dentro, ma ti invita, oltre il tempo della sua lettura, a ritornarvi e a fonderti attraverso le sue profondità, in qualsiasi modo, circostanza o condizione di sorta. 

La versione spagnola del romanzo

Questo settembre è quindi cominciato con la rilettura in cartaceo di questo romanzo complesso e affascinante, in ogni momento o espansione verticale della sua rilettura, dal titolo originale "Así empieza lo malo". Mi è sembrato e mi sembra di non averlo mai letto. Lo sto ancora leggendo: stamattina sono arrivato alla settima parte, circa una buona metà dell'opera, e ancora una volta rimango sorpreso dall'abilità e dall'ingegno con cui è curata ogni minima parte dell'impianto narrativo, della sua logica di sviluppo, ma anche del suo vigore e della sua estasi. Un meccanismo perfetto. Un luogo in cui perdersi di nuovo, senza troppe riserve o resistenze rievocate dalla precedente e non troppo lontana esperienza. Non ricordo quindi se le mie riflessioni alquanto tiepide, relative al primo impatto con l'opera,  fossero dipese dal tipo e dalla dinamica dell'epilogo, da una mia particolare prospettiva o sensibilità del momento o da chissà più cosa. Al momento mi sto godendo l'esplorazione di un territorio misterioso e raffinato, con le sue lente schiarite e la sua poetica, ma anche con le sue raffiche di gelo, di cinismo e di grande profondità. Senza lasciarmi condizionare da quello che ho provato in precedenza o da quello che ho creduto, forse, di provare.
Eccone un assaggio, tra le sferzate più tenaci e riuscite, dalla parte seconda:

"È normale che quasi nessuno incontri la persona giusta, e se esistono così tante coppie che si suppone si amino, in parte è per imitazione ma soprattutto per convenzione, oppure perché quello che dei due ha scelto, ha imposto la sua volontà,  ha persuaso, ha indotto, ha spinto, ha costretto a fare all'altro ciò che l'altro non era sicuro di voler fare e a percorrere un cammino lungo il quale mai si sarebbe avventurato senza essere sospinto, scortato guidato, mentre il lusingato, il corteggiato, colui che si è addentrato nella sua nube, si è lasciato a poco a poco trascinare".



Il romanzo nella versione italiana dell'Einaudi




















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